Una donna di Beijing e l'Italia
I trent'anni di vita in Italia di Zhu Yuhua
  2015-05-29 14:00:26  cri
一个北京人在意大利的记忆片段

——记朱玉华与意大利30年的不解之缘

摘要:朱玉华,意大利华商总会会长、欧洲华侨华人妇女联合总会主席。旅居意大利30余年,朱玉华早已把这里当成自己的第二故乡。她说,除了北京,意大利是又一个给予她爱与温暖的地方,她已经深深爱上了这里的一草一木。

Una donna di Beijing e l'Italia

I trent'anni di vita in Italia di Zhu Yuhua

Zhu Yuhua: direttore della Camera di Commercio Italo-Cinese e presidente della Federazione delle donne cinesi in Europa. In Italia da più di trent'anni, la considera ormai la sua seconda patria, qui ha trovato tanto amore e calore, e tutto dell'Italia la appassiona.

di Li Mengfei

李梦非/文

Negli anni Ottanta del secolo scorso, l'inizio della riforma e apertura ha gradualmente modificato la vita e l'aspetto dell'antica città di Beijing. Era un'epoca piena di energia e di vitalità, che ha progressivamente ampliato gli orizzonti dei suoi abitanti, che nonostante le semplici condizioni di vita materiale, traboccavano di coraggio e di fiducia in un futuro migliore. Zhu Yuhua, nata e cresciuta a Beijing, era una di loro.

Con i rapidi cambiamenti della società, come la maggior parte degli altri ventenni, nel profondo del cuore anche la giovane Zhu Yuhua aspirava a vedere il mondo esterno. "Allora a Beijing c'erano già molti stranieri, sulla Grande Muraglia ne vedevamo spesso, allora ho pensato: gli stranieri possono venire a Beijing, se io un giorno andassi all'estero, allora anche gli stranieri potrebbero vedere i cinesi..." In seguito, apprese delle notizie sull'Italia dai testi scolastici, ha iniziato a nutrire il desiderio di visitare personalmente questo paese lontano.

Nel 1985, Zhu Yuhua ha superato per la prima volta gli 11mila chilometri che separano la Cina dall'Italia, iniziando il suo rapporto predestinato con il paese. Da allora, l'amorosa nostalgia di Beijing si è radicata nel profondo del suo cuore.

"Al tempo, per i cinesi, espatriare era ancora una cosa rara, per cui i miei genitori, temendo per me, mi hanno nascosto nel fondo della valigia delle corna di cervo (usate nella medicina tradizionale cinese) da vendere in caso di emergenza, che però non ho mai usato e che conservo ancora adesso." Arrivata in Italia, la giovane intendeva ardentemente crearsi un futuro migliore, ma la dura realtà era che per mancanza di esperienza di lavoro fu costretta a cominciare come sguattera in un ristorante. Le pressioni della sopravvivenza, i conflitti culturali, le barriere linguistiche e la nostalgia della Cina non le davano tregua. "In quel periodo non ho mai dormito un sonno tranquillo, lavoravo come minimo 16 ore al giorno, fino all'una, le due di notte. D'inverno faceva così freddo che non riuscivo ad addormentarmi." Zhu Yuhua si dice stupita di essere riuscita a sopravvivere in quei giorni difficili, e lo spiega con l'indomabile coraggio dei Pechinesi, che non si danno mai per vinti di fronte al destino.

La vita in Italia è stata un continuo di accumulo di esperienze, difficoltà e speranze. Nel 1997, Zhu Yuhua ha fondato la propria società di consulenza aziendale, la prima società di servizi commerciali aperta da dei cinesi in Italia. Al tempo molti cinesi in Italia avevano dei problemi di comunicazione, per cui non potevano ricevere aiuto, il che la spinse a battezzare la sua società "Stella Polare", nella speranza che facesse da ponte e da luce lungo la strada per gli imprenditori cinesi, aiutandoli a realizzare i loro sogni in Italia. Nel frattempo, la donna ha iniziato la sua vera carriera.

Alla domanda che cosa l'abbia sostenuta in quei giorni difficili, risponde con calma che in fondo le difficoltà del passato non contano, anzi sono la ricchezza della sua vita. Due semplici frasi dimostrano il suo generoso atteggiamento verso la vita: "All'inizio, quando parlavo di quei giorni difficili, scoppiavo in lacrime, ora invece sono diventati la mia forza. Lo spirito di realismo e impegno continuo non va perso in nessun momento, le difficoltà del passato mi hanno resa più determinata e forte, creando la donna che sono adesso".

In Italia da più di trent'anni, Zhu Yuhua la considera ormai la sua seconda patria. A parte Beijing, anche l'Italia le ha dato amore e calore, e qui tutto la appassiona. Come afferma Mark Twain, "la bontà è un linguaggio universale". "Nei momenti più duri, molti italiani generosi mi hanno trattata come una figlia, aiutandomi e guidandomi, per cui sono emersa dalle difficoltà e ho avviato la mia carriera lavorativa all'estero."

