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Il 9 novembre si è conclusa a San Paolo del Brasile la Conferenza annuale dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, della durata di 2 giorni. Nel corso del meeting, le varie parti hanno raggiunto l'unanimità per affrontare comunemente la crisi finanziaria. Tale unanimità si traduce nell'attuazione necessaria di riforme profonde sugli organismi finanziari internazionali, fra cui la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Tuttavia, la conferenza annuale non ha stabilito misure concrete per la crisi finanziaria, e il problema verrà discusso durante il Summit del G20, in programma per il 15 novembre a Washington.
Nel corso della Conferenza, della durata di 2 giorni, i paesi membri del G20 hanno acconsentito ad adottare alcune misure, tra cui l'aumento degli investimenti e la riduzione delle imposte, al fine di prevenire un ulteriore rallentamento economico. I paesi membri del G20 si sono inoltre accordati per normalizzare ulteriormente l'ordine del mercato finanziario, soprattutto per le operazioni degli organisimi finanziari non bancari come gli "hedge funds".
Nel corso di una conferenza stampa seguìta alla Conferenza, il ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantega ha affermato di voler stabilire, entro i 2 o 3 mesi successivi al Summit di Washington, un calentario di misure concrete per affrontare la crisi finanziaria. Egli ha sottolineato che i leader dei vari paesi dovranno svolgere un ruolo politico maggiore nella riforma del sistema finanziario internazionale.
In precedenza, Secondo le previsioni della Francia, paese presidente di turno dell'Ue, all'Ue occorrono 100 giorni per attuare i provvedimenti, al fine di prevenire lo scoppio di un nuovo capitolo della crisi dei crediti. Per questo, Mantega ha affermato che bisogna impegnarsi a stabilire un piano entro 100 giorni, ma per gli Usa, che si trovano nella fase del passaggio di governo, questo è piuttosto difficile.
Durante qust'edizione della conferenza annuale, alcuni paesi, fra cui il Brasile, hanno proposto di riformare gli organismi finanziari globali, al fine di offrire maggiori diritti di partecipazione ai nuovi paesi emergenti. Mantega ritiene che occorre rafforzare il ruolo del G20 nel coordinamento delle azioni globali e migliorare la rappresentanza delle principali entità economiche mondiali. Secondo il documento finale emesso in seguito alla conferenza, se il FMI, tramite la riforma, investirà i diritti rappresentativi in un maggior numero di paesi, il G20 potrà essere considerato un organismo di coordinamento delle azioni comuni.
In ogni caso, il rafforzamento del ruolo del G20 e la riforma degli organismi finanziari internazionali sono già stati riconosciuti comunemente delle varie parti, e il Brasile ha persino proposto di elevare la conferenza del G20, che adesso prevede la partecipazione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali, al livello dei leader, al fine di elevare la sua capacità di coordinamento. Tuttavia, durante la conferenza non si è discusso molto su come attuare la riforma.
Vale la pena notare che la Cina ha ottenuto l'apprezzamento delle varie parti partecipanti sull'attenuazione della crisi finanziaria globale. L'8 novembre, nel corso di una conferenza stampa, il governatore della Banca Mondiale Robert Zoellick, presente alla conferenza, ha osservato che, negli anni precedenti, la Cina ha utilizzato con successo l'opportunità piuttosto buona delle finanze globali, migliorando le infrastrutture tramite l'attrazione degli investimenti esteri, a dimostrazione di una politica molto intelligente.
Egli ha sottolineato che la Cina, fra gli altri paesi del mondo, possiede le più forti capacità per affrontare la crisi finanziaria tramite la sua grande somma di riserva di valuta estera, avvalendosi anche durante la crisi finanziaria globale delle condizioni per applicare la politica dell'estensione economica, e garantendo pertanto lo stabile sviluppo economico.
Secondo l'oppione pubblica, l'attuale crisi finanziaria non si concluderà a breve, e occorre la stretta cooperazione della comunità internazionale per affrontare questa crisi senza precedenti. L'unanimità del G20per affrontare comunemente la crisi finanziaria apporterà benefici al ripristino della stabilità del mercato finanziario globale. Pronunciando un discorso nel corso della cerimonia d'inaugurazione, il Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha affermato che nessuna misura unilaterale potrà risolvere l'attuale crisi finanziaria, e per questo, occorre il coordinamento e l'unanimità delle varie parti, mentre i paesi sviluppati dovranno svolgere il ruolo di guida. |
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