Il monte Changbaishan si trova nella parte sudorientale della provincia del Jilin, ai confini tra la Cina e la Corea del Nord. Con la sua serie di cime maestose, il monte è anche una vera e propria banca naturale della fauna e della flora, al punto che per il suo quadro ecologico naturale bello e armonioso, con foreste frondose e tanti animali pregiati, nel 1980 è stato inserito nella sfera di tutela dell'uomo e degli esseri viventi dell'ONU. Di conseguenza la zona è raggiunta ogni anno da migliaia di turisti cinesi e stranieri.

La cima principale del monte Changbaishan raggiunge i 2691 metri sul livello del mare, per cui è la più alta della Cina nordorientale. Nella storia il monte fu considerato un luogo sacro da venerare. Nella lingua cinese, il termine Changbaishan significa "monte perennemente bianco". Perchè il monte è stato chiamato così? La guida Shao Donghui ci ha spiegato:

"I motivi sono due. Primo, sul monte c'è tanta neve e la cima è innevata per 9 mesi all'anno. Secondo, si tratta di un vulcano, per cui per le eruzioni, intorno al cratere si sono accumulate molte pomici grigio-bianche, per cui da lontano la cima sembra innevata, da cui il nome Changbaishan, ossia monte perennemente bianco."

Milioni di anni di mutamenti geologici hanno impresso al monte Changbaishan l'odierna fisionomia. All'inizio la zona era sommersa dal mare, poi per l'innalzamento della crosta terrestre il mare si è ritirato e la terra è riemersa, e sotto le forze esterne dei raggi solari, delle piogge e dei cambiamenti climatici, le rocce di superficie sono state erose e distrutte, formando l'odierna struttura.

Come un vulcano quiescente, dal 16° secolo il monte Changbaishan ha eruttato tre volte. Il quadro geologico del monte è ancora in continuo cambiamento e secondo le osservazioni sismologiche moderne, la crosta terrestre della zona è piuttosto stabile e sul breve periodo non ci sono ancora segni di possibili eruzioni.