Incontrando l'11 ottobre a Pyongyang il direttore del Servizio Kyodo New del Giappone Satoshi Ishikawa, il presidente del comitato permanente dell'Assemblea Suprema del Popolo nordcoreano Kim yong nam ha affermato che il ritorno o meno ai colloqui a sei da parte della Corea del Nord dipenderā dall'atteggiamento americano.
Si tratta del primo commento pubblico di un alto funzionario nordcoreano dopo che la Corea del Nord aveva annunciato il 9 ottobre di aver compiuto un test nucleare.
Egli ha inoltre aggiunto che la Corea del Nord non potrebbe partecipare ai negoziati a sei nel contesto di una situazione che la vede vittima di sanzioni in qualsiasi forma.
Durante una conferenza stampa ordinaria tenuta lo stesso pomeriggio, il segretario generale del gabinetto giapponese Shiozaki Yasuhisa ha reso noto che il test nucleare nordcoreano ha violato la "dichiarazione nippo-nordcoreana di Pyongyang", e nei confronti di tale violazione il Giappone ha espresso la sua forte condanna.
Concedendo il 10 ottobre un'intervista ai media americani, il rappresentante permanente americano all'Onu John Bolton ha affermato che il governo americano rifiuta un colloquio diretto con la Corea del Nord, ma se quest'ultima intendesse ritornare nel quadro dei colloqui a sei, sarebbe possibile tenere negoziati bilaterali tra Usa e Corea del Nord.
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