Il 7 giugno a Heiligendamm della Germania i leader del G8 hanno tenuto un colloquio, durante il quale hanno discusso diversi argomenti come la tutela climatica, la sicurezza energetica, l'aiuto all'Africa e lo sviluppo economico internazionale. Ciò che ha destato molto sorpresa è che su molti argomenti sui quali prima del dialogo si erano previsti dibattiti e divergenze, il G8 ha raggiunto l'unanimità.

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Innanzittutto, durante tale Summit il G8 ha ottenuto progressi chiave sulla tutela climatica. I leader dei vari paesi hanno raggiunto un consenso, ritenendo che sia necessario prendere in considerazione di stabilire l'obiettivo vincolante sulla riduzione dell'emissione del gas serra, ovvero entro il 2050 diminuire l'emissione dei gas serra di almeno del 50% del livello del 1990. Dopo il dialogo, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che i vari paesi membri hanno acconsentito all'unanimità che, durante la Conferenza Onu sul clima che si terrà alla fine del 2007 nell'isola indonesiana di Bali, sotto il quadro dell'ONU le varie parti discuteranno congiuntamente il problema del cambiamento climatico globale. E' la prima volta che gli otto paesi hanno espresso in modo esplicito il riconoscimento del ruolo dominante dell'ONU sul problema della tutela climatica. Prima del Summit, poichè Europa e Usa avevano molte divergenze sull'obiettivo della quantificazione della riduzione dell'emissione del gas serra, quasi nessun aveva pensato che le due parti in una discussione di poche ore potessero trasformare le ostilità in amicizia. Alcuni hanno detto che tale miracolo è dovuto alla Merkel, dicendo che ella ha permesso agli USA di cambiare nelle ultime ore la propria posizione tenendosi salda allo spirito "di non abbandonare mai" e al flessibile mezzo diplomatico. Tuttavia alcune organizzazioni internazionali ritengono che l'accordo raggiunto dagli otto paesi presenti ancora "dei punti indistinti", e gli Usa non hanno fondamentalmente cambiato la propria posizione. Per sapere, se gli Usa adotteranno o meno misure più forti sul cambiamento climatico, bisogna ancora aspettare la Conferenza Onu sul clima alla fine dell'anno.

Secondo, durante il Summit, la disputa sulla disposizione americana del sistema di difesa missilistico in Europa centrale fra USA e Russia ha visto un cambiamento drammatico. Prima del Summit la Russia e gli USA si erano lanciati una guerra di parole, e il presidente russo Putin aveva persino minacciato di puntare missili russi sull'obiettivo Europa. In tale contesto, durante il colloquio bilaterale con il presidente americano Bush, Putin ha avanzato una proposta che ha sorpreso sia Bush che tutto il mondo: gli USA costruiranno il sistema di difesa missilistico in Azerbaigian, paese confinante all'Iran, per affrontare la possibile minaccia missilistica dell'Iran, così che gli USA non dovranno disporre di un tale sistema in Europa centrale, e i missili russi non dovranno essere puntati correttamente sull'obiettivo Europa.

Terzo, il G8 ha compiuto una valutazione piuttosto positiva sull'attuale quadro economico mondiale. Prima del Summit, alcuni esperti ritenevano che lo squilibrio commerciale di fronte al mondo, il deficit commerciale tra paesi europei e americani, il bilancio attivo dei nuovi paesi emergenti e il problema della rivalutazione della moneta asiatica necessitassero ancora di una soluzione. Tuttavia dalla dichiarazione rilasciata dopo il Summit dai leader degli otto paesi emerge all'unaminità che la situazione del funzionamento dell'economia mondiale è buona. Secondo la dichiarazione, il G8 ritiene che le varie zone economiche del mondo abbiano realizzato un aumento più equilibrato e buono. Lo sviluppo economico americano ha sviluppato una forte sostenibilità, e l'economia europea e giapponese anche hanno ottenuto l'impeto alla crescita.

Inoltre durante il Summit è stata raggiunta l'unanimità sul rafforzamento del dialogo con i grandi paesi in via di sviluppo. I leader del G8 ritengono di dovere programmare congiuntamente il processo di globalizzazione con i paesi sulla soglia dell'industrializzazione. Come paese presidenziale del Summit del G8, la Germania ritiene di dover promuovere ulteriormente Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica ad entrare nel sistema internazionale, avviando nel contempo il "processo di Heiligendamm" e istituendo il meccanismo di dialogo con i suddetti paesi.

Durante il Summit, naturalmente non su tutti i problemi si è raggiunta l'unanimità. Ad esempio sul problema della finale posizione del Kosovo, esistono ancora divergenze fra Russia e USA; sul problema del Darfur, Bush si è lamentato sul fatto che la comunità internazionale non abbia ancora adottato iniziative efficaci, e gli Usa adotteranno probabilmente delle iniziative unilaterali. Ciò nonostante, l'opinione pubblica ritiene che il Summit abbia ottenuto numerosi progressi destando la sopresa di molti, abbia mostrato la promozione da parte del G8 al processo della globalizzazione e realizzato l'intenzione politica per lo sviluppo comune con i paesi in via di sviluppo.