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Cina: prevenzione e controllo anticipati dell'influenza A H1N1
2009-05-15 18:52:27 cri     

Fino al 15 maggio, in totale 34 paesi del mondo hanno dichiarato dei casi certi o sospetti d'influenza A H1N1, tra i quali anche i due confermati nell'entroterra cinese. Il primo esperto di pandemie del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie cinese, Zeng Guang, ha osservato che l'attuale situazione epidemica è soltanto l'inizio, probabilmente saranno scoperti nuovi casi in molti paesi compresa la Cina; l'autunno prossimo, per l'umanità, sarà il periodo chiave per la lotta all'influenza A H1N1. Questo esperto ritiene che la prevenzione e il controllo anticipati, sono un buon metodo per rispondere all'influenza A H1N1.

Il 13 maggio in Cina, un cinese tornato dal Canada è stato confermato di essere un caso d'influenza A H1N1, facendo salire a due i casi seri nell'entroterra cinese. Il primo esperto di pandemie del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie cinese, Zeng Guang sostiene quanto segue:

"Questa situazione continuerà, probabilmente in molti paesi all'inizio si scopriranno ancora altri casi arrivati dall'estero, come è successo negli Usa e in GB, non singoli casi importanti, ma a diffusione locale. Questo è probabilmente che accadrà."

Il professore Zeng ritiene che l'effetto della diffusione di questa influenza si avvicina alle tre influenze epidemiche umane passate, anche se il tasso di mortalità è inferiore all'1% rispetto all'ultima delle tre influenze epidemiche. Inoltre, ha osservato che il tasso di morte non dipende dall'epidemia stessa, bensì dalle cure. Dopo lo scoppio dell'epidemia, in base alla situazione dei vari paesi, se i malati sono tempestivamente ospedalizzati per le cure, il tasso di mortalità è abbastanza basso.

La Cina ha provato le piaghe della SARS e dell'influenza aviaria, è preparata perfettamente a prevenire situazioni simili. Quanto è stata scoperta l'epidemia d'influenza A H1N1 a fine aprile in Messico, la Cina ha avviato il meccanismo d'emergenza anticipatamente, rafforzando la verifica e la quarantena del personale e sugli oggetti in entrata nei porti di tutto il paese.

Il sig.r Zeng Ping, vice direttore della filiale latino-americana dell'Agenzia "Today China", è tornato in Cina a bordo del volo AM098 il 30 aprile, lo stesso aereo in cui è stato confermato il malato d'influenza A H1N1 di Hong Kong. Il sig. Zeng faceva parte del primo gruppo messo in isolamento.

"Dopo che siamo scesi dall'aereo, per prima cosa ci hanno dato una carta della salute ad ognuno e l'abbiamo riempita con dati sicuri, in questo modo siamo reperibili in qualsiasi momento. Siamo scesi dall'aereo, passati per la dogana fino all'atrio dell'aeroporto, dove ci hanno misurato nuovamente la temperatura corporea. Nelle due verifiche sono sempre risultato nella normalità. Dopo che è stato scoperto il malato di Hong Kong, il pomeriggio del primo maggio, il personale del Dipartimento di controllo delle malattie infettive mi ha telefonato, chiedendo del mio stato di salute e se c'era qualche cambiamento, ho risposto che stavo molto bene. Il 2 maggio alle 4:00 del mattino, i responsabili mi hanno detto che potevo andare a casa ma si aspettavano da me cooperazione, ho risposto 'che non c'era nessun problema."

Quanto alle misure di prevenzione e controllo applicate dal governo cinese, il professore Zeng Guang ha illustrato che per evitare la crescita dell'epidemia, le principali misure sono la verifica e l'isolamento.

Se si scoprono casi sospetti o certi, è necessaria l'assistenza medica, allo stesso tempo si deve attivamente ricercare un vaccino e i farmaci antivirali. La Cina essendo un paese con una popolazione di 1,3 miliardi e costante flusso di persone, la difficoltà dei lavori per la prevenzione e il controllo sono sicuramente superiori agli altri paesi, perciò le misure applicate devono essere ancor più severe.

Recentemente la WHO ha inviato un avvertimento, dichiarando che tutto il pianeta deve prepararsi al meglio alla seconda ondata d'influenza. Per questo motivo il professor Zeng Guang ritiene che in base alle esperienze storiche sull'influenza, la seconda ondata di un'epidemica è solitamente più grave. Se ci sarà o no la seconda ondata epidemica dell'influenza A H1N1, accadrà soltanto dopo il prossimo autunno.

Il professore Zeng Guang ritiene che al momento la forza statale, la capacità della mobilitazione sociale e la capacità di verifica dei vari paesi rispetto a prima, hanno visto un grande miglioramento, inoltre, aggiungendo anche le buone abitudini sanitarie del popolo, l'umanità sicuramente vincerà la lotta per la prevenzione e il controllo dell'epidemia.

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