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La sera del 6 giugno a Heiligendamm, cittadina costiera dell' est della Germania, i leader dei paesi del G8 hanno tenuto un banchetto informale, che ha alzato ufficialmente il sipario dei lavori del Summit 2007 del G8. A partire dal giorno 7, i leader dei paesi del G8 procederanno a due giorni di discussioni sui problemi della tutela del clima, della sicurezza delle risorse energetiche, dell'assistenza all'Africa, della lotta alla povertà, della liberalizzazione del commercio e degli investimenti, della tutela della proprietà intellettuale, della sicurezza internazionale, ecc. Secondo l'opinione pubblica, tra questa moltitudine di temi, la priorità andrà ai quattro seguenti: (Audio)
Il primo è il problema dei mutamenti climatici globali. Come paese presidente del Summit del G8, la Germania si è coerentemente impegnata per l' approvazione di obiettivi quantitativi circa la riduzione delle emissioni di gas serra con valore vincolante nel quadro dell'ONU. L'obiettivo tedesco consiste nella riduzione nel 2050 della metà del volume delle emissioni globali di gas serra dell'anno 1990, tuttavia gli Usa si sono sempre opposti allo stabilimento di criteri quantitativi in merito. Alla vigilia del summit, il presidente Usa Bush ha annunciato la strategia americana a lungo termine di risposta ai cambiamenti climatici, che propone che prima della fine del 2008 i 10-15 principali paesi emettitori di gas serra stabiliscano obiettivi quantitativi a lungo termine sulla loro riduzione. Tuttavia Bush persiste nella concezione che la percentuale specifica della riduzione delle emissioni debba essere padroneggiata dai vari paesi, anche se nel colloquio pre-summit del 6 giugno con la Merkel ha detto che uno dei maggiori obiettivi della sua missione è trovare una risposta allo stabilimento di un meccanismo post-Protocollo di Kyoto. Gli analisti ritengono che vista la diversità di posizioni tra Europa e Usa sul problema della riduzione delle emissioni di gas serra, è inevitabile che nel corso del summit emergano delle divergenze in materia.
Il secondo è il problema dell'assistenza all'Africa. Dopo il Summit del G8 di Colonia del 1999 e di Gleneagles del 2005, il problema dell'assistenza all'Africa diventa per la terza volta un'importante tema del G8. Secondo alcuni commenti, sebbene sia stato inserito fra i punti prioritari del Summit di Heiligendamm, visto che i paesi occidentali persistono che i paesi assistiti debbano attuare riforme politiche in base ai loro concetti di valore e che la riforma imposta dai paesi occidentali è spesso considerata un intervento nei loro affari interni dai paesi assistiti, nel corso dei lavori potrebbe non emergere alcun progresso in materia.
Il terzo è il problema delle risorse energetiche. Dopo il Summit del 2006 di San Pietroburgo, il Summit del 2007 di Heiligendamm torna ad inserire il problema delle risorse energetiche fra i temi principali. Viste le dispute sul gas naturale tra Russia e Ucrania dell'inizio del 2006 e la lotta per il gas tra Russia e Bielorussia dell'inizio del 2007, l'Ue è stata costretta a considerare completamente la sua strategia delle risorse energetiche, così da garantire la propria sicurezza collegata. Pertanto la ricerca di una politica energetica unificata e di una fornitura stabile e transregionale di risorse energetiche sarà il perno dell'attuale summit. Gli analisti osservano che all'interno dell'Ue, le dispute sull'utilizzo dell'energia nucleare non si sono mai quietate. Pertanto nel corso dei lavori si vedranno anche delle infuocate contrattazioni sul problema delle risorse energetiche.
Il quarto è il problema della crescita economica mondiale. Come paese presidente di turno del Summit, la Germania ha avanzato una serie di temi, come la riduzione del deficit commerciale, l'aumento della trasparenza del mercato finanziario e dei capitali, l'innalzamento della liberalizzazione degli investimenti dei paesi industriali e sulla soglia dell'industrializzazione, la lotta alla pirateria e il dialogo sul protezionismo commerciale, nella speranza di risolvere gli attuali problemi di squilibro del commercio globale. In precedenza il cancelliere tedesco Merkel ha espresso la speranza che il summit contribuisca alla riattivazione dei negoziati del turno di Doha della WTO. Tuttavia alcuni analisti osservano che proprio dopo i negoziati del turno di Doha, fra Europa e Usa sono nate divergenze sui problemi della riduzione dei sussidi agricoli e delle tariffe doganali, per cui è ancora da vedere se nel corso del summit si riusciranno a risolvere questi problemi.
Inoltre le divergenze tra Usa e Russia sull'installazione Usa dello scudo antimissilistico nell'Europa orientale e l'intransigente posizione della Francia sui problemi dei sussidi agricoli e dell'utilizzo dell'energia nucleare aumenteranno le difficoltà dei lavori. Alcuni massmedia tedeschi temono che visto il numero dei problemi e il poco tempo a disposizione, le discussioni dei leader del G8 non possano andare in profondità. Mentre pare ancora più difficile il raggiungimento di consensi sui problemi su cui il dissenso è forte. |
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