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Wu Zhengyi, il botanico detentore del massimo premio tecnico- scientifico statale
2008-03-07 17:53:58 cri     Author: bai

E' soprannominato dai colleghi "computer della botanica"; ha compilato in cinquant' anni una poderosa opera di botanica; ha cambiato la storia della denominazione delle piante cinesi da parte di studiosi stranieri. Si tratta di Wu Zhengyi, vincitore del massimo premio tecnico-scientifico della Cina per il 2007. Nella rubrica "Tecniche d' avanguardia" di oggi vi presenterò questo eroe della botanica cinese.

Wu Zhengyi, che ha 92 anni, si è dedicato per tutta la vita alle ricerche di botanica, ed è stato proprio grazie al suo lavoro che le ricerche botaniche cinesi sono state riconosciute dal mondo intero. La sua opera rappresentativa è la "Flora della Cina", compilata in ben 45 anni. Wu Zhengyi ci ha detto in merito:

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"La 'Flora della Cina' classifica sistematicamente tutte le piante cinesi, suddividendole in famiglie e specie. Ad esempio, qual'è la differenza e che collegamenti esistono fra il riso coltivato e quello selvatico? La 'Flora della Cina' è un manuale che indica in quali parti della Cina e del mondo crescano le varie piante, e la loro utilità registrata nella storia, ecc. Si tratta del maggiore testo botanico del mondo, più grande di quelli europeo, nord-americano e malese."

La compilazione della "Flora della Cina" è iniziata ufficialmente nel 1959, mentre la completa pubblicazione risale solo al 2005. Si tratta di una collana di 126 volumi, con 50 milioni di caratteri, che raccoglie più di 30 mila piante cinesi. Per le sue informazioni dettagliate su ogni pianta cinese, la collana è diventata una delle basi fondamentali della tutela della biodiversità e del quadro ecologico e dell'utilizzo scientifico della flora da parte della Cina.

Wu Zhengyi è diventato redattore capo della "Flora della Cina" nel 1987, pubblicando più di 80 volumi, e dando il maggiore contributo alla compilazione di questa opera monumentale.

In decine di anni di ricerche scientifiche, Wu Zhengyi ha accumulato una grossa conoscenza in campo botanico, per cui è stato soprannominato dai colleghi "computer della botanica". Tuttavia la sua passione per le piante è in parte naturale. Infatti egli afferma di essere nato in una famiglia di intellettuali di Yangzhou, nell' est della Cina, e che il giardino davanti a casa era il suo parco giochi.

                                   

(reg 2)

"Da bambino amavo molto le piante. Infatti ero molto solo. Davanti a casa c'era un grande giardino dove andavo spesso a giocare da solo, con all'interno un grande boschetto di bambù giganti, che in primavera, dopo le piogge, crescevano ad una velocità rapidissima, una cosa che trovavo misteriosa e incomprensibile."

Per il forte interesse per le piante, Wu Zhengyi ha imparato pian piano a distinguerle e a raccogliere campioni. Al momento di entrare all'università, si è iscritto senza esitazione alla facoltà di biologia dell'Università Tsinghua, specializzandosi in botanica. Dopo la laurea, ha insegnato in un'università dello Yunnan, trascorrendovi un importante periodo della sua vita accademica.

Lo Yunnan è la provincia cinese più ricca di copertura vegetale, con più della metà del totale delle varietà di piante del paese. In dieci anni, in base alle foto di campioni e ai materiali botanici da egli raccolti, Wu Zhengyi ha compilato 30 mila schede di piante, che hanno fatto da prezioso materiale di base per la compilazione della "Flora della Cina". Il membro dell'Istituto di ricerche sulla flora di Kunming dell'Accademia delle Scienze Wu Sugong, che ha lavorato a lungo con Wu Zhengyi, afferma:

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"Ha utilizzato tutto il suo tempo per le sue ardue ricerche, il che è il motivo principale della sua grandezza."

