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Per influenza della crisi finanziaria internazionale, negli ultimi sei mesi la riduzione degli introiti e le difficoltà nel trovare lavoro sono diventate esperienze comuni per i cinesi. Quanto al governo cinese, ha di fronte la serie di sfide del rallentamento della velocità della crescita economica, dell'arduo quadro dell'occupazione, delle difficoltà di gestione delle imprese, ecc. La risposta alla crisi finanziaria e la garanzia dello stabile e rapido sviluppo economico sono quindi diventate i problemi più seguiti e da risolvere con più urgenza per il governo cinese.
Per rispondere alla crisi finanziaria internazionale, già a partire dal secondo semestre del 2008 il governo cinese ha iniziato a considerare "l'ampliamento della domanda interna per la garanzia della crescita" come compito principale del suo lavoro, applicando poi un'attiva politica finanziaria e una politica monetaria appropriatamente rilassata, avanzando un piano di investimenti da 4 mila miliardi di RMB, e stabilendo una serie di politiche e misure, come i piani di riaggiustamento e ripresa dei 10 importanti settori siderurgico, tessile, dell' automobile, ecc. Le misure di risposta alla crisi finanziaria del governo hanno ottenuto la conferma dei rappresentanti e dei membri partecipanti alle sessioni annuali dell'APN e della CCPPC in corso a Beijing. Il rappresentante dell'APN Qi Xiaojin, responsabile di una grande impresa tessile, ci ha detto che il piano di ripresa del settore tessile varato dal governo aiuterà le imprese a superare le attuali difficoltà.
Ella ha aggiunto che a causa della crisi finanziaria internazionale, a partire dal 2008 gli ordinativi ricevuti da Europa e America dalle imprese tessili cinesi si sono evidentemente ridotti, mentre anche i prezzi sono scesi di molto, al punto che ora i due terzi delle imprese presentano difficoltà di gestione oppure hanno chiuso, per cui la situazione è davvero critica. In questo contesto, il varo del piano di ripresa del settore tessile offrirà un sostegno politico alla riduzione della pressione finanziaria delle imprese e all'accelerazione della loro ristrutturazione tecnologica, rafforzandone la competitività.
Nonostante le politiche e misure di risposta alla crisi e di stimolo economico siano in atto da poco tempo, grazie alla tempestiva risposta e al forte margine, i loro effetti hanno già iniziato ad emergere. Il 6 marzo, durante una conferenza stampa, il direttore della Commissione statale per lo sviluppo e la riforma Zhang Ping ha rivelato che alcuni dati economici iniziano a presentare un miglioramento. Ha detto:
"Ritengo energica ed efficace l'applicazione di queste misure. Infatti alcuni dati esprimono già un contenimento della caduta e tracce di riscaldamento. Certi prodotti dell'export, in particolare i prodotti tessili e dell'industria leggera, presentano ormai una tendenza alla crescita, mentre i prezzi di alcuni prodotti sono abbastanza stabili o in rialzo. Naturalmente, non possiamo ancora rilassarci, nè dire di riuscire completamente a resistere alle influenze arrecate da questa crisi finanziaria, ma dobbiamo ancora seguire da vicino i cambiamenti della situazione. Tuttavia ritengo che attraverso l'applicazione di queste misure e di quelle che ci apprestiamo a varare, siamo del tutto fiduciosi di riuscire ad emanciparci dalle attuali difficoltà e a rispondere completamente alla crisi."
Il 5 marzo, nel suo rapporto di lavoro del governo presentato alla sessione annuale dell'APN, anche il premier del Consiglio di Stato cinese Wen Jiabao ha chiaramente affermato che la risposta alla crisi e la garanzia della crescita sono il principale compito del governo cinese per il 2009, sottolineando anche che l'aspetto fondamentale e la tendenza nella buona direzione a lungo termine dello sviluppo economico e sociale della Cina non sono cambiati, e che i favorevoli fattori dell' enorme domanda interna e dell' abbondanza di capitali permettono alla Cina di nutrire piena fiducia, e di avere le condizioni e la capacità di superare le difficoltà e le sfide.
Basandosi sulle esperienze precedenti, nel processo di ampliamento della domanda interna e di garanzia della crescita economica, gli investimenti pubblici del governo sono sempre stati la misura più diretta ed efficace. La quantità degli investimenti governativi esprimono ad un certo livello la fiducia del governo nell'economia. Il forte aumento degli investimenti è diventato il fulcro dell'attiva politica finanziaria applicata dal governo cinese. Nell'anno corrente, il governo centrale stanzierà oltre 900 miliardi di RMB negli importanti ambiti dei progetti di garanzia della casa, dell'istruzione, dell'occupazione, e dell'igiene e sanità, più del doppio rispetto al bilancio preventivo del 2008.
Il forte aumento degli investimenti si esprime anche nell'agricoltura, che occupa una posizione fondamentale nell'economia cinese. Nel 2009 il governo cinese stanzierà in ambito agricolo oltre 710 miliardi di RMB, 120 in più rispetto all'anno scorso. L'iniziativa non solo favorirà i 700 milioni di contadini cinesi, ma tranquillizzerà anche i molti imprenditori che si sviluppano nelle campagne.
Per la gente comune, nell'attuale severa situazione, riuscire o meno a cercare e a mantenere il lavoro si presenta cruciale. Per aiutare più persone a realizzare l'occupazione, nel 2009 il governo cinese investirà enormi capitali, permettendo a più persone in difficoltà, ai disoccupati, ai laureati e agli operai- contadini di trovare un lavoro.
La rappresentante dell'APN scelta fra gli operai-contadini Hu Xiaoyan ritiene che le politiche e le misure di promozione dell'occupazione varate dal governo offriranno agli operai-contadini l'opportunità di innalzare le loro capacità.
"La crisi finanziaria ha un carattere globale, e per affrontarla i nostri amici lavoratori provienienti dalla provincia devono iniziare dal proprio impegno. Ora il governo offre certificati di formazione, per cui è possibile apprendere i settori preferiti, il che non è male, per cui spero che nel 2009 afferrino l'occasione, in modo da innalzare velocemente le loro capacità."
Sul quadro pessimistico dell'export, il governo cinese ha posto il perno del traino della crescita economica sull'ampliamento della domanda interna, ricorrendo a varie misure, specialmente l'enorme mercato dei consumi rurali, il continuo varo di una serie di sussidi governativi, e di politiche e misure di incoraggiamento delle imprese alla valorizzazione del mercato rurale e di promozione dei consumi di contadini.
Nel 2009 il governo cinese ha fissato l'obiettivo della crescita economica all'8%. Nonostante le grandi difficoltà, il governo e il popolo cinesi sono pieni di fiducia nella sua realizzazione. |
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