Secondo le statistiche dell'Associazione cinese dei collezionisti, attualmente i collezionisti si quantificano intorno ai 70 milioni di persone. Inoltre il numero cresce annualmente del 10-20% all'anno.

Sempre più persone si appassionano al collezionismo.

Dal punto di vista del quadro generale del mercato internazionale del collezionismo, il mercato del collezionismo inizia nel momento in cui il Pil procapite di un paese supera i mille dollari americani; mentre quando il Pil procapite raggiunge gli 8 mila dollari, il mercato del collezionismo prospera. Già nel 2003 il Pil procapite del cittadino cinese ha superato i mille dollari, in molte città costiere e nelle metropoli continentali tale somma ha superato i tremila dollari americani.

Il tenore di vita dei cittadini cinesi si è elevato e la gente dispone di soldi per acquistare oggetti da collezionare.

Prendendo ad esempio la collezione di pietre preziose, il manager della Compagnia dell'asta di Boguan di Pechino, signora Zhang Haixiang ci ha illustrato:

"Esiste un detto: 'In periodi di prosperità si tesaurizzano le pietre preziose, in periodi di guerra si tesaurizza l'oro.' E ciò è a testimonianza del fatto che esiste un legame tra gli investimenti d'oggetti d'arte e le condizioni economiche. Quindi la crescita degli investimenti in pietre preziose è anche direttamente collegata all'ambiente economico generale del nostro paese. Ciò porta la gente ad entusiasmarsi per le pietre preziose."

Oggi le loro borse ne sono piene, il tenore di vita si è elevato, il popolo cinese quindi possiede già le basi materiali per il collezionismo. Tutto ciò ha promosso la ripresa del collezionismo. Nel frattempo, si è gradualmente rafforzata la coscienza popolare per gli investimenti, è ciò è un'importante causa alla base del boom del collezionismo.

L'attenzione del pubblico ha stimolato i mass media cinesi a produrre numerosi programmi sul collezionismo, in cui vengono invitati esperti ad identificare e valutare la collezione degli appassionati, e a diffonderne le relative conoscenze. Questi media comprendono i giornali tradizionali, radio, televisione ed anche internet. Tra la popolazione sempre più collezionisti comuni e commercianti d'arte non comprano e vendono solo grazie ai rapporti interpersonali, ma effettuano anche vendite d'oggetti d'arte via internet. Attraverso i mass media, molti si sono appassionati alle collezioni, e non pochi di loro hanno trovato canali per la compra-vendita attraverso i mass media.

Capire la collezione, investire nella collezione, nonostante i rischi legati all'identificazione, tuttavia ottenerne dei benefici è piuttosto oggettivo, e ciò attira non pochi nuovi collezionisti. Maggiore è il numero dei collezionisti, maggiori sono le aspettative della gente sul mercato del collezionismo e maggiori sono anche i prezzi degli oggetti collezionati.

Si è formato così un crescente circolo a spirale.

Zhang Ming, esperto dell'Istituto su ricerche della politica e l'economia mondiali dell'Accademia cinese delle Scienze sociali, ha detto:

"Dal punto di vista della domanda e dell'offerta, bisogna sapere che l'offerta degli oggetti collezionati non può crescere nel breve, il suo numero è limitato. Attualmente la maggiore caratteristica della macroeconomia cinese è l'eccessiva liquidità, ossia i depositi dei cittadini sono enormi e hanno superato gli investimenti. Così si crea un quadro d'offerta insufficiente. E quindi crescono i prezzi degli oggetti collezionati. Allora rispetto ad altri tipi d'investimento, questo settore possiede la caratteristica seguente: sempre più persone cercano specie limitate, e naturalmente i prezzi salgono. Molti decidono di prender parte a tale settore perchè ne trovano positivo tale meccanismo di ritorno."

Oltre agli investimenti d'arte, sempre più gente comune sceglie di collezionare per passione. La tipologia della loro collezione è vastissima: pittura tradizionale cinese ad inchiostro, giada, porcellana, pietre, orologi, monete, mobili, set completi per il tè, ricevute, francobolli, cartoline, carte telefoniche, portachiavi, accendini, dischi, film ed altre collezioni ricche di colori epocali, e cio a testimonianza dell'enorme interesse da parte dei collezionisti.

La Cina ha una lunga storia della collezione della giada. Perché collezionare la giada e collezionare quale tipo di giada dipende dalle ricchissime conoscenze ed esperienze. Il direttore della Compagnia dell'asta di Boguan di Pechino, la signora Zhang Haixiang, ci ha detto:

"I cinesi hanno una tradizione millenaria nella collezione della giada. In più le sculture di giada contemporanea si impreziosiscono di un valore aggiunto. Sono di per sè un'opera che coniugano funzione, investimento e intrinseco valore artistico. Ritengo che tutto ciò è collegato direttamente all'interesse, al valore d'istruzione di cultura individuale."

Yuan Ping, commerciante nel mercato d'oggetti d'arte di Bogu di Pechino, opera da diversi anni nel commercio della giada. Ella raccoglie, lavora, vende e colleziona giada. Quando incontra una materia prima di giada che le piace, essa stessa è restia a venderla:

"Quando ho preso alcuni pezzi di giada che mi piaciono molto, non li vendo anche se potessi guadagnare. Voglio collezionarli. Quelli che comprano la giada, per la maggior parte, sono collezionisti che intendono aver un buon pezzo di giada. Guardando le mie giade, mi sento molto soddisfatta perché sono un'antica cultura della Cina."

Ogni collezionista ha la propria storia. Il collezionismo dipende dalla persistenza, dall'attenzione e dall'accumulo di lungo termine.

I collezionisti sono attratti dal fascino di ogni opera raccolta che gli può apportare gioia. Il collezionismo è un godimento per loro. Tuttavia avere una collezione con valore, dipende anche dall'eccellente capacità d'indentificazione e dalle ricche conoscenze ed esperienze, e ciò dimostra il gusto culturale dei collezionisti.

In Cina sempre più persone si avvicinano al collezionismo, ciò riflette sia le più ampie passioni e il più elevato gusto culturale dei contemporanei cittadini cinesi, sia la prosperità economica e l'armonia sociale.