Vivere le Olimpiadi non è un'esperienza che tutti si possono permettere, quindi noi a Pechino, cinesi e stranieri, ci possiamo ritenere fortunati di poter partecipare in vario modo all'evento. Tuttavia c'è una categoria di persone che ha vissuto e continua a vivere i Giochi in prima linea, i volontari, le cui T-shirt azzurre emergono ovunque: negli impianti olimpici, lungo le strade di Pechino, alle stazioni della metropolitana e degli autobus, e così via. Si tratta soprattutto di studenti, ma anche di insegnanti e comuni lavoratori. All'incrocio del Viale della lunga pace con la via dove abito, Nanlishilu, ad un chioschetto di volontari olimpici ho incontrato un'infermiera del vicino ospedale di malattie vascolari, che ha trascorso il suo tempo libero in agosto servendo il pubblico qui. Ma sono gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori ed università di Pechino a fare la parte del leone. Quali sono le loro impressioni su questa grande esperienza? Durante le gare di bocce per cerebrolesi delle Paralimpiadi tenutesi il 9 settembre al Palazzetto della scherma del Centro olimpico di Beijing, ho avuto il piacere di intervistare per voi alcuni insegnanti e studenti dell'Istituto professionale di tecniche informatiche di Beijing, che hanno condiviso con noi le loro esperienze di volontariato. Cominciamo con Dai Hong, 46 anni, direttrice della facoltà di arti grafiche, che ci ha detto:

Dall'8 agosto ho avuto l'onore di fare da volontaria alla stazione della metropolitana di Guomao, lungo la nuova linea 10, insieme ai miei studenti, che divisi in due turni, dalle 9 alle 14, fino alle 19, operano in 5 stazioni della linea Jingsong-Bagou. Loro hanno iniziato il servizio il 20 luglio e termineranno il 20 settembre. Io l'ho fatto per meno tempo, ma l'esperienza è stata indimenticabile. La stazione di Guomao ha infatti 7 uscite, il transfer fra le linee 1 e 10, l'entrata di un supermercato vicino ed il Central Business District (CBD) accanto, quindi dirigere i passeggeri non è semplice. Ricordo che il giorno dell'apertura dei Giochi, l'8 agosto, dopo le tre del pomeriggio c'è stato un aumento enorme dei passeggeri, un terzo dei quali diretti al 'nido' del Centro olimpico per la cerimonia di apertura. Li abbiamo indirizzati nelle giuste direzioni, garantendo la sicurezza, impedendo gli intasamenti. Ho parlato molto, anche inglese, perchè la zona del Guomao è piena di uffici di compagnie straniere, e gli stranieri si sono dimostrati molto grati dell'aiuto. In questo modo io, che insegno arte, ho appreso un altro ruolo, di servizio e guida del traffico, che nonostante la stanchezza mi ha reso molto felice. La sera avevo mal di gola per aver parlato troppo! Infatti, per la soddisfazione dimostrata dal pubblico, ho percepito davvero il senso del motto olimpico 'partecipo, contribuisco e sono felice'. All'inizio dovevamo garantire la sicurezza, poi siamo diventati soprattutto delle guide, ed i miei studenti sono diventati bravissimi, riuscendo a rispondere al 99% delle domande sulle direzioni. Alcuni si sono annotati tutti i casi incontrati, finendo col ricavarne un piccolo opuscolo.

Cosa ne dite di una mobilitazione del genere, in cui anche gli insegnanti lasciano le scuole per servire il pubblico nel caos delle stazioni della metropolitana, lasciandosi alle spalle l'ambiente accademico? Ne emerge un grande spirito di servizio alla patria, e nella fattispecie, al semplice pubblico, una sintesi della sempre maggiore attenzione dei cinesi per l'individuo e le sue esigenze.

Dopo l'esperienza di un insegnante, passiamo a quella di Zhang Siyuan, un neolaureato del corso di accordo di pianoforti della facoltà di arti grafiche dell'istituto, che ha anche fatto un volontariato piuttosto faticoso. Sentiamo cosa ci ha detto: Ho lavorato alla direzione del traffico al Centro di pallacanestro di Wukesong, un compito piuttosto difficile. Infatti il nostro gruppo di volontari ha lavorato fuori dall'impianto, alle uscite, garantendo gli spostamenti di giornalisti, tecnici, atleti, ed ospiti importanti. Eravamo sempre all'aperto, al caldo e sotto le pioggie torrenziali di agosto. La cosa più difficile è stata che una parte dei volontari erano soli, di servizio in uscite piuttosto lontane, ma non potevano allontanarsi. Ed i turni erano di otto ore, quindi piuttosto pesanti. In generale, il traffico era difficile nei giorni di pioggia, eravamo molto occupati in certi punti di smistamento, e nei giorni di traffico controllato. Facevamo tre turni di 8 ore. Alle entrate ed uscite dalle gare, c'era un gran lavoro con le auto, ma ce la siamo cavata, avendo ricevuto un training di un mese. I media ci hanno molto apprezzato, infatti i giornalisti hanno molti attrezzi che non si devono bagnare, allora li abbiamo aiutati a coprirli con gli ombrelli, e loro ci sono stati molto riconoscenti. Ricordo in particolare una giornalista spagnola, che dopo che l'abbiamo aiutata ad arrivare al coperto, non se ne andava, ma continuava a guardarci, facendoci inchini e piangendo di commozione. E' stato faticoso, sicuro, ma siamo stati felici vedendo la soddisfazione del pubblico per il nostro servizio, è una sensazione difficile da esprimere a parole, ma è così.