Un proverbio cinese dice: "leggere migliaia di libri e percorrere migliaia di chilometri". Secondo Wu Zhengyi, le ricerche botaniche devono applicare a fondo questo detto. Nel 1976, quando aveva già 60 anni, egli ha visitato due volte l'altopiano Qinghai-Tibet per delle spedizioni scientifiche; nel 1982 ha superato i monti Qilian, raggiungendo il Xinjiang per ispezionare sul posto la copertura vegetale del deserto di Gobi; nel 1986 si è recato a Qiuzhaigou e Shennongjia per delle ricerche naturali; nel 1997, a 81 anni, ha raggiunto Taiwan, ponendo fine solo allora alle sue ricerche nella natura.

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"Ho davvero percorso molta strada, in cui ho preso appunti e osservato. A volte, non facevo attenzione e inciampavo. Una volta sono caduto, e seduto a terra ho scoperto due piantine di saprofite parassite cresciute su delle foglie marce, trovando che erano di una nuova varietà mai registrata in passato."

Sia nelle spedizioni all'aperto che nel lavoro quotidiano, prendere appunti in qualsiasi momento e luogo è un'abitudine di lavoro di anni dello studioso. Il suo assistente Lv Chunzhao ci ha detto:

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"Ha compilato 86 quaderni di note, dagli anni '50 all'inizio degli anni '90. Conserviamo tutti i quaderni delle spedizioni suddivisi secondo gli anni."

L'abilità di prendere appunti di Wu Zhengyi ha anche impressionato il membro dell'Istituto di ricerche sulla flora di Kunming dell'Accademia delle Scienze Wu Sugong:

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"All'aria aperta è in grado di prendere appunti anche in auto, con una scrittura molto chiara. Nonostante i sobbalzi, continua a scrivere. Al ritorno riordinava le note, creando degli ottimi materiali sulle piante."

Secondo autorevoli dati internazionali, fino al 2005 le varietà di piante battezzate direttamente o con la partecipazione di Wu Zhengyi sono state 1758, il massimo fra tutti i botanici cinesi. Ciò significa che i botanici cinesi di tre generazioni, rappresentati da Wu Zhengyi, hanno cambiato la storia della denominazione delle piante cinesi da parte degli studiosi stranieri.

Oltre alla "Flora della Cina", dal 1998 ad oggi Wu Zhengyi ha compilato opere accademiche per un totale di 4,3 milioni di caratteri. In particolare la sua proposta di considerare la zona botanica dell'Asia orientale come zona indipendente ha dato un importante contribuito al sistema di suddivisione regionale della classificazione mondiale delle piante.

La pubblicazione della "Flora della China" e di altri testi sulle piante locali implica il fondamentale chiarimento delle varietà e della distribuzione della flora cinese. Su questa base, nel 1999 Wu Zhengyi ha proposto la fondazione della "banca delle risorse delle specie biologiche selvatiche della Cina sud-occidentale", allo scopo di tutelare le risorse in via di estinzione. Secondo quanto emerso, la banca è ormai stata fondamentalmente costituita, ospitando più di 3000 varietà di risorse del genere, che ne fanno la terza al mondo dopo gli Usa e la GB. In futuro la banca potrà non solo fornire materiali biologici ai settori agricolo, della selvicoltura e farmacologico, ma anche svolgere un importante ruolo nella tutela delle biodiversità e dello sviluppo sostenibile delle risorse.

Wu Zhengyi ricorda che le ricerche botaniche a cui ha dedicato tutte le sue energie non sono solo la causa della sua vita, ma soprattutto una missione, ossia ereditare le ultime volontà del suo maestro e realizzare il sogno di trasformare la Cina in una potenza tecnico-scientifica. Egli osserva che in realtà i risultati delle sue ricerche hanno ormai svolto un ruolo di ponte nella storia delle ricerche accademiche.

(reg 7)

"Da un lato ho portato avanti la causa delle passate generazioni, completando la redazione della 'Flora della Cina'; dall'altro ho lasciato ai posteri il compito di continuare le ricerche sulla banca delle risorse delle specie. Spero che vengano effettuate sempre più ricerche sull'ereditarietà delle specie raccolte nella banca, permettendo all'umanità di vivere meglio, in completa armonia con la natura."

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