Dal 10 al 12 aprile a Pattaya, famosa città turistica marittima nell'est della Thailandia, si terrà una serie di riunioni tra i leader dell'Asia orientale. I leader intervenuti dei vari paesi procederanno a consultazioni e coordinazione principalmente sul rafforzamento della cooperazione regionale, in particolare come rispondere congiuntamente all'attuale crisi finanziaria globale, pubblicando, in seguito, una serie di documenti relativi. L'opinione pubblica ritiene che queste riunioni sono un importante palcoscenico, subito dopo il vertice finanziario del G20 di Londra, in risposta alla crisi finanziaria.

Secondo l'illustrazione del Ministero degli Esteri thailandese, eccetto il premier indiano Manmohan Singh che per motivi di salute ha incaricato un ministro del gabinetto di assistere alle riunioni, i capi governativi dei 10 paesi dell'ASEAN, ossia Thailandia, Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia e altri 5 paesi partner nel dialogo dell'ASEAN esclusa l'India, ossia Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, saranno presenti alla serie di riunioni. Inoltre, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e i responsabili della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca dello sviluppo asiatica e dell'UNCTAD parteciperanno alle riunioni interessate.

Recentemente un funzionario del Ministero degli Esteri thailandese ha illustrato ai giornalisti che nelle riunioni con il tema "Operare congiuntamente in risposta alle sfide globali", i capi governativi dei vari paesi sosterranno la consultazione dei canali cooperativi in risposta alla crisi finanziaria globale. Fra cui, durante la riunione "10+3" si prevede che sarà presa un'importante decisione sul problema della promozione dell'istituzione della riserva in valuta estera della zona 10+3. inoltre si accelererà ulteriormente il passo della costruzione del mercato asiatico delle obbligazioni, in modo da aiutare i paesi della regione a risolvere i problemi di liquidità, rafforzando la capacità di risposta alla crisi finanziaria. Inoltre, durante la serie di riunioni tra i leader dell'Asia orientale saranno pubblicate varie dichiarazioni circa la risposta alla crisi finanziaria globale negli ambiti della politica macroeconomica e delle misure concrete, avanzando una serie di proposte e coordinando una sequenza di iniziative.

Opporsi al protezionismo commerciale sarà un'altro argomento importante delle riunioni. La riduzione della domanda nei principali mercati d'export mondiali provocata dalla crisi finanziaria, ha colpito gravemente molte di quelle entità economiche nelle zone dell'Asia orientale che hanno come caratteristica principale l'esportazione. La chiara tendenza ad uno sviluppo del protezionismo commerciale, sicuramente intensificherà ancor più i danni causati dalla crisi. E' da notare che l'ambasciatore cinese nell'ASEAN, Xue Hanqin, il 6 aprile durante un'intervista ha affermato che nel corso dei lavori tra i leader cinesi e dell'ASEAN, le due parti firmeranno un accordo d'investimenti, simboleggiando il completamento dei negoziati per una zona di libero commercio Cina-ASEAN; nel 2010 le due parti realizzeranno come previsto la zona di libero commercio Cina-ASEAN.

Il premier cinese Wen Jiabao assisterà alla 12ª riunione tra i leader della Cina e dell'ASEAN che si terrà a Pattaya, alla 12ª riunione tra i leader dell'ASEAN e della Cina, Giappone e Corea del Sud, al 4° Summit dell'Asia orientale e alla colazione di lavoro dei leader cinese, giapponese e sudcoreano. Secondo quanto riferito, il premier cinese Wen Jiabao pronuncerà un'importante discorso durante la serie di riunioni dei leader dell'Asia orientale, illustrando completamente il punto di vista e l'opinione cinesi sul rafforzamento della concreta cooperazione dell'Asia orientale e della risposta congiunta alla crisi finanziaria internazionale. Wen Jiabao inoltre incontrerà separatamente alcuni capi di stato. L'8 aprile l'assistente del ministro degli Esteri cinese, Hu Zhengyue, ha affermato ai media cinesi ed esteri che la parte cinese parteciperà alle riunioni con l'intento di rafforzare la fiducia e approfondire la cooperazione, e insieme alle varie parti intervenute svolgerà positivamente una parte delle discussioni, impegnandosi congiuntamente per dare impulso a positivi e concreti risultati ottenuti nelle riunioni, stimolando la fiducia nello sviluppo dei paesi asiatici, promuovendo una concreta cooperazione regionale dell'Asia orientale, salvaguardando attivamente gli interessi dei paesi in via di sviluppo e superando mano nella mano le sfide apportate dalla crisi finanziaria internazionale.