Alle 3:30 del 6 aprile, si è verificato in Abruzzo, una provincia del centro Italia, un sisma di 5,8 gradi Richter. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha immediatamente annunciato lo stato d'emergenza nel Paese, mobilitando tutti per lo svolgimento dei lavori di soccorso. Fino all'alba del giorno 7 i morti a causa del sisma sono almeno 150.

Il sisma ha causato crolli di varie dimensioni in 26 città e cittadine dell'Abruzzo. Secondo il reportage dei media locali, fino all'alba del 7 aprile il terremoto ha causato almeno 150 morti e oltre 1500 feriti. Secondo la previsione della Protezione civile italiana, in seguito al svolgimento dei lavori di soccorso, il bilancio dei decessi aumenterà. La Protezione civile ha inoltre riferito che attualmente le famiglie colpite sono otlre 40mila, inoltre sono stati distrutti più di 10mila edifici comprese chiese, infrastrutture e abitazioni. Allo stesso tempo, all'Aquila, epicentro del sisma, il sistema di fornitura idrica è stato gravemente danneggiato. Inoltre secondo le informazioni del Dipartimento dei trasporti, la situazione della rete stradale nelle zone colpite è grave, tuttavia le ferrovie continuano a funzionare normalmente.

In seguito al sisma, il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alla popolazione colpita dal terremoto. Il presidente del Consiglio Berlusconi ha annulato la visita ufficiale in Russia prevista, firmando l'ordine che annuncia lo stato d'emergenza nel Paese e recandosi personalmente per ispezionare la situazione a l'Aquila. I presidenti della Camera e del Senato italiano hanno anche loro sospeso tutte le attività di questa settimana, partendo per ispezionare le zone colpite. L'amministrazione italiana, la sera del 6 aprile, ora locale, ha convocato una riunione d'urgenza discutendo il da farsi per i lavori di soccorso.

Al momento, i dipartimenti della Protezione civile, l'esercito, la polizia, la guardia forestale e i vigili del fuoco hanno già tempestivamente svolto una parte dei soccorso. Il pomeriggio del 6 durante la conferenza stampa tenutasi nelle zone sinistrate, Berlusconi ha affermato che il Paese ha inviato un totale di 5mila soccoritori, montato 2,500 tende ad l'utilizzo dei terremotati. Anche gli abitanti locali hanno dato positivi aiuti, usando i mezzi privati per soccorre le vittime e i feriti.

Dopo che si è verificato il sisma, l'amministrazione italiana ha pubblicato un decreto del governo, annunciando la sospensione delle lezioni in tutte le scuole dell'Abruzzo e la chiusura per 24 ore dell'autostrada Roma-Aquila. I dipartimenti della protezione civile stanno considerando l'eventualità di evacuare una parte oppure tutti gli abitanti dell'Aquila, ossia l'epicentro. Inoltre, i volontari delle varie località hanno già iniziato la loro opera di soccorso recandosi nelle zone colpite. Basandosi su altri reportage, gli Usa, la Russia, la Francia, il Portogallo, la Bulgaria, l'Australia, la Germania, la Grecia ed altri paesi hanno già espresso la solidarietà alla popolazione colpita dal sisma e deciso di offrire assistenza d'urgenza alle zone italiane colpite.

Subito dopo il sisma, in Abbruzzo, l'opinione pubblica dubbiosa ha criticato il dipartimento sismografico italiano, ritenendo che i lavori di prevenzione non sono stati svolti al meglio. Il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso ha affermato che questo terremoto è la più grande ed imprevedibile tragedia d'inizio millennio.

Gli esperti dell'Accademia statale di ricerca geotermica italiana hanno pubblicato un comunicato in seguito alla conferenza, osservando che per le attuali conoscenze, è impossibile prevedere il grado, il momento e la località di un sisma. Per quanto concerne le controversie su un'adeguata prevenzione del sisma da parte dei dipartimenti interessati, Berlusconi ha osservato che adesso non è tempo di discutere, al momento la cosa prioritaria è svolgere i lavori di soccorso con il massimo impegno.