Fra il 18 e il 19 novembre si terrà ad Hanoi, capitale del Vietnam, la 14° conferenza ufficiosa dei leader dell'APEC. Lo slogan e l'obiettivo del summit sono "Verso una grande, dinamica famiglia per realizzare lo sviluppo sostenibile e la prosperità". Come riuscirà l'evento a rendere ancora più "dinamica" la grande famiglia dell'APEC e quali sono i problemi che questo si troverà di fronte? In merito il nostro giornalista Zhang Juan ha intervistato l'ex alto funzionario cinese dell'APEC Wang Yusheng.

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Secondo Wang Yusheng, come un forum economico ufficiale dell'APEC, questo ha sempre svolto un ruolo-guida dell'orientamento dell'organizzazione. Da un decennio, i due orientamenti dell' impegno dell'APEC sono la costante creazione dello "spirito della grande famiglia" e la realizzazione entro il 2020 della liberalizzazione del commercio e degli investimenti. In questo senso, il Piano d'azione di Hanoi avanzato nel 2006 dal Vietnam promuoverà ulteriormente il processo di liberalizzazione del commercio:

"E' ormai passata una decina d'anni dall'avanzamento, avvenuto nel 1994, della liberalizzazione del commercio, che ha visto una promozione annuale. Ritengo che quest'anno debba realizzare nuovi sviluppi. Nel 2006 il Vietnam ha proposto il 'Piano d'azione di Hanoi', secondo cui occorre applicare ulteriormente gli obiettivi della strategia di liberalizzazione del commercio e degli investimenti, in particolare la 'Roadmap di Pusan' elaborata l'anno scorso, così da imprimere al processo di liberalizzazione commerciale una più concreta ed energica tendenza di sviluppo."

Inoltre Wang Yusheng ritiene che, visto l'attuale stallo delle trattative del turno di Doha della WTO, l'attuale Summit ufficioso dell'APEC costituisca un'ottima opportunità di miglioramento del quadro:

"I leader potrebbero lanciare un energico segnale, appellandosi per la riattivazione delle trattative del turno di Doha delle WTO, ora in fase di stallo. Occorrerà un appello davvero energico, solo gli slogan non bastano. I membri dell'APEC, in particolare quelli avanzati, devono adottare iniziative e fare le concessioni necessarie, facendo un buon esempio per la promozione della riuscita delle trattative."

Wang Yusheng ha osservato che la "grande famiglia dell'APEC" non deve solo essere dinamica, ma anche armoniosa. Quanto ai metodi di creazione di un'"APEC armoniosa", Wang Yusheng ha detto che occorre istituire un nuovo "concetto di sicurezza" fra i suoi membri, basato sulla fiducia reciproca:

"Il mondo attuale non è affatto pacifico. Oltre al Medioriente, anche nella regione dell'Asia-Pacifico esistono potenziali fattori disarmonici. La popolazione spera ardentemente in una vita pacifica, ma come realizzarla? Occorre istituire un nuovo 'concetto di sicurezza' basato sulla fiducia reciproca, rinunciare alle concezioni da 'guerra fredda', maturando uno spirito di fiducia reciproca, così da discutere meglio la grande strategia della sicurezza. Ritengo necessario avanzare una nuova richiesta, ossia visto che l'APEC abbisogna di una comunità armoniosa, occorre creare la grande famiglia dell'APEC secondo il metodo dell'APEC e lo spirito di armonia."

Wang Yusheng ha detto di nutrire piena fiducia nello sviluppo e prosperità dell'APEC, tuttavia l'attuale summit dell'APEC ha di fronte a sè numerosi problemi da risolvere, il primo dei quali è quello della sicurezza:

"Il test nucleare nordcoreano è un problema di comune interesse per tutti i membri dell'APEC, che lo seguono da vicino per via dei loro comuni e concreti interessi sul problema della denuclearizzazione della penisola coreana. Lo ritengo sia normale che dovuto, per cui si potrebbe esprimere qualche forma di atteggiamento in merito. Tuttavia qualsiasi risoluzione o atteggiamento deve rispettare la risoluzione N°1718 dell'ONU, favorendo l'evoluzione del quadro verso la distensione, e non viceversa, senza affatto ricorrere a sanzioni che 'oltrepassino la risoluzione dell'ONU'.