L'8 giugno a Heiligendamm i leader del G8 e quelli di 5 paesi in via di sviluppo cioè Cina, India, Brasile, Sudafrica e Messico hanno tenuto un Dialogo. Nel dialogo hanno discusso principalmente temi quali l'economia mondiale e i cambiamenti climatici. Il presidente cinese Hu Jintao vi ha presenziato e ha riassunto i pareri e le proposte in merito della Cina.
Riguardo all'economia mondiale, nel suo discorso Hu Jintao ha rilevato che attualmente il profondo sviluppo della globalizzazione porta sia a più occasioni per la crescita economica sia a molte sfide. Egli ha presentato una proposta di quattro punti sul rafforzamento della cooperazione internazionale nel settore economico:
Prima di tutto, impegnarsi congiuntamente per promuovere lo sviluppo equilibrato e stabile dell'economia mondiale. Hu Jintao ha affermato che l'economia mondiale ha perso l'equilibrio, i fattori dell'instabilità del mercato finanziario internazionale sono aumentati e di conseguenza anche i rischi dell'economia mondiale. La comunità internazionale deve insieme assumersi le proprie responsabilità, promuovendo attivamente il riaggiustamento ordinato dello squilibrio economico mondiale; deve rafforzare la supervisione e il controllo del mercato finanziario internazionale, soprattutto dei movimenti dei capitali a breve termine, salvaguardando la stabilità del cambio della valuta di riserva principale ; deve appoggiare il sistema del commercio multilaterale ed opporsi al protezionismo commerciale, promuovere i negoziati di Doha perchè ottengano quanto prima dei risultati concreti ed equilibrati, per raggiungere l'obiettivo dei negoziati.
In secondo luogo, deve rafforzare la cooperazione e realizzare il mutuo beneficio e comune profitto. La comunità internazionale deve approfondire la collaborazione nel settore tecnologico ed economico, promuovendo lo sviluppo comune; non deve perdere tempo ad effettuare gli obiettivi di sviluppo del millennio, accorciando la distanza fra il Sud e il Nord e soddisfare soprattutto le esigenze speciali di sviluppo dell'Africa. I paesi sviluppati devono aumentare ulteriormente nei confronti dei paesi in via di sviluppo l'assistenza, ridurre i debiti, aprire il mercato e trasferire le tecniche.
In terzo luogo, deve redigere un piano complessivo tenendo in considerazione tutti i fattori, promuovere lo sviluppo sostenibile. La comunità internazionale deve mettere in pratica i consensi raggiunti nel Forum mondiale per lo sviluppo sostenibile, promuovendo la crescita del verde, sviluppando l'economia circolare e costruendo una società dal risparmio energetico e amica dell'ambiente.
In quarto luogo, consultare in modo democratico e risolvere in modo appropriato le divergenze e le contraddizioni. Lo sviluppo non ha un modello unico. La comunità internazionale deve rispettare il diritto della scelta autonoma di ciascun paese circa il sistema sociale e la via di sviluppo, impegnandosi ad aiutare i paesi in via di sviluppo a rafforzare la propria capacità di sviluppo. La riforma del sistema economico mondiale deve riflettere appieno i cambiamenti della struttura economica mondiale ed aumentare il diritto di parola e la rappresentatività dei paesi in via di sviluppo.
Per quanto riguarda il problema dei cambiamenti climatici, Hu Jintao ha indicato che i cambiamenti climatici sono un problema ambientale, ma in ultima analisi sono anche un problema dello sviluppo. Si devono rispettare "i principi comuni ma diversificati" stabiliti nella "Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici". Secondo tali principi, i paesi sviluppati devono compiere l'obiettivo della riduzione delle emissioni definito nel "Protocollo di Kyoto", offrire aiuto ai paesi in via di sviluppo, e dopo il 2012 continueranno a compiere per primi i propri doveri al riguardo. Hu Jintao ha inoltre sottolineato che per realizzare l'obiettivo dello sviluppo, la domanda dei paesi in via di sviluppo delle risorse energetiche aumenterà, e questa è la condizione fondamentale del loro sviluppo. Per ciò nella fase attuale costringere i paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni non è giusto. Nel frattempo i paesi in via di sviluppo devono fare il possibile per dare attivi contributi per la pomozione dello sviluppo sostenibile globale.
Hu Jintao ha osservato che la comunità internazionale deve stabilire una nuova concezione del vantaggio e un nuovo modello di cooperazione, svolgendo attivamente una cooperazione realistica. Il meccanismo di sviluppo pulito determinato nel "Protocollo di Kyoto" può aiutare i paesi sviluppati a compiere il dovere della riduzione delle emissioni a basso costo e può anche promuovere lo sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo; questo meccanismo è la scelta del vantaggio comune, e deve svolgere un maggiore ruolo nella futura cooperazione internazionale atta ad affrontare i cambiamenti climatici.
Hu Jintao ha aggiunto che nonostante la media per persona delle attuali emissioni di anidride carbonica non raggiunga un terzo della media del livello dei paesi sviluppati, il governo cinese segue da vicino i cambiamenti climatici e ha adottato una serie di politiche e misure circa la riduzione delle emissioni di gas serra. Hu Jintao ha sottolineato che la decisione cinese di prendere la via di uno sviluppo sostenibile è inflessibile. La Cina continuerà a partecipare attivamente alla cooperazione internazionale nel campo dei cambiamenti climatici, impegnandosi a rafforzare la collaborazione con i paesi in via di sviluppo nel quadro della cooperazione Sud-Sud. |