La luminosa strada verso i cinquant'anni
  2016-11-16 17:46:07  cri
Il coordinamento reale tra tutti gli enti italiani preposti all'internazionalizzazione delle imprese; una politica mirata a vantaggio delle piccole e medie imprese e comunicare di più e meglio verso il sistema ed il mercato cinesi, sapendo che cinesi di oggi usano i new media.

Ecco che cosa occorre all'Italia per arrivare puntuale al traguardo del 2020, quando terminerà il XIII Piano quinquennale cinese e si celebrerà il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.

所有负责企业国际化的意大利机构协调合作

了解中国运用新媒体的状况

出台利好中小企业、更密切沟通中国体系和市场的政策

意大利如何在2020年——中国十三五规划收宫之年——达成目标

又如迎接中意建交50年

di Vinicio Peluffo

文/维尼乔•佩卢福

L'orizzonte temporale del Il XIII Piano Quinquennale dello Sviluppo Economico Sociale Cinese arriva sino al 2020. Il programma si concentra sullo sviluppo economico e sulla crescita diffusa, caratterizzata da qualità, efficienza e sostenibilità: si tratta di una svolta significativa.

La Cina sia avvia verso una nuova importante transizione economica nel tentativo di superare il modello di sviluppo fondato su investimenti ed esportazioni a basso costo per adottarne uno centrato su produzione di beni ad alto valore aggiunto e consumi interni.

Obiettivo dichiarato è quello di raddoppiare il PIL e il reddito pro capite entro il 2020 rispetto ai valori del 2010 e di costruire una "società moderatamente prospera". Innovazione, coordinamento, economia verde, apertura al mercato, riforme strutturali dell'offerta, questi sono i cinque nuovi principi contenuti nel Piano, la cui ambizione è quella di migliorare la competitività, ridurre la sovraccapacità produttiva e sostenere la crescita delle industrie emergenti abbandonando l'approccio "quantitativo" per passare ad uno "qualitativo".

Dal punto di vista italiano, per il nostro sistema economico e produttivo, ciò costituisce una sfida cruciale, da affrontare per raccogliere le opportunità che via via si presenteranno a seguito di queste importanti scelte, prima delle quali è quella di costruire un modello di sviluppo più equilibrato e fondato maggiormente sulla domanda interna.

La Cina già oggi rappresenta il 15% del PIL mondiale e, secondo molte previsioni, nel 2030 dovrebbe superare gli USA per dimensioni economiche; in questo grande Paese contiamo circa 600 milioni di utenti di internet, che acquistano on line e che domandano beni di lusso.

La Cina è già il primo mercato al mondo di beni capitali e manterrà questa posizione, desiderosa di innalzare il livello tecnologico e qualitativo delle sue importazioni. Inevitabilmente, con 250 milioni di cittadini mediamente benestanti nel 2022, la Cina diventerà anche il più grande mercato di beni di consumo. In aggiunta a ciò, l'invecchiamento della popolazione la porterà a essere il maggiore fruitore mondiale di servizi sanitari per gli anziani.

L'Italia, dal canto suo, dovrà rispondere a questa domanda rafforzando la sua tradizione di Paese a forte trazione esportatrice di prodotti finiti.

È significativo che l'orizzonte temporale del piano: il 2020, coincida con il cinquantesimo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e la Cina.

È in questo contesto che all'inizio dell'anno l'Italia ha lanciato l'iniziativa "Road to 50".L'iniziativa, formalmente sancita a livello bilaterale dai due Ministri degli esteri durante il Comitato Governativo, riunitosi a Roma all'inizio di maggio, è un progetto ambizioso grazie al quale l'Italia e i suoi settori di punta possono sostenere la transizione cinese, facendo leva sulla qualità, la capacità d'innovazione e l'adattabilità che distingue il nostro "Made in Italy".

Questa fase, infatti, fornisce una straordinaria occasione per approfondire la collaborazione tra Italia e Cina in settori di eccellenza italiani che coincidono con alcune priorità del programma quinquennale cinese: la sanità, l'industria agroalimentare, la "food safety", e le tecnologie verdi.

