Giorni fa a Lhasa, capoluogo della regione autonoma del Tibet, si sono verificati gravi misfatti violenti come aggressioni e percosse, assalti, rapine e incendi, che hanno perturbato gravemente l'ordine sociale.
Il 17 marzo a Pechino il capo della regione autonoma del Tibet Qiangba Puncog ha affermato a Pechino che questi gravi misfatti violenti sono stati organizzate e tramate premeditatamente dalla cricca del Dalai Lama in collusione con le tendenze separatiste interne e esterne.
Attualmente la situazione a Lhasa tende alla tranquillità e l'ordine sociale è ritornato alla stabilità.
Il 17 marzo l'Ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese ha tenuto una conferenza stampa durante la quale il capo della regione autonoma del Tibet Qiangba Puncog ha illustrato ai giornalisti cinesi e stranieri la situazione riguardante questo evento.
Verso le ore 11:00 del 14 marzo, alcuni monaci hanno attaccato con una fitta sassaiola la polizia in servizio normale nei pressi del monastero Ramoche, monastero a nordest di Lhasa. In seguito, numerosi teppisti hanno cominciato a riunirsi per le strade, gridando slogan separatisti e dando vita a aggressioni e percosse, assalti, rapine e incendi, la situazione si è rapidamente allargata. I teppisti hanno aggredito, assaltato, saccheggiato e incendiato negozi, scuole, ospedali, banche, installazioni elettriche e di telecomunicazioni, le unità stampa sulle strade principali della zona urbana, attaccato i punti di servizi delle telecomunicazioni e gli organismi governativi, incendiato auto e malmenato i passanti.
Qiangba Puncog ha dichiarato che dopo l'evento la regione autonoma del Tibet ha immediatamente intrapreso misure per colpire secondo la legge tali misfatti violenti:
"La regione autonoma del Tibet ha organizzato rapidamente le parti competenti per estinguere gli incendi e curare i feriti, rafforzato la guardia alla sicurezza di scuole, ospedali, banche e organismi governativi e colpito secondo la legge le suddette violenze. L'adozione di queste misure ha come obiettivo la tutela della stabilità sociale, della legislazione statale e degli interessi fondamentali della popolazione delle varie etnie del Tibet. Attualmente la situazione di Lhasa tende alla tranquilità e l'ordine sociale è ritornato alla stabilità."
Durante le attuali violenze i teppisti hanno dato fuoco in totale ad oltre 210 case e negozi, distrutto 56 auto e ucciso 13 persone innocenti. Secondo Qiangba Puncog, i teppisti hanno usato mezzi estremamente disumani, per esempio, una persona innocente è stata bruciata a morte dopo essere stata cosparsa di benzina, mentre un poliziotto in servizio è stato picchiato fino a svenire, i teppisti gli hanno scavato un pezzo di carne dalla grandezza di pugno dalla natica. Nessun paese democratico e legale nel mondo può tollerare cotale tipo di violenze.
Qiangba Puncog ha messo in rilievo che quest'evento è stato tramato accuratamente dalla cricca del Dalai Lama con l'obiettivo di separare lo Stato e distruggere l'unità del Tibet.
"Questi gravi crimini violenti sono stati organizzati e tramati permeditatamente e accuratamente dalla cricca del Dalai Lama in collusione con le tendenze separatiste dell'"Indipendenza del Tibet" interne e esterne, con l'obiettivo di creare un'opinione pubblica e distruggere il buon quadro di stabilità nel periodo chiave delle Olimpiadi di Pechino."
Qiangba Puncog ha anche illustrato che nel contrastare tali atti criminosi la regione autonoma del Tibet ha adoperato un atteggiamento responsabile e ha persistito nell'applicazione della legge in modo civile. Durante tutto il corso per sedare le violenze non è stata portata ed usata alcuna arma distruttiva.
Alla fine Qiangba Puncog ha detto che negli ultimi decenni il governo cinese presta la massima attenzione ai lavori in Tibet ed ha adoperato varie misure per migliorare la vita dei locali. Egli ha affermato che qualsiasi trama finalizzata al sabotaggio della stabilità del Tibet e alla separazione sarà destinata a fallire. |