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Continua diffusione dell'influenza a H1N1
2009-05-04 13:57:03 cri     

Secondo gli ultimi dati pubblicati il 3 maggio dall'Organizzazione mondiale della Sanità (WHO), attualmente sono quasi 900 i casi confermati di influenza a H1N1 in 18 paesi e regioni dell'intero pianeta, concentrati principalmente in Messico, negli Usa ed in Canada. Messico e Usa hanno espresso il proprio ottimismo sul contenimento dello sviluppo dell'epidemia all'interno del paese, sottolineando tuttavia che non potranno rilassare la vigilanza.

Il giorno 3 il ministro della Sanità messicano, Jose Angel Cordova, ha confermato che alla sera del 2, il totale dei casi confermati di influenza a H1N1 nell'intero paese è salito a 506, di cui 19 quelli mortali. Ha osservato che gli esperti competenti, attraverso l'analisi dei dati disponibili, ritengono che il picco della proliferazione epidemica sia stato raggiunto nel periodo dal 23 al 28 aprile, e che al momento lo sviluppo dell'influenza a H1N1 si trovi in una "fase di calo". Ha sottolineato tuttavia che questo è solamente un giudizio preliminare, ammonendo le persone a non rilassare l'attenzione.

Cordova ha riferito che le analisi cliniche provano che i farmaci antivirali sono realmente efficaci per curare l'influenza a H1N1, e che le misure d'emergenza per la prevenzione del contagio, come l'interruzione delle lezioni nelle scuole, la chiusura dei ristoranti e di altri locali ricreativi, la sospensione di tutte le attività pubbliche ed economiche non fondamentali, applicate dal governo messicano, hanno avuto un ruolo effettivo. Cordova ha dichiarato che il governo deciderà in giornata se continuare o meno l'applicazione di queste misure di prevenzione.

I dati statistici pubblicati il 3 maggio dal Centro americano di controllo e prevenzione delle malattie rivelano che in 30 stati degli Usa sono stati confermati 226 casi di influenza a H1N1, di cui uno mortale. Tale cifra statistica, se paragonata ai dati del giorno precedente, pari a 160 casi confermati di malattia ed un decesso in 21 stati, presentano un evidente aumento. I funzionari dei dipartimenti della Sanità hanno dichiarato che in seguito alla continua proliferazione del virus, negli Usa si potranno scoprire ancora più casi di contagio e di decesso.

Secondo gli ultimi dati forniti il 2 maggio dall'Ufficio della Sanità pubblica canadese, lo stesso giorno in tutto il paese sono stati accertati 34 nuovi casi di influenza a H1N1, di cui uno almeno dovuto al contagio tra persone del posto. Attualmente, il totale dei casi accertati in Canada è cresciuto a 85.

Vale la pena di notare che in circa 220 maiali in un allevamento nella provincia dell'Alberta, nella zona ovest del Canada, è stato individuato il virus dell'influenza a H1N1 da parte dei dipartimenti canadesi competenti, il primo caso al mondo nel quale è stato scoperto il contagio del nuovo virus sui maiali. Il Canada ha riferito che questi maiali sono stati probabilmente infettati da un lavoratore dell'allevamento che aveva contratto il virus dell'influenza a H1N1. E' stato osservato che sarà "minima la possibilità che questi maiali contagiati dal virus dell'influenza a H1N1 possano ritrasmetterlo alle persone". Il 3 maggio la WHO ha pubblicato una dichiarazione, secondo la quale al momento nessun fenomeno rivela che, dopo la scoperta del contagio dei maiali in Canada, il virus dell'influenza a H1N1 abbia subito dei cambiamenti.

La variazione del virus è proprio la preoccupazione maggiore degli scienziati. Gli specialisti delle malattie epidemiche di Usa e Messico hanno osservato che indizi dimostrano che il contagio ed il tasso di mortalità del virus dell'influenza a H1N1 sono pari alle comuni influenze di stagione, più bassi rispetto alle previsioni, tuttavia ciò non toglie la possibilità di variazione del virus e di conseguenza non si può allentare la tensione. Le esperienze storiche provano che i virus dell'influenza soggetti a cambiamenti, una volta che questi emergano, hanno un effetto letale enorme. Gli esperti provenienti dagli Usa, Messico e dalla WHO stanno raccogliendo i dati in Messico, cercando di tracciare una mappa dell'epidemia, ma i progressi riguardo i problemi chiave, quali l'origine del virus e delle modalità di trasmissione tra le persone, sono ancora lenti.

La WHO ha osservato che, poiché l'attuale diffusione dell'epidemia di influenza a H1N1 è ancora concentrata nella zona dell'America settentrionale, al momento il livello di allarme rimane ancora al quinto grado. Se però seguiteranno a crescere i casi diagnosticati nelle altre zone del mondo, non sarà possibile evitare di innalzarlo al sesto grado.

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