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Il 28 gennaio, ora locale, il primo ministro cinese Wen Jiabao ha partecipato alla riunione annuale 2009 del Forum economico mondiale, pronunciando un discorso speciale, intitolato "Consolidamento della fiducia, rafforzamento della cooperazione, promozione di un nuovo round della crescita economica mondiale". Dopo aver illustrato una serie di politiche e misure in risposta alla crisi finanziaria internazionale, egli ha affermato che la Cina ha fiducia nella propria capacità di continuare a dare un contribuito attivo per lo sviluppo dell'economia mondiale. Wen Jiabao ha lanciato un appello affinchè la comunità internazionale conti sulla fiducia, la cooperazione e la responsabilità per trovare le soluzioni fondamentali, così da vincere la crisi finanziaria.
Nel contesto della continua diffusione ed estensione della crisi finanziaria, la riunione annuale del Forum economico mondiale ha affrontato il tema della "Ricostruzione del mondo post-crisi". Vi hanno partecipato oltre 2500 ospiti provenienti da 96 paesi, tra cui il primo minsitro cinese Wen Jiabao, il premier russo Putin, e altri capi di governo di più di 40 paesi, oltre 30 responsabili di organizzioni internazionali, i governatori delle banche centrali e i ministri delle Finanze di circa 40 paesi. Si tratta della prima partecipazione di Wen Jiabao dopo l'assunzione dell'incarico a primo ministro della Cina.
Nel corso della riunione annuale, su invito del presidente del Forum economico mondiale Klaus Schwab, Wen Jiabao ha pronunciato un discorso speciale. Per l'occasione, il primo ministro cinese ha annalizzato con sincerità i vari motivi che hanno provocato la crisi finanziaria internazionale, ritenendo che occorre trattare correttamente i rapporti fra il deposito e il consumo, fra il rinnovamento, la supervisione e il controllo finanziari, fra l'economia virtuale e quella sostanziale, in modo da trovare le misure per risolvere fondamentalmente la crisi.
Infatti, per affrontare in modo appropriato la crisi finanziaria, considerando l'ampliamento della domanda interna come punto principale per stimolare la crescita economica, la Cina ha combinato la soluzione delle attuali difficoltà con lo sviluppo a lungo termine, ha regolato tempestivamente l'andamento delle politiche macro-economiche e ha applicato decisivamente una politica finanziaria positiva e una politica monetaria moderata, fissando anche un piano pari a 4000 miliardi di RMB. In risposta ai dubbi dei mass-media internazionali sulla situazione economica cinese, Wen Jiabao ha chiarito:
"L'economia cinese riuscirà a mantenere uno sviluppo stabile e rapido? Alcuni ne dubitano, io vi dò una risposta affermativa: ne abbiamo piena fiducia. Siamo fiduciosi di essere in condizione di continuare a dare un contributo attivo per lo sviluppo dell'economia mondiale."
Secondo il primo ministro del più grande paese in via di sviluppo, per vincere questa crisi, occorre contare sulla fiducia, la cooperazione e la responsabilità. Egli ha ribadito che la crisi finanziaria mette alla prova la sincerità e il livello della comunità internazionale nel rafforzamento della cooeprazione reciproca, nonchè l'intellegenza di tutti quanti. Inoltre, egli ha sottolineato che attualmente sarebbe necessario arrivare ad un accordo tra i leader del G-20 sin dal summit sul mercato finanziario e dell'economia mondiale, e occorre non solo adottare misure più attive ed efficaci per superare le attuali difficoltà, ma sforzarsi anche di promuvere lo stabilimento di un nuovo ordine politico ed economico internazionale giusto e ragionevole. Perciò, Wen Jiabao ha avanzato cinque prosposte in merito:
"Primo, è necessario approfondire la cooperazione sull'economia e il commercio internazionale, e promuovere buone condizioni di sviluppo del sistema multilaterale internazionale; secondo, promuovere le riforme del sistema finanziario internazionale e accelerare lo stabilimento di un nuovo ordine politico ed economico internazionale; terzo, rafforzare la cooperazione sulla supervisione finanziaria internazionale, così da prevenire l'accumulo e l'estensione dei rischi finanziari; quarto, garantire praticamente gli interessi dei paesi in via di sviluppo, per stimolare lo sviluppo comune dell'economia mondiale; quinto, affrontare insieme le sfide internazionali e costruire una terra migliore per il genere umano." |
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