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Il 10 ottobre a New York i 5 paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e il rappresentante giapponese hanno proceduto a consultazioni a porte chiuse, discutendo quale reazione adottare al test nucleare nordcoreano. Le consultazioni sono state incentrate sulla bozza di risoluzione avanzata dagli Usa. Visto che questa interessa il contenuto dell'applicazione di sanzoni alla Corea del Nord, le varie parti hanno dimostrato un atteggiamento prudente, al punto da contattare continuamente l'interno del proprio paese, quindi il processo delle consultazioni è stato piuttosto lento. Ora non è ancora chiaro quando la bozza sarà sottoposta a votazione.
(Audio)
Secondo quanto appreso, la bozza di risoluzione avanzata dagli Usa comprende 13 aspetti, fra cui: l'applicazione dell'embargo di armi alla Corea del Nord e l'interdizione del commercio di qualsiasi materiale collegato alle armi di distruzione di massa, il congelamento dei conti bancari interessati ai progetti nucleari e alle banconote contraffatte, e l'interdizione dell'esportazione di prodotti di lusso alla Corea del Nord. Inoltre la bozza chiede controlli delle navi-cargo da e per la Corea del Nord, per prevenire il trasporto e il traffico di qualsiasi materiale collegato alle armi di distruzione di massa.
Il rappresentante permanente americano all'Onu Bolton ha affermato che attualmente la parte russa non ha ancora ricevuto direttive dall'interno del paese, pertanto le varie parti non possono procedere alla discussione di alcuni problemi specifici. Tuttavia egli ha affermato che Cina e Usa hanno avuto un ottimo scambio di vedute, il che è molto importante. Egli ha detto che quella che gli Usa vogliono è una risoluzione sia forte che tempestiva. Bolton ha inoltre aggiunto che nel corso delle consultazioni, le varie parti sperano generalmente nella sua pronta promozione, al fine di arrivare a stilare una risoluzione ufficiale.
Parlando con i giornalisti, il presidente di turno per il mese corrente del Consiglio di sicurezza, rappresentante permanente giapponese all'Onu Kenzo Oshima, ha illustrato in modo conciso alcuni problemi focali delle consultazioni. Egli ha detto che attualmente il perno dell'attenzione delle varie parti è posto sulla necessità o meno che le sanzioni adottate verso la Corea del Nord dalla risoluzione abbiano come base il 7° capitolo della Carta dell' Onu. Sui dettagli di questo problema, le varie parti non hanno ancora raggiunto l'unanimità. Prima del raggiungimento, le consultazioni continueranno, contemporaneamente ad una conferenza a livello di esperti. Egli ha detto che in ogni caso, tramite le consultazioni, le posizioni e gli obiettivi auspicati dalle varie parti si sono già fondamentalmente chiarite.
Il 7° capitolo della "Carta dell'Onu" stabilisce che il Consiglio di sicurezza può autorizzare il ricorso alla forza per salvaguardiare la pace mondiale in direzione di iniziative in grado di minacciare la pace e la sicurezza, per cui l'atteggiamento delle varie parti è molto prudente. Dopo il lancio sperimentale di missili da parte della Corea del Nord nel luglio scorso, durante la discussione della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza, erano anche emerse energiche dispute tra le varie parti sul riferimento o meno al 7° capitolo della "Carta dell'Onu". In seguito, dopo una consultazione generale tra le varie parti, era stato eliminato dalla risoluzione il contenuto riferito al possibile ricorso alla forza, arrivando ad un testo finale di condanna dell' iniziativa nordcoreana, che chiedeva alla Corea del Nord di sospendere tutte le attvità relative alla ricerca e fabricazione di missili balistici, e procedeva a sanzioni come l'embargo al paese di materiali per gli armamenti, ecc. Gli analisti ritengono che l'attuale risoluzione finale potrebbe somigliare ai risultati della volta scorsa, ossia l'attuazione delle dovute sanzoni economiche alla Corea del Nord, senza tuttavia autorizzare il ricorso alla forza.
Lo stesso giorno il rappresentante permanente cinese all'Onu Wang Guangya ha detto ai giornalisti che la Cina ritiene che il criterio generale delle misure da adottare verso la Corea del Nord sia un certo numero di misure punitive, che tuttavia devono essere appropriate. Inoltre Wang Guangya ha detto che molti elementi della proposta americana sono positivi, ed anche fattibili, tuttavia le varie parti possono ancora procedere a ulteriori consultazioni e discussioni sulla bozza di risoluzione.
Lo stesso giorno il ministero degli Esteri cinese ha sottolineato la speranza che nell'attuale situazione le varie parti mantengano la calma, affrontando la difficile congiuntura con un atteggiamento responsabile, visto che la cosa più importante è realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana e la pace e stabilità dell'Asia nord-orientale. |
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