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Nel corso della conferenza stampa della seconda sessione dell'APN del 7 marzo, il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha risposto alle domande dei giornalisti sulla politica diplomatica e sui rapporti con l'estero della Cina. Sullo sfondo dell'estensione della crisi finanziaria globale, la risposta alla crisi finanziaria internazionale e il mantenimento dello stabile e rapido sviluppo economico sono diventati la linea principale del lavoro del governo cinese per il 2009. Cosa arrecheranno al mondo le misure cinesi? Quali saranno i punti principali del lavoro diplomatico cinese nel 2009? Ecco di seguito un nostro reportage in merito:
Nel 2008 la tempesta della crisi finanziaria internazionale ha avvolto a tappeto il mondo intero, e sebbene la Cina non si sia trovata al centro, la situazione dello sviluppo della sua economia, che occupa oltre il 6% di quella mondiale, attira gli sguardi del mondo intero. Sul grande sfondo della globalizzazione economica, la diplomazia cinese come affronterà le sfide causate dalla crisi finanziaria internazionale? Il rapporto di lavoro del governo presentato quest'anno dal premier cinese Wen Jiabao ha dato una chiara risposta:
"Continueremo ad approfondire la cooperazione concreta con le varie parti, contenendo congiuntamente l'estensione della crisi finanziaria internazionale, promuovendo la riforma del sistema finanziario internazionale, ed opponendoci al protezionismo nel commercio e negli investimenti, così da promuovere quanto prima la ripresa dell'economia mondiale."
Nella conferenza stampa del 7 marzo, il ministro degli Esteri Yang Jiechi ha espresso chiaramente la posizione che quest'anno la diplomazia cinese si occuperà di "due lavori principali" intorno ad "una linea principale". Egli ha detto:
"La 'linea principale' consiste nel servire con tutte le forze la garanzia dello stabile e rapido sviluppo dell'economia interna. Quanto ai 'due lavori principali', primo, occorre affrontare attivamente la crisi finanziaria internazionale e servire bene la 'garanzia della crescita economica, della vita popolare e della stabilità sociale'; secondo, occorre svolgere bene i preparativi e l' attuazione della partecipazione dei leader statali alle attività delle grandi conferenze multilaterali internazionali. Prendendo ad esempio l'imminente vertice finanziario di Londra, tramite la partecipazione a queste attività internazionali, dobbiamo promuovere lo sviluppo dell'ordine internazionale in una direzione più giusta e ragionevole."
In realtà, la Cina ha iniziato presto ad attivarsi per promuovere la cooperazione per rispondere alla crisi finanziaria: dalla partecipazione nel novembre scorso del presidente Hu Jintao al vertice del G20 tenutosi a Washington, alla "diplomazia del primo mese lunare" dell'inizio del 2009 del presidente Hu Jintao, del premier Wen Jiabao e del vice presidente Xi Jinping, che hanno lasciato le loro tracce in America, Asia, Africa, Europa e America Latina, e trasmesso ovunque il seguente messaggio: la Cina intende svolgere un'attiva cooperazione internazionale, affrontando insieme agli altri Paesi la crisi finanziaria. La Cina dimostra al mondo con iniziative concrete non solo di proporre la risposta in cooperazione alla crisi, ma soprattutto di applicarla.
Va notato in particolare che nel proporre la cooperazione per affrontare la crisi finanziaria, la Cina privilegia i Paesi del terzo mondo. Partecipando al vertice finanziario del G20 a Washington, Hu Jintao ha avanzato che la comunità internazionale, in particolare i Paesi sviluppati, devono adottare misure concrete per aiutare i Paesi in via di sviluppo, particolarmente quelli africani, a superare le difficoltà, e che la Cina svolgerà un attivo ruolo in questo processo.
Tra le iniziative diplimatiche per affrontare la crisi finanziaria internazionale, la Cina ha anche avanzato l' opposizione al protezionismo commerciale, garantendo al mondo intero questa proposta con iniziative concrete. Poco dopo il termine della visita in Europa del premier Wen Jiabao, la Cina vi ha inviato un gruppo di promozione del commercio e degli investimenti capeggiato dal suo ministro del Commercio Chen Deming, che ha dato un tono alla missione con una lista di ordinativi da 15 miliardi di USD.
Le affermazioni e le iniziative della Cina sono riuscite non solo a dare fiducia ai cinesi nel superamento della crisi finanziaria, ma anche a trasmetterla alla comunità internazionale. Come ha detto il premier Wen Jiabao: in questo momento difficile, la chiave sta nel coraggio e nella fiducia, più importanti dell' oro e della valuta. Nello svolgimento della cooperazione internazionale economica e finanziaria, la Cina ha dimostrato un atteggiamento responsabile, trasmettendo una concreta fiducia al mondo. |
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