Summit speciale dell'Ue: divergenze tra i paesi occidentali e orientali
2009-03-02 15:05:51
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Il primo marzo a Bruxelles, i leader dei 27 paesi membri dell'Ue hanno tenuto un summit speciale, procedendo al coordinamento dell'applicazione dei piani per lo stimolo economico dei vari paesi e al coordinamento interno per il Summit finanziario del G20 che si terrà il 2 aprile a Londra. Anche se i leader dei vari paesi membri presenti ai lavori hanno raggiunto un consenso sul severo rispetto nel quadro dell'Ue del principio del mercato unico e sul rafforzamento dell'unione per affrontare l'attuale crisi finanziaria, non hanno tuttavia raggiunto l'unanimità per stabilire i fondi unificati di sussidio ai paesi dell'Europa medio-orientale. Gli analisti ritengono che se l'Ue non risolverà i conflitti tra i paesi dell'Europa occidentale e orientale, la crisi finanziaria ed economica produrrà un'influenza ancor più grave.
Nella dichiarazione rilasciata lo stesso giorno dopo il summit, i leader dell'Ue hanno sottolineato che i paesi membri devono far completamente uso dei vantaggi del mercato unico dell'Ue in modo da promuovere la crescita economica e l'occupazione, al contrario il protezionismo non è favorevole alla soluzione dell'attuale crisi. Tuttavia i vari paesi non hanno raggiunto l'unanimità per stabilire i fondi unificati per aiutare i paesi dell'Europa medio-orientale, asserendo di verificare gli aiuti già forniti a tali paesi considerando completamente le loro diverse situazioni. Per quanto riguarda la proposta fatta dal premier dell'Ungheria, Gyurcsany, del piano per stabilire i fondi unificati di 160/190 miliardi di Euro, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si è mostrata in disaccordo, ritenendo che l'assistenza ai paesi dell'Europa orientale debba rispettare la rispettiva situazione statale, per cui attualmente non si deve procedere ad una discussione su un piano di cotanta somma.
Il 28 febbraio, il premier della Rep. Ceca, paese presidente di turno dell'Ue, Mirek Topolanek, ha sottolineato che l'Ue non vuole, durante il decorso dell'attuale crisi, vedere la nascita di una qualsiasi nuova linea di demarcazione, un confine di separazione nell'Ue tra occidente e oriente o tra settentrione e meridione. Prima della convocazione del summit speciale, il premier polacco Donald Tusk, ha voluto una riunione pre-vertice tra i leader dei 9 paesi dell'Europa orientale, per discutere le metodologie di risposta al protezionismo dell'Europa occidentale e la situazione finanziaria dell'Europa orientale sempre più drastica. Dopo la riunione Tusk ha affermato che i paesi membri dell'Ue devono unirsi di fronte alla crisi, per combattere insieme la rinascita del protezionismo e dell'egoismo. Allo stesso tempo si dovranno adottare concrete azioni per alleviare le difficoltà dei paesi dell'Europa orientale. Con il continuo peggioramento della crisi finanziaria mondiale e l'entrata in un periodo di recessione sempre più seria delle principali entità economiche, nel 2009, la situazione economica dei paesi dell'Europa orientale sta peggiorando rapidamente. Gli analisti ritengono che se l'economia dell'Europa orientale crollerà, il debole sistema bancario dell'Europa occidentale si troverà in una situazione di "interdipendenza tra due fattori", ricevendo un gravissimo impatto.
In realtà, circa il problema del coordinamento per salvare il mercato, i leader dell'Ue si dimostrano sempre solidali, dal Summit invernale dell'anno scorso alla riunione delle principali entità economiche dell'Ue, tenutasi il 22 febbraio a Berlino, l'Ue ha sempre dimostrato un atteggiamento unito contro la crisi. Tuttavia dopo certi piani di stimolo economico di alcuni paesi dell'Europa occidentale, e a seguito del piano di salvataggio dell'industria automobilistica della Francia, l'ombra del protezionismo ha fatto nascere i timori di certi paesi meno sviluppati dell'Europa orientale. Alcuni esperti hanno sottolineato che se in Europa rinascerà il protezionismo, il cosidetto mercato unico dell'Ue sarà in pericolo e i piani di stimolo economico, elaborati in precedenza, andranno in fumo.
Attualmente anche se i paesi dell'Europa occidentale raggiungono l'unanimità su come affrontare la crisi finanziaria ed economica, nelle metodologie d'applicazione esistono ancora delle divergenze e critiche reciproche. Nel corso del summit speciale, le varie parti hanno esposto le loro divergenze e l'opinione pubblica seguirà con molto interesse la soluzione o no di tali questioni durante il Summit primaverile dell'Ue che si terrà il 19 marzo. Solo migliorando se stessa, l'Ue potrà dare consigli persuasivi per la riforma del sistema finanziario mondiale durante il Summit finanziario del G20 che si terrà in aprile.
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