Il 22 febbraio a Berlino, i leader dei principali paesi dell'Europa hanno tenuto un incontro preliminare al vertice del G20, durante il quale le varie parti hanno raggiunto un consenso sulla costituzione del sistema di controllo del mercato finanziario. I leader dei vari paesi stanno ancora impegnadosi a coordinare le posizioni sul problema del protezionismo commerciale, preparandosi per il vertice del G20 che si terrà il 2 aprile a Londra.

Lo stesso giorno, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il premier inglese Gordon Brown, il premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende e il premier della Repubbilca Ceca, paese presidente di turno dell'Ue, Mirek Topolanek, hanno partecipato alla riunione con i rispettivi ministri delle Finanze. Vi hanno inoltre partecipato il presidente della Commissione Europea Barroso, il governatore della Banca centrale europea Trichet e il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. In qualità di ospite, il premier tedesco Angela Merkel ha presieduto questa riunione.

Prima della conferenza, la parte tedesca ha avanzato delle proposte sull'aumento della trasparenza del mercato finanziario mondiale, sulla costituzione di un regolamento sui salari dei leader delle imprese e sul rafforzamento del ruolo del Fondo Monetario Internazionale (FMI), da essere discusse nel corso della riunione. Trascorse alcune ore di consultazione, tuttavia, la riunione non ha emesso alcuna dichiarazione o documento, ma un membro interessato del governo tedesco ha affermato che le varie parti presenti avevano già raggiunto dei consensi sulla costituzione di un sistema di controllo del mercato finanziario. I presenti ritengono che sono necessari la supervisione e il controllo di tutti i mercati finanziari, dei suoi prodotti e dei partecipanti, così come il rafforzamento della gestione degli hedge funds. Il giorno precedente, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha affermato che l'Ue ha bisogno di una posizione unificata onesta e che non faccia sconti. Attualmente, i vari paesi dell'Ue sono già d'accordo sui problemi del rafforzamento dell'amministrazione e del controllo finanziario e sulla riforma dell'attuale sistema finanziario internazionale.

In merito al problema del protezionismo, che interessa tutte le parti, i vari paesi dell'Ue stanno coordinando attivamente le rispettive posizioni. La clausola sull' "acquisto dei prodotti americani" del piano di incentivo economico approvato recentemente dagli Usa e le misure emesse da paesi come Francia, Spagna e Italia per tutelare la propria industria automobilistica, contengono tracce di protezionismo. Pertanto, i leader dell'Ue e dei paesi europei hanno sottolineato l'opposizione a questo fenomeno. Il 19 febbraio, dopo l'incontro con il premier danese Anders Rasmussen, il presidente della Commissione Europea Barroso ha affermato che spera che il vertice di Londra possa promuovere il processo dei negoziati del round di Doha dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e contenere l'attuale tendenza protezionistica. Rasmussen ha espresso anche la sua preoccupazione per la tendenza sempre più evidente del protezionismo all'interno dell'Ue, sollecitando la Commissione Europea a garantire il rispetto di tutti i regolamenti sull'apertura del mercato interno dell'Ue. Lo stesso giorno, nel corso di un incontro a Roma, anche il premier italiano Berlusconi e il suo omologo inglese Brown hanno lanciato un appello agli enti economici mondiali, affinchè evitino la caduta nella "trappola" del protezionismo. Il 18 febbraio, il premier inglese Brown ha pubblicato un rapporto, stabilendo per il vertice di Londra il concetto principale della resistenza al protezionismo, e appellandosi ai vari paesi del mondo per rafforzare il coordinamento su scala globale.

In realtà, sin dal vertice del G20 del mercato finanziario e dell'economia mondiale tenutosi lo scorso novembre a Washington, i vari paesi dell'Ue sperano di stabilire un nuovo sistema finanziario ed economico globale, modificando lo stato di giuda degli Usa che ha prorogato da tempo e guidando l'economia mondiale verso il risanamento, e a tale scopo il vertice di Londra costituisce un'ottima opportunità. Tuttavia, il rapido peggioramento della situazione economica europea sembra aver portato confusione tra i desideri dell'UE. Quindi attualmente il compito più urgente dell'Ue è di coordinare le posizioni e ridurre le divergenze interne. Secondo quanto appreso, i paesi membri dell'Europa orientale dell'Ue hanno già deciso di tenere il 1° marzo un piccolo vertice, lanciando un segnale di opposizione al protezionismo all'Europa occidentale. Il vertice primaverile dell'Ue si terrà il 19 e il 20 marzo a Bruxelles. In quell'occasione, saremo in grado di osservare se l'Ue è in grado o meno di avere una voce unanime sull'opposizione al protezionismo.