Nonostante le strade che collegano con l'esterno il distretto di Wenchuan, epicentro del sisma, siano ancora interrotte, migliaia di soldati e agenti della polizia militare hanno raggiunto Wenchuan via paracadute, fluviale e addirittura a piedi, attivando i lavori di soccorso. Ecco di seguito un reportage dettagliato in merito.
Dopo il forte sisma del giorno 12, nel distretto di Wenchuan l'erogazione di elettricità e le telecomunicazioni si sono interrotte, rendendo impossibile conoscere la sorte di centinaia di migliaia di locali. Nel frattempo gli ampi smottamenti causati dal sisma hanno interrotto le strade che portano a Wenchuan, ed in aggiunta alle pessime condizioni metereologiche e alle frequenti scosse di assestamento, i soccorritori non avevano modo di entrare a Wenchuan. In tale situazione, il governo cinese ha chiesto all'esercito di raggiungere rapidamente Wenchuan a qualsiasi costo per prestarvi i soccorsi.
A partire dal giorno 13, quando il primo contingente militare è entrato sotto la pioggia a Yingxiu, nel distretto di Wenchuan, sempre più truppe di assistenza hanno raggiunto il distretto.
Il capo di stato maggiore di una divisione della polizia armata Wang Yi alla guida di duecento ufficiali e soldati, ha percorso 90 km a piedi per oltre 20 ore, raggiungendo la notte del 13 il distretto di Wenchuan per svolgere i lavori di soccorso. Egli ha detto che la situazione a Wenchuan è disperata.
"Secondo quanto appreso sinora, nella cittadina i feriti sono oltre tremila, un terzo degli edifici è crollato, e i restanti sono talmente danneggiati che risultano inabitabili. I villaggi sugli alti monti vicini sono stati rasi al suolo, e per problemi di trasporto temporaneamente è impossibile fare un conteggio dei dispersi e dei feriti."
Anche a Yingxiu, una circoscrizione di Wenchuan, la situazione non è affatto ottimistica. Dei diecimila abitanti, ne sono rimasti in vita appena 2.300, mille dei quali gravemente feriti.
Il giorno 14 l'esercito ha paracadutato sistemi di telecomunicazione satellitare, farmaci e coperta imbottite su Wenchuan, Yingxiu e le altre zone gravemente sinistrate. Elicotteri militari recanti materiali e personale di soccorso sono atterrati a Wenchuan, portando nel capoluogo Chengdu decine di feriti per le cure.
Una squadra di militari delle telecomunicazioni ha raggiunto Wenchuan in elicottero, installandovi un centro di telecomunicazioni e migliorando così la situazione locale in merito.
Inoltre una squadra sanitaria di 30 persone ha già raggiunto Wenchuan iniziando i soccorsi.
Il pomeriggio dello stesso giorno, il premier cinese Wen Jiabao ha raggiunto in elicottero Wenchuan per un'ispezione della catastrofe. Egli ha detto ai locali che le truppe di soccorso faranno di tutto per soccorere i feriti.
"Il governo centrale non ha dimenticato questa località! I feriti saranno sicuramente soccorsi. Le strade sono interrotte, ma trasporteremo i feriti con gli aerei per le cure. Ora stiamo cercando di inviare degli aerei, stamattina abbiamo già portato via una cinquantina di persone, ed amplieremo il trasporto, permettendo a più feriti di essere curati."
La stessa sera Wen Jiabao ha convocato una riunione del quartier generale dei soccorsi sul treno da Chengdu alla zona sinistrata di Guangyuan, in cui ha sottolineato che il salvataggio delle vite umane costituisce la priorità dei lavori di soccorso, e decidendo di inviare altri 90 elicotteri nelle zone sinistrate per i soccorsi d'emergenza.
Secondo una notizia proveniente da Wenchuan, la zona necessita urgentemente di strumentazione per interventi chirurgici, plasma, farmaci di soccorso e di una forte quantità di alimentari, acqua potabile, coperte, tende, e altri generi di prima necessità. Tuttavia visti i gravi danni alla strada che porta a Wenchuan, i materiali non possono entrarvi, per cui per ora vengono paracadutati.
Secondo quanto appreso, la superficie delle zone gravemente terremotate della provincia di Sichuan raggiunge i 65mila kmq, le città e prefetture interessate sono quelle di Aba, Mianyang, Deyang, Chengdu, Guangyuan, e Yaan, con 44 distretti e zone gravemente colpiti, oltre 10 milioni di sinistrati e circa 15 mila vittime. |