Dopo che la Korean Central News Agency ha annunciato la mattina del 9 ottobre che la Corea del Nord aveva proceduto con successo al suo test nucleare sotterraneo, la comunità internazionale ha via via espresso lo stesso giorno la propria ferma opposizione in merito.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha tenuto lo stesso giorno una conferenza urgente in cui i membri del Consiglio hanno condannato all'unanimità il test nucleare e sollecitato la Corea del Nord a tornare subito nell'ambito dei negoziati a sei.
Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha rilasciato una dichiarazione, lanciando un appello a tutte le parti interessate affinchè reagiscano con un atteggiamento costruttivo a questa sfida, riprendendo immediatamente le trattative nell'ambito del meccanismo dei negoziati a sei.
Lo stesso giorno il governo sudcoreano ha pubblicato una dichiarazione, definendo il test nucleare nordcoreano "una sfida intollerabile" e una violazione del "Manifesto congiunto sulla denuclearizzazione della penisola coreana".
Il premier giapponese Shinzo Abe, in visita in Corea del Sud, ha detto lo stesso giorno che il Giappone applicherà dure sanzioni nei confronti del test nucleare della Corea del Nord.
Il presidente americano Bush ha fatto una breve dichiarazione televisiva, bollando come "una sfida" il test nucleare nordcoerano e definendolo una minaccia alla pace e sicurezza internazionali.
Il presidente russo Putin ha detto che l'iniziativa nordcoreana danneggerà gravemente il processo di prevenzione della proliferazione delle armi di distruzione di massa.
La Finlandia, paese presidente di turno dell'Ue, ha pubblicato una dichiarazione a nome dell'organizzazione, secondo cui l'Ue con la comunità internazionale coopererà strettamente per reagire in modo decisivo a tale atto di sfida. |