L'11 dicembre i governi sudcoreano, russo e giapponese hanno espresso il loro benvenuto al ripristino dei colloqui a sei sul problema nucleare della Penisola Coreana, mentre il governo americano ha auspicato che si possano ottenere risultati nell'ambito degli incontri.
L'11 dicembre il governo sudcoreano, a nome del portavoce del Ministero degli Esteri, ha rilasciato un commento, esprimendo la sua speranza che si possano ottenere progressi concreti nella soluzione del problema nucleare nordcoreano durante gli attuali colloqui a sei; per raggiungere tale scopo, la Corea del Sud continuerà a cooperare strettamente con i paesi coinvolti.
Lo stesso giorno, il vice ministro degli esteri russo Alexander Alekseyev ha detto che il ripristino dei colloqui a sei esercita un grande significato per la pacifica soluzione del problema nucleare della penisola coreana.
L'11 dicembre il premier giapponese Shinzo Abe ha espresso il suo benvenuto al ripristino dei colloqui a sei, ribadendo che la Corea del Nord dovrà adottare passi concreti per l'abbandono graduale del piano nucleare.
Il 10 dicembre la portavoce del Dipartimento di Stato americano Joanne Moore ha detto alla stampa che gli Stati Uniti sono in attesa di tenere consultazioni sulle modalità di applicazione della "dichiarazione congiunta del quarto round dei colloqui a sei" raggiunta nel settembre 2005 da parte delle varie parti coinvolte.
Sempre l'11 dicembre l'organo di partito nordcoreano Rodong Sinmu ha criticato il Giappone per aver impedito la convocazione dei colloqui a sei sul problema nucleare nordcoreano, dicendo che il Giappone non è qualificato per partecipare ai colloqui. |