Negli ultimi decenni, l'industria automobilistica cinese ha sempre mantenuto una rapida crescita, diventando gradualmente il settore perno dell'economia nazionale. In particolare, dopo l'ingresso nel 21° secolo, il governo cinese ha applicato una serie di misure per sostenere energicamente i marchi frutto dell' innovazione autonoma, per cui la capacità di innovazione dell'industria automobilistica cinese sta vedendo un continuo rafforzamento.

Nell'immaginazione di molti, le auto di produzione cinese non sono di alta classe e di buona qualità, quindi risultano imparagonabili con quelle dei famosi marchi internazionali. Tuttavia, negli ultimi anni, le auto con marchio autonomo cinese hanno registrato un exploit, presentando un rapido sviluppo. Poco tempo fa è scesa dalla catena di montaggio la milionesima auto prodotta dalla Chery, una casa automobilistica con sede nella provincia dell'Anhui, nel centro della Cina, a simbolo che la Chery ha realizzato l'obiettivo di creare un marchio attraverso l'innovazione autonoma. Attualmente il tasso di occupazione del mercato automobilistico cinese della Chery supera il 7%, occupando il 4° posto per le auto passeggeri, mentre anche la quantità delle sue auto esportate è al primo posto nel paese da 4 anni consecutivi.

Il direttore generale della Chery Yi Tongyao ha detto che l'azienda, nei suoi dieci anni di attività ha sempre persistito nel concetto dell'innovazione autonoma, persistendo nella ricerca nei settori di motori, componenti e ricambi chiave nel quadro di agguerrita concorrenza di mercato, rafforzando così la sua competitività di base. Egli ha detto:

"Dalla ricerca sui motori abbiamo tratto enormi benefici, visto che ora possiamo sfruttare una varietà di modelli. Attualmente abbiamo motori di diverse capacità che ci permettono grandi profitti, perché i motori sono vendibili come prodotti finali. Ora abbiamo così tanti clienti che non riusciamo a far fronte alle richieste."

Dopo una decina d'anni di sviluppo, la Chery dispone già della capacità di ricerca autonoma di auto complete, motori e parte dei ricambi e componenti chiave, con una produzione annuale di 650 mila auto complete e 400 mila motori. La Chery è anche la prima casa cinese produttrice di berline che esporta auto complete, motori e tecnologie e impianti per la produzione di auto complete.

Poco tempo fa il senior manager della FIAT Giovanni Bartoli ha visitato la Chery per acquistare dei motori. Secondo lui, la qualità dei motori della Chery è ottima.

"Siamo alla ricerca di un partner ideale da cui aquistare un buon modello di motore. Ecco perché siamo qui alla Chery. I motori della Chery presentano un'ottima struttura e qualità, e una volta modificati, possono essere installati sui nostri modelli di auto."

La Chery interessa non solo agli italiani, ma anche agli asiatici, africani ed americani. Nella sala trattative della società pressochè ogni giorno si tengono colloqui simili.

Negli ultimi anni la produzione automobilistica cinese è cresciuta al ritmo annuale del 25%, raggiungendo nel 2006 i 7 milioni e 200 mila esemplari, ed occupando il 3° posto nel mondo, subito dopo USA e Giappone. Il mercato automobilistico cinese è ormai diventato il mercato più concorrenziale del mondo, con mature case produttrici straniere ed un gran numero di joint-venture e aziende autonome.

Al seguito del rapido sviluppo dell'industria automobilistica cinese, aumentano sempre più le auto con proprietà intellettuale e marchio autonomi. Il vice presidente dell'Associazione dell'Industria automobilistica cinese Zhang Xiaoyu ha illustrato:

"La richiesta del governo alle case automobilistiche non si limita alla crescita della produzione, ma alla formazione della capacità di innovazione autonoma, considerando l'industria automobilitica la testa di ponte del vigoroso sviluppo dell'innovazione autonoma della manifattura di equipaggiamenti. Dalla politica industriale del 1994 alla politica di sviluppo industriale del 2004, è sempre stata sottolineata l'innovazione autonoma. Quanto agli aspetti politico e finanziario, dobbiamo dire che hanno offerto un forte appoggio all'innovazione autonoma del settore automobilistico."