Per un certo periodo, quando la sua vita e il suo lavoro hanno toccato il fondo, tre coppie di italiani le hanno porto una mano amica. Quando ne parla, la donna è sempre molto commossa: quando aveva una febbre da cavallo ed era costretta a letto, una coppia di italiani l'ha aiutata a salire e a scendere le scale, le ha dato da mangiare e l'ha curata con premura. Quando non aveva una casa ed era esaurita fisicamente e mentalmente, un'altra coppia ha mandato altrove il figlio, lasciandole la sua camera, e trattandola come una della famiglia. Quando era confusa per il futuro, un'altra coppia si è occupata della sua bambina di meno di due anni, in modo che potesse concentrarsi sul lavoro.

Zhu Yuhua non ha mai dimenticato tutto questo calore, e in seguito si è sempre prodigata per aiutare coloro che le avevano porto una mano amica nel momento del bisogno. I cinesi dicono che "la bontà fa bene al mondo intero". Nel 2009, quando L'Aquila è stata colpita dal terremoto, Zhu Yuhua, insieme al personale dell'Ambasciata cinese in Italia e ai membri della comunità cinese di Roma, ha raggiunto la zona per offrire aiuto. Nel 2012, dopo il terremoto di Modena, in qualità di direttore della Camera di Commercio Italo-Cinese, ha guidato una raccolta di fondi, che ha consegnato personalmente alla zona colpita.

Sono passati trent'anni da quando Zhu Yuhua ha lasciato la Cina. In questo periodo, la capitale cinese ha visto degli enormi cambiamenti. Parlando del successo della candidatura di Beijing all'organizzazione dei Giochi Olimpici del 2008, ella non dimentica mai questo momento straordinario ed emozionante: "Anche se all'estero, i nostri cuori sono sempre legati alla patria e alla terra natale. La Cina ha finalmente realizzato il sogno secolare delle Olimpiadi! In quel momento ci siamo sentiti tutti Pechinesi, facendo il tifo per le Olimpiadi e per la Cina!"

Ogni volta che torna a Beijing, Zhu Yuhua è sempre sorpresa nel vedere i cambiamenti dell'antica capitale. "Gli edifici sono sempre più alti e le strade sempre più ampie, ci sono sempre più grattacieli come a New York, sempre più automobili, la metropolitana è sempre più sviluppata e veloce, tutto cambia, per cui, anche se sono del posto, riesco sempre a perdermi!" Dice sinceramente che più si è lontani, più forte è il desiderio di fare qualcosa per la patria e per la terra natale. "La mia speranza è che la Cina e la sua capitale migliorino sempre di più. Solo se che la Cina è forte, noi cinesi all'estero possiamo elevare la nostra posizione."

Alla domanda che cosa significhi per lei il "sogno cinese", Zhu Yuhua risponde che sono lo spirito laborioso e coraggioso del popolo cinese e la volontà incrollabile dei Pechinesi ad averla aiutata a realizzare passo dopo passo il suo sogno, da Beijing all'Italia. Il "sogno cinese" è composto dai sogni di tutti i singoli cinesi, anche di quelli all'estero. Dal vago desiderio di conoscere il mondo esterno di trent' anni fa, ai sempre più stretti rapporti con il mondo intero, i cinesi sono sempre più coraggiosi nel realizzare i loro sogni. Sia a Beijing che in Italia, ogni cinese coltiva i propri sogni. Questa è la migliore occasione, e anche l'epoca migliore, di far convergere le energie positive e realizzare questi sogni...

上世纪八十年代的北京,改革的萌动,开放的探路,悄悄改变着人们的生活,改变着古都的面貌。那是个蕴藏着巨大活力与生命力的年代,改革开放的步伐让人们的视野变得愈加宽阔。虽然物质生活条件仍然匮乏,但人们却有一种凭借自身力量创造美好未来的自信和勇气。出生成长在北京的朱玉华就是其中一位。

和大多数20多岁的年轻人一样,朱玉华的内心也因周围生活快速的变化和对外面世界的向往而萌动不已。"那时北京已经有很多外国友人了,在长城上经常可以看到一些外国游客,当时我就想,我们能在北京看到外国人,如果有一天我能到国外去,那样外国人不是也能看到我们中国人吗"。朱玉华从学校课本上认识了意大利,于是模模糊糊地产生了对这个遥远国家的向往,激发了她出去开开眼界的渴望。

1985年,朱玉华只身来到11000多公里外的意大利,开始了她与意大利30年的不解之缘。30年一瞬,尽在弹指之间,也是从那一刻起,北京情怀成为了她人生中挥之不去的眷恋。

