L'8 giugno, l'Onu, l'Ue, l'Inghilterra e gli Usa hanno commentato l'uccisione del leader in Iraq di Al-Qaeda Abu Musab al-Zarqawi.
Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha affermato che la morte di Zarqawi libera il popolo iracheno, ma non contrassegna la conclusione delle violenze in Iraq, il Paese è ancora una zona di battaglia.
Il vice presidente e membro responsabile degli affari di giustizia, libertà e sicurezza della Commissione Europea Franco Frattini ha pubblicato una dichiarazione, ritenendo che la morte di Zaqarwi costituisca un "forte contrattacco" alle forze terroristiche internazionali. Nel contempo egli ha reso noto che l'Ue continuerà a rafforzare le forze antiterroristiche, al fine di dare quanto prima i propri contributi all'eliminazione del terrorismo.
Il presidente americano Bush ha rilasciato una dichiarazione, dicendo che le truppe americane l'hanno ucciso con un attacco esplosivo, segnando una vittoria mondiale della lotta contro il terrorismo, nonchè un'opportunità per il nuovo governo iracheno di trasformare la situazione interna. |