Secondo quanto illustrato, le istituzioni relative cinesi hanno fornito un forte sostegno alla ricerca e sviluppo delle tecnologie di base ed elettroniche dalla competitività sostanziale verso il settore automobilistico, concedendo agevolazioni fiscali alle imprese che si fanno carico di progetti di ricerca scientifica. Grazie al forte sostegno del governo e agli sforzi delle imprese, l'industria automobilistica cinese si è impadronita di parte delle tecnologie chiave relative alla produzione, come quelle dei motori, della scatola del cambio e delle parti e componenti elettroniche. Nel settore delle berline di alta classe, in passato la Cina dipendeva principalmente dall'introduzione di tecnologie e joint-venture, mentre negli ultimi anni le berline di alta classe con marchio e proprietà intellettuale autonomi hanno iniziato a crescere rapidamente, con un tasso di occupazione del mercato del 30%. Mentre nel settore dei veicoli commerciali quali camion merci e pullman passeggeri, i veicoli con marchio e proprietà intellettuale autonomi cinesi occupano ormai l' 80% sul mercato.

La Dongfeng Motor Company Limited è la prima casa automobilistica cinese in joint-venture che possiede l'intera serie di prodotti di camion, pullman, autoveicoli commerciali leggeri e autoveicoli passeggeri. Negli ultimi anni la casa si è impegnata a fondo nella promozione della ricerca e sviluppo di marchi autonomi. La vendita di camion pesanti della serie Dongfeng dotati di proprietà intellettuale autonoma ha superato i 10 mila esemplari, mentre è iniziata l'esportazione a gruppi in paesi come Iran e Russia. Illustrando la situazione in merito, il direttore del dipartimento della piattaforma del centro tecnico della società Tan Minqiang ci ha detto:

"Noi padroneggiamo le parti sostanziali, creando marchi autonomi influenti e formando una capacità di ricerca e sviluppo autonoma e continua."

Secondo quanto affermato dagli esperti, a partire dall'adesione della Cina alla WTO, vista la rapida crescita del tasso di occupazione del mercato delle auto con proprietà intellettuale e marchio autonomi cinesi, non solo l'importazione automobilistica cinese non ha registrato una notevole crescita, anzi l'esportazione ha anche visto un forte aumento. Secondo le statistiche, rispetto al 2000, le auto esportate nel 2006 hanno visto un aumento di mille volte.

Nonostante ciò, nel corso dello sviluppo, l'industria automobilistica cinese si trova ancora di fronte molte sfide. Nel settore dell'applicazione delle tecnologie elettroniche, la Cina presenta ancora un divario piuttosto notevole rispetto al livello avanzato internazionale, inoltre lo sviluppo dell'industria automobilistica cinese affronta anche l' energica sfida ambientale. Il vice presidente dell'Assocazione dell'industria automobilistica cinese Zhang Xiaoyu ha affermato che per risparmiare le risorse energetiche e ridurre l'inquinamento, la Cina sta elaborando una serie di politiche e misure per incoraggiare le imprese a studiare e sviluppare autonomamente auto a risparmio energetico ed ecologiche. Egli ha detto:

"A partire dall'inizio della ricerca e sviluppo al lancio sul mercato dei prodotti finali, lo Stato deve adottare una serie di politiche per sostenere prioritariamente le auto con nuove risorse energetiche e a basse emissioni con proprietà intellettuale autonoma. Il sostegno finanziario e fiscale statale alla fine si applica sugli acquisti governativi che, secondo l'esplicita politica statale, devono privilegiare auto a basso consumo energetico ed emissioni e con marchio e proprietà intellettuali autonomi."

Zhang Xiaoyu ha rivelato che dal 2006 al 2010, la Cina ha in programma di finanziare con un miliardo e 500 milioni di RMB la ricerca, sviluppo e produzione di auto a risparmio energetico ed ecologiche, trainando efficacemente gli investimenti delle case automobilistiche cinesi nel settore.