Nella seconda decade di questo mese, i media locali hanno riportato che il premier ceco Mirek Topolanek ha inviato i suoi seguaci per impedire la messa in onda di un'inchiesta della polizia riguardo ad un membro del parlamento sospettato di appropriazione indebita dei fondi stanziati dal paese, suscitando clamore nell'opinione pubblica. Il partito d'opposizione, Partito Democratico Sociale, ha attaccato il partito al potere, avanzando una mozione di sfiducia al parlamento e chiedendo al governo di Mirek Topolanek di dimettersi. La sera del 24 marzo, la camera dei deputati ceca ha approvato tale mozione con 101 voti su 96, a seguito della quale Topolanek ha affermato che rassegnerà le dimissioni il 26 marzo. Tuttavia, dopo l'approvazione del parlamento, il presidente del Partito Democratico Sociale Jiri Paroubek ha affermato che visto che la Repubblica Ceca è paese presidente di turno dell'Ue, il partito applicherà una poltica clemente al governo, intendendo che il governo resterà al potere fino alla conclusione del mandato di presidente di turno alla fine di giugno, ma spera di tenere in anticipo le elezioni generali in autunno.

Il 25 marzo, presso la sede generale del parlamento europeo a Strasburgo, il premier ceco Topolanek ha affermato nel suo discorso che la mozione non influenzerà la continuità dell'incarico della Repubblica Ceca a paese presidente di turno dell'Ue, e allo stesso tempo ha affermato che il paese continuerà a mantenere le sue promesse sulla rapida approvazione del Trattato di Lisbona. Tuttavia, alcuni parlamentari del Partito del Popolo del parlamento europeo hanno affermato che il governo senza fiducia non riuscirà a mantere le sue responsabilità di paese presidente.

Alcuni analisti ritengono che sin dall'assunzione dell'incarico a paese presidente di turno dell'Ue, la Repubblica Ceca ha svolto con difficoltà i suoi compiti. Come nuovo membro entrato da poco nell'Ue, dall'assunzione del suo mandato a paese presidente di turno, la Repubblica ceca ha sempre affrontato una seria di sfide. Tuttavia, di fronte ai temi importanti della crisi finanziaria mondiale e dei cambiamenti climatici, la potenza e influenza statale della Repubblica Ceca si sono rivelate fragili. Inoltre, finora la Repubblica Ceca non ha ancora ufficialmente approvato il Trattato di Lisbona rigurdo al futuro dell'Unione europea, attirando le critiche degli altri paesi membri.

Nella storia dell'Ue, nel 1993 e 1996 si è verificata la caduta dei governi di Danimarca e Italia nel periodo del loro mandato a paese presidente di turno dell'Ue, causando una certa influenza sulla normale operatività degli organi amministrativi dell'Unione. Adesso il governo ceco ha subito la mozione di sfiducia, e guardando alle conseguenze a breve termine, porterà all'Ue grande imbarazzo. A breve, si terrà a Londra il summit finanziario del G20 e l'Ue spera di effettuare un nuovo round di prova con gli Stati Uniti nel corso di ristabilimento del nuovo ordine finanziario mondiale. Inoltre, il 5 aprile a Praga si terrà il summit tra Europa e Usa, il primo incontro straordinario euro-americano di alto livello, ma per l'occasione, con questo avvenimento interno, l'Ue senza dubbio ridurrà la sua immagine a livello internazionale, e ciò rappresenta una situazione che l'Ue non avrebbe voluto affrontare.

Guardando alle conseguenze a lungo termine, oltre all'impasse, la caduta del governo ceco con la mozione di sfiducia ha mostrato chiaramente all'Ue l'importanza della riforma dell'attauale meccanismo. Attualmente, l'economia dell'Ue ha subito un crollo e necessita l'organizzione di una guida forte per dirigere l'Europa a staccarsi dalle attuali difficoltà. Invece, la riforma degli organi dell'Ue nei regolamenti del Trattato di Lisbona, compresa la decisione di stabilire un presidente permanente del Consiglio dell'Ue per sostituire il paese presidente di turno, mira a dare all'Ue un livello di guida permanente e stabile. È possibile che l'attuale situazione del governo ceco porterà l'Ue a riconoscere più chiaramente l'importanza del Trattato di Lisbona.