Davvero il servizio al prossimo è la cosa più appagante sotto tutti i cieli del mondo, non siete d'accordo? Ed effettivamente è stato anche questo servizio attento e cordiale ad assicurare il successo delle Olimpiadi, come ci ha detto un insegnante della facolta di arti grafiche dell'Istituto professionale di tecniche informatiche di Beijing, il prof. Hong Zhijian. Durante le Olimpiadi, il prof. Hong ha fatto da autista a funzionari e atleti stranieri, e ha anche avuto l'onore di portare sulla sua auto il primo e il terzo arrivato alla maratona, con cui ha anche fatto delle foto. Egli ha osservato: Il successo delle Olimpiadi si deve anche al nostro lavoro silenzioso, a volte non eravamo presenti alle gare, ed addirittura in posti isolati, ma abbiamo contribuito a fondo, per cui sono molto orgoglioso. Durante le Paralimpiadi, continuiamo il nostro servizio alle stazioni della metropolitana, cercando di dare una bella impressione al pubblico.

Visto che ho avuto il piacere di assistere personalmente ad una partita olimpica di calcio femminile fra le squadre di Giappone e USA, so che il pubblico cinese è molto cordiale e civile. Il prof. Hong Zhijian ha voluto mettere in risalto questo aspetto, dicendo: Durante le Olimpiadi, la cordialità del pubblico cinese è stata eccezionale, anche se i concorrenti non erano connazionali, ha fatto un tifo accanito di fronte a delle belle gare, dando un'ottima impressione agli stranieri. Il vincitore della maratona ha promesso a 30 ragazzi cinesi di portarli a visitare il suo paese perchè hanno festeggiato il suo compleanno con lui. Sono molto emozionato nel dire questo, sono state delle belle scene, abbiamo festeggiato anche il compleanno di un cestista americano, in un'atmosfera bellissima. Non sono cose che capitano ad ogni Olimpiade. Anche il CIO ha riconosciuto che il pubblico cinese è civile e simpatico. Questa esperienza di organizzazione delle Olimpiadi e di volontariato per la Cina è eccezionale, e di grande valore per la vita di noi insegnanti e studenti, la partecipazione agli eventi delle gare è stata ed è molto significativa, faticosa, ma positiva e felice. Abbiamo portato l'impegno della nazione cinese nelle gare, il suo spirito positivo, a dimostrazione che l' avanzamento della Cina sulla scena mondiale ha una funzione di pace e di aiuto al mondo.

Ora vorrei aggiungere una mia impressione personale: la grande gioia che pervade le gare e gli ambienti olimpici e paralimpici. Quando, uscita dalla stazione del centro olimpico della nuova linea 8 della metropolitana, ho visto inquadrata in una cornice di marmo la mole dello stadio nazionale del nido, con in cima il pennacchio della fiamma della grande torcia olimpica, il grande spiazzo con le fontane musicali e la gente che si gettava fra gli spruzzi per farsi fotografare, le aiuole fiorite, i volontari che indicavano le direzioni sotto la pioggia, la folla gioiosa lungo i viali, la mole blu del cubo d'acqua... di fronte a questa scena grandiosa ho provato una sensazione di grande gioia. Il popolo cinese vive le Olimpiadi come una grande festa a cui ha invitato il mondo intero, e che ha preparato con cura nei minimi particolari, per la gioia di tutti.

Ritornando ai nostri amici volontari, un risultato molto positivo del servizio olimpico è l'abitudine sviluppata a servire anche nella vita quotidiana, come ci ha detto lo studente di accordo di pianoforti Wang Xiao, che ha servito come capo di un gruppo di volontari alla stazione della metropolitana di Guomao: Adesso quando vedo dei passanti indecisi, mi avvicino e li aiuto... Dopo questa esperienza, voglio applicare lo spirito del volontariato per tutta la vita, aiutando chi ha bisogno.

Da queste parole abbiamo motivo di aspettarci una nuova generazione di cinesi attenti alle esigenze del prossimo, generosi e civili, uno dei risultati delle Olimpiadi e Paralimpiadi.