"Qui Shenzhou n.7, sono uscito dalla cabina e sto bene. Un saluto al popolo cinese e ai popoli del mondo intero!"

Il pomeriggio del 27 settembre, l'astronauta cinese Zhai Zhigang ha lasciato il modulo orbitante della navicella Shenzhou n.7 con equipaggio, compiendo con successo il primo passo dei cinesi nello spazio, al seguito del quale la Cina è diventata il terzo paese al mondo in possesso della tecnologia delle attività nello spazio al di fuori della cabina. Amici ascoltatori, quella che avete appena ascoltato è la registrazione del colloquio con la terra di Zhai Zhigang nello spazio.

Il progetto del volo umano interessa sette grandi sistemi, fra cui razzo, aeronave, telecomunicazioni di monitoraggio e controllo, ecc., per cui costituisce il progetto più complesso, enorme e rischioso del mondo ed anche il progetto sistematico high-tech a massima concentrazione di tecnologia sofisticata. Il vice comandante generale del progetto cinese del volo umano Zhang Jianqi ha detto che senza una scienza e tecnologia e una capacità di ricerca scientifica altamente sviluppate, è impossibile completare le attività spaziali al di fuori della cabina.

Secondo quanto illustrato da Zhang Jianqi, alla missione del volo con equipaggio della navicella Shenzhou n.7 hanno partecipato circa 100 mila tecnici ed ingegneri di un centinaio di organismi e aziende di ricerca scientifica.

La tecnologia del volo umano, per la sua multidisciplinarità, riflette la capacità tecnico-scientifica generale di un paese. Dal primo volo sperimentale senza equipaggio nel 1999 del progetto spaziale cinese con equipaggio, al riuscito volo nello spazio nel 2003 del primo astronauta cinese Yang Liwei; dal volo di più giorni di due astronauti cinesi nello spazio nel 2005, alla prima passeggiata nello spazio di Zhai Zhigang nel 2008, secondo le parole del progettista generale della navicella Shenzhou n. 7 Zhou Jianping: il progetto cinese del volo umano riflette il livello di sviluppo della scienza e tecnologia del paese.

"Il compito della Shenzhou n.7 è stato il primo volo della seconda fase del progetto cinese del volo umano, di seguito il nostro progetto effettuerà il volo di incontro e congiungimento fra le navicelle. Dopo il completamento di questi compiti, saremo in possesso della capacità tecnica fondamentale del funzionamento nello spazio di una stazione e di un laboratorio spaziali, per cui potremo costruire un laboratorio o una stazione spaziale."

Tuttavia, trent' anni fa, per i cinesi tutto questo era solo un sogno lontano. Allora la Cina non solo non disponeva di razzi per il volo umano, ma era anche priva di un corpo di personale tecnico-scientifico competitivo a livello internazionale. Gli impianti tecnici di base dovevano essere addirittura introdotti dall'estero.

La politica di riforma e apertura applicata dalla Cina nel 1978 ha permesso dei cambiamenti essenziali dell'orbita di sviluppo della scienza e tecnologia cinese. Nella primavera di quell'anno, la Cina ha tenuto una Conferenza scientifica nazionale, durante la quale l'ideatore generale della riforma e apertura Deng Xiaoping ha avanzato la famosa tesi che la scienza e la tecnologia sono una forza produttiva, per cui la causa tecnico-scientifica cinese è entrata nella sua "primavera".

Di seguito, la Cina ha stabilito la concezione strategica che "la scienza e la tecnologia sono la prima forza produttiva", cominciando attivamente ad organizzare ed applicare progetti-chiave, ed impegnandosi per creare un sistema favorevole allo sviluppo tecnico-scientifico ed alla formazione di personale spezializzato. Nel corso di un recente completo riassunto del lavoro tecnico-scientifico nazionale, il presidente cinese Hu Jintao ha detto:

"Dobbiamo considerare l'innalzamento della capacità di innovazione autonoma come primo compito dello sviluppo tecnico-scientifico, ampliare gli stanziamenti nell'innovazione autonoma, promuovere a fondo l' innovazione originale, e risolvere le tecniche-chiave che vincolano lo sviluppo dell'economia e della società; dobbiamo anche padroneggiare una serie di tecniche- nucleo nei principali settori e disporre di una serie di proprietà intellettuali autonome, effettando una completa disposizione delle discipline di base e applicate, così da promuovere il coordinato sviluppo multidisciplinare e multisettoriale."