L'ordine sociale della '' via centrale di Pechino'' a Lhasa, 19 marzo
Il 30 marzo la portavoce del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu ha espresso l'energico scontento cinese per le discussioni e i commenti sulla situazione in Tibet espressi della conferenza non ufficiale del Consiglio dei ministri degli Esteri dell'UE.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Jiang Yu ha detto che il problema del Tibet è assolutamente un affare interno cinese in cui nessun paese straniero o organizzazione internazionale ha il diritto di intervenire. Ella ha messo in rilievo che le percosse, assalti, rapine e incendi avvenuti a Lhasa hanno disturbato le attività culturali e religiose della popolazione locale e sabotato il normale ordine sociale, perciò sono crimini violenti che hanno gravemente violato i diritti umani e danneggiato la sicurezza della vita e dei beni della popolazione. Per tutelare l'ordine sociale e garantire la sicurezza della vita e dei beni della popopolazione, qualsiasi paese responsabile del mondo deve adottare delle misure secondo la legge per por fine alle violenze.
La parte cinese fa appello affinché l'UE e i suoi paesi membri distinguano il giusto dallo sbagliato e condannino chiaramente i crimini e i loro autori, senza adottare doppi standard, confondere le cose e favorire le trame dei separatisti dell' "indipendenza del Tibet". |