"那时候出国还是一件稀罕事,我父母怕我受骗,就在箱子底下悄悄带了一些鹿茸的中药材,让我在危急时刻卖掉救急,这些药材我没有用到,一直珍藏到现在。" 初到意大利的朱玉华期望能在这里闯出一片天地,但现实远没有想象中美好,没有任何工作资历的她只能从在餐馆打工做起,做最底层的工作。生存压力、文化冲突、语言隔阂、无处宽慰的乡愁时时都在困扰着她。"那段时间我没有睡过一宿安稳觉,每天要工作至少16个小时,夜里一两点钟才下班,冬天的时候经常冻得连觉都睡不着。"朱玉华说,当时那么苦的日子竟然能坚持下来,连自己都觉得惊讶,现在回想起来,恰恰是北京人骨子里不服输的韧劲支撑她度过了那段艰难的日子。

在意大利的生活是一个不断积累历练的过程,这里制造艰辛,同时也孕育希望。1997年,朱玉华创办了自己的商业咨询公司,这是意大利首家由华人开设的综合性服务公司。当时在意大利奋斗的诸多华人面临着沟通不畅、求助无门困境,朱玉华把这家公司命名为"北极星",希望它能构建一座桥梁,点燃一盏指路明灯,帮助华人实现自己的创业梦,而朱玉华自己的事业也由此步入了正轨。

当被问到是什么信念支撑她在艰苦的环境下还能一步一个脚印,做出今天的成绩时,朱玉华淡淡地说,现在想起来这些都算不了什么,反倒成了人生的财富。简单一句话,却道出了豁达的人生态度。"以前说起那些苦日子,动情时我还会流下眼泪。但现在我已经把它当成了力量,我相信苦难即是财富,脚踏实地、埋头苦干,艰苦奋斗的精神不论何时都不能丢,过去的挫折让我更加坚定和强大,也成就了今天的我。"

旅居意大利30余年,朱玉华早已把这里当成自己的第二故乡。她说,除了北京,意大利是又一个给予她爱与温暖的地方,她已经深深爱上了这里的一草一木。正如马克吐温所说,善良是全世界通用的语言。"在我最艰苦的时候,是许多无私的意大利人把我这个北京姑娘当女儿一样对待,帮助我,指导我,最终让我走出困境,在异乡发展出自己的事业。"

在朱玉华工作生活陷入低谷的时候,有三对意大利夫妇给予了她最多的帮助,至今提起来都让她十分感动:在朱玉华发烧卧床不起的时候,她的意大利邻居背她上下楼梯、喂水喂饭,无微不至地照顾她;在她无家可归的时候,另一对意大利朋友为了让她能够整理情绪、重拾信心,选择让自己的儿子从家里搬出去而腾出房间让她免费居住,像对待家人一样帮助她;而在她对前途一片迷茫的时候,另外一对意大利夫妇把朱玉华当时不到两岁的女儿接到自己家中抚养,让她能够心无旁骛地出去打拼事业。

这些温暖让朱玉华终身难忘,在后来的日子里,她也一直在不遗余力地回报那些曾经帮助过自己的人。中国人讲求"乐善好施,兼善天下",2009年意大利发生拉奎拉大地震后,朱玉华与中国驻意大利大使馆及罗马各侨团一起奔赴拉奎拉市帮忙;2012年摩德纳地震发生后,作为意大利华商总会会长的朱玉华带领华商们率先担起道义,积极参与组织为地震灾区募捐,并亲自把物资送到了灾区。

如今距离1985年朱玉华第一次离开家乡整整过去了30年。在这30年间,北京也在发生着日新月异的变化。回忆起北京申奥成功,朱玉华至今仍念念不忘那令人激动万分的一刻:"华侨华人虽然身处海外,但是时刻和祖国家乡连在一起。中国终于可以圆自己的百年奥运梦了。对于广大华侨华人来说,那一刻不论来自哪里,我们都是北京人,我们要一起为奥运加油,一起为中国祝福。"

每次回北京,朱玉华都感慨古都的变化,"楼一天比一天高,路一天比一天宽,堪比纽约的现代化摩天大楼拔地而起,车子越来越多,地铁越来越发达快捷,变化太大了,每次回来我这个北京人都会迷路。" 朱玉华真诚地说,离家越远,就越想着尽力为祖国和家乡做点事。"如果说我还有什么梦想,我希望未来祖国和家乡能越来越好,只有祖国真正强大了,我们海外华人的地位才会更高。"

当问到"中国梦"对她意味着什么的时候,朱玉华说正是中国人这种勤劳勇敢自强不息的民族精神,以及北京人勇于拼搏不服输的精气神儿影响着她,从北京到意大利,一步一步实现自己的梦想。中国梦适合所有中国人,以及旅居海外仍心系中国的华人,从30年前对外面天地的模糊向往,到今天与世界交往的日益密切,中国人越来越敢于说出自己的梦想并勇敢坚持。这是一个汇聚正能量并实现梦想的最好时机,这是最美好的时代。

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