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Comprensione reciproca e cooperazione per affrontare l'epidemia di nuova influenza
2009-05-07 19:13:28 cri     

Negli ultimi due giorni, il governo messicano ha affermato che la situazione dell'epidemia di influenza A H1N1 è già entrata in un periodo stabile, per cui si accinge a ripristinare le attività economiche pubbliche in precedenza interrotte nel paese. Nel frattempo su alcuni media occidentali sono emerse discussioni sull' eccesso o meno delle reazioni dei vari paesi del mondo in merito alla nuova epidemia. Al riguardo, gli esperti cinesi hanno osservato che nonostante abbia visto un'attenuazione a livello globale, il quadro dell'epidemia di influenza non va sottovalutato. I vari paesi del mondo devono rafforzare la comprensione e la cooperazione, affrontando congiuntamente la minaccia dell'influenza. Ecco di seguito un nostro reportege in merito:

Secondo i dati emessi dall'OMS, fino alle ore 12:00 del 7 maggio, ora di Beijing, si contavano 1861 casi diagnosticati di nuova influenza in 24 paesi e regioni del mondo, e 31 casi di morte. Nonostante il numero dei casi confermati sia in continuo aumento, recentemente il governo messicano ha comunicato che il quadro epidemico è già entrato in un periodo stabile. Anche alcuni esperti sanitari ritengono che la tendenza all'espansione dell'influenza si sia attenuata. Il giorno 7 durante un'intervista esclusiva a RCI, il primo scienziato per le malattie epidemiche del Centro cinese di controllo e profilassi delle epidemie, prof. Zeng Guang, ha affermato che dal punto di vista globale, l'espansione dell' epidemia di influenza A H1N1 ha effettivamente registrato un'attenuazione.

Tuttavia il prof. Zeng Guang ritiene che nonostante la situazione epidemica si sia mitigata, non va assolutamente sottovalutata, perché presenta ancora molti fattori incerti.

Secondo quanto riportato negli ultimi giorni dai media occidentali, la reazione dell'OMS e di alcuni paesi al quadro dell' epidemia sarebbe eccessiva. Anche noi abbiamo notato che recentemente alcuni paesi, fra cui la Canada e il Messico, hanno espresso scontento per l'isolamento di una minoranza di loro cittadini in Cina da parte del governo cinese. Per questo il prof. Zeng Guang ritiene che il principale motivo di questo malinteso sia il divario etico sull' igiene pubblica esistente fra i vari paesi. Egli ha detto:

"La Cina ha effettuato l'isolamento secondo la Legge sulle malattie epidemiche e la Legge internazionale sulla quarantena, ritengo che per questo l'etica si trovi ad un livello superiore della legge. I paesi occidentali avanzano che la libertà individuale non può essere violata, ma ora in molti paesi, fra cui la Cina, si avanza l'etica dell' igiene pubblica, ossia negli incidenti di igiene pubblica, l'etica individuale deve sottostare all'etica dell' igiene pubblica, la salute della minoranza deve sottostare a quella della maggioranza, questi sono le basi morali su cui abbiamo elaborato il sistema di amministrazione sanitaria e le misure di isolamento."

Nello stesso tempo il prof. Zeng Guang ha affermato che la particolare situazione statale ha anche determinato la necessità per la Cina di adottare delle misure più severe per affrontare la situazione epidemica. Egli ha detto:

"Una volta che l'epidemia sia entrata in Cina, può diffondersi molto rapidamente per via della forte popolazione e dei suoi numerosi spostamenti, quindi la Cina deve adottare delle misure più severe degli altri paesi. La Cina deve seguire da vicino la situazione, considerando sia la situazione internazionale che quella interna per prendere le decisioni più adatte e corrispondenti alla salute della sua popolazione e agli interessi dello Stato."

Il vice direttore del Centro di ricerche sulla sicurezza e strategia dell'Istituto di ricerche sulle moderne relazioni internazionali della Cina, Gao Zugui, ritiene che di fronte alle epidemie, ogni paese debba adottare misure secondo la propria situazione, per questo i paesi interessati devono dimostrare comprensione. Egli ha detto:

"Indipendentemente dalla cooperazione, alla fine le misure di cooperazione di profilassi e di controllo devono essere applicate dai governi dei vari paesi, ed ogni paese applica misure in base alla propria situazione."

Egli ha aggiunto che sullo sfondo della globalizzazione, i vari paesi devono svolgere una piena cooperazione, impegnandosi congiuntamente per affrontare l'espandersi dell' epidemia. Egli ha detto:

"Sullo sfondo della globalizzazione, un problema avvenuto in un paese può diffondersi rapidamente nel mondo intero. In merito a questo problema, la comunità internazionale ha un alto grado di consenso, ossia solo la cooperazione della comunità internazionale e gli sforzi congiunti dei vari paesi possono effettuare un' efficace prevenzione. In realtà, le misure adottare all'interno da un certo paese sono nell'interesse di tutti. Se un paese compie un buon lavoro di profilassi e di controllo, favorisce tutti concretamente."

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