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Il 7 giugno il presidente americano Bush e il presidente russo Putin, presenti al Summit del G8 di Heiligendamm, hanno tenuto un incontro, nel corso del quale Putin ha affermato che qualora gli Usa installino il sistema antimissilistico in Azerbaigian, la Russia non avanzerà più opinioni discordanti. La reazione di Bush è stata: la proposta è "interessante" e merita di essere considerata. Secondo alcuni commenti, si tratterebbe dello sviluppo più evidente sin dalle dispute innescate all'inizio dell'anno fra Usa e Russia dall'intenzione Usa di disposizione di uno scudo antimissilistico nei paesi dell' Europa orientale.
Il 7 giugno la situazione ha visto un cambiamento drammatico, quando Putin ha proposto a Bush che gli Usa installino lo scudo antimissilistico in Azerbaigian. Egli ha affermato che l'installazione del sistema in Azerbaigian presenta parecchi lati positivi, perchè questo non solo coprirà l'intera Europa, ma farà cadere in mare e non sulla terraferma i detriti dei missili colpiti. Putin ha detto che se gli Usa acconsentono all'installazione del sistema in Azerbaigian, la Russia non punterà più i suoi missili verso l'Europa.
Evidentemente, Bush non avrebbe mai immaginato che Putin avanzasse una proposta così "strana", che l'ha imbarazzato al punto di fargli solo commentare "la proposta è interessante". Le due parti continueranno gli scambi sul problema nel prossimo incontro di inizio luglio.
Secondo l'opinione pubblica, sebbene il 7 giugno le parti americana e russa non abbiano raggiunto alcun accordo concreto, i risultati dell'incontro si possono considerare un exploit fra le due parti quanto al problema del sistema antimissilistico. Putin e Bush hanno entrambi altamente valutato l'incontro: Putin si è detto soddisfatto della sua atmosfera franca, mentre Bush ha detto che lui e Putin hanno dimostrato al mondo di voler cooperare per mitigare le paure del pubblico.
Tuttavia, secondo alcuni commenti, nonostante la distensione dei rapporti fra le due parti, le contraddizioni esistenti tra i due paesi non sono state per questo risolte, ossia in un futuro prevedibile, questi continueranno a lottare. Tuttavia entrambi padroneggiano una pedina, ossia l'impossibilità di risultati nella lotta, con cui si può anche definire il quadro generale dei rapporti fra i due paesi. |
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