Intanto va necessariamente premesso che il confronto con il sistema cinese ci impone di strutturare meglio la nostra presenza: l'Italia deve superare la pur necessaria promozione della propria immagine e la valorizzazione delle sue eccellenze nel campo della moda e del cibo.

Dobbiamo, certo, da un lato valorizzare al massimo la costante sensibilità e accoglienza cinesi nei confronti dell'italianità, ma dall'altro aprire nuovi canali, confrontarci, organizzarci.

Nel campo sanitario, iniziamo col ricordare che lo scorso gennaio, la visita del Ministro Lorenzin in Cina ha dato il via all'anno della sanità italiana in Cina e del progetto "vITALYty", ideato dall'Ambasciata d'Italia.

Questa proposta muove da un semplice dato di fatto: le classifiche internazionali pongono l'Italia al secondo posto mondiale nella classifica ranking delle prestazioni sanitarie: vITALYty intende quindi operare per realizzare partenariati commerciali, strategicamente concepiti in una logica di sistema e di sostenibilità con l'obiettivo di migliorare la performance sanitaria cinese, basandosi sull'esperienza italiana.

Questi progetti sono estremamente importanti perché contribuiscono a superare la percezione diffusa nel pubblico cinese di un'Italia vista unicamente come esportatrice di cultura, fornendo invece l'immagine di un Paese che è anche portatore di innovazione ed expertise tecnologica.

Oltre alla sanità, un altro settore in cui la tecnologia italiana può trovare un ampio spazio di affermazione è quello delle tecnologie verdi. Dopo l'entrata in vigore della nuova legge sull'ambiente (2015), il programma di sviluppo quinquennale pone per la prima volta la protezione ambientale sullo stesso piano dello sviluppo socio-economico del Paese. La "svolta ambientale" cinese si inserisce nel quadro degli impegni assunti da Pechino alla COP21 di Parigi: il Presidente Xi ha confermato nei suoi recenti interventi pubblici che la lotta ai cambiamenti climatici deve diventare una priorità per la Cina. Le istruzioni alle Amministrazioni statali cinesi sono chiare: la crescita economica non può più sacrificare l'ambiente.

Questo scenario apre grandi opportunità di collaborazione con le aziende italiane di settore. In particolare, le nostre aziende possono puntare sullo sviluppo di alcuni settori innovativi (energie alternative, bioedilizia, geotermia, mobilità urbana) e sulla riconversione in chiave ecosostenibile di comparti tradizionali legati al manifatturiero (tecnologie per rendere efficienti le centrali a carbone e a gas, per il recupero di calore da processi industriali, etc.).

I primi risultati già si vedono: durante il primo Forum sino-italiano sulla protezione ambientale, Utilitalia – la federazione che riunisce le imprese che operano nei settori dei servizi pubblici di acqua, ambiente, energia elettrica e gas – ha infatti siglato un'intesa con la China District Heating Association – raggruppamento delle aziende di distribuzione del riscaldamento in Cina – che definisce una piattaforma di collaborazioni specifiche nei settori del riscaldamento sostenibile e della bonifica delle falde acquifere nelle maggiori città cinesi, con tecnologia e know-how italiani.

Ma è soprattutto nel settore delle tecnologie applicate all'agricoltura (meccanizzazione, tracciabilità del bestiame, ecc.) e all'industria alimentare (catena del freddo e sistemi di "packaging") che il nostro Paese potrebbe offrire soluzioni vantaggiose.

Ulteriori opportunità si aprono ora per le imprese Italiane grazie all'avvio della strategia "Go West", anch'essa delineata nel XIII Piano quinquennale, attraverso il progetto "Belt and Road". Il Mediterraneo è un'area cruciale anche per Pechino, in quanto terminale d'accesso all'Europa lungo le commerciali terrestre e marittima. Investimenti, commercio e flussi di cittadini cinesi sono destinati ad aumentare, facilitati soprattutto dall'attuazione dell'iniziativa "Belt and Road".

Volendo tentare una conclusione, torniamo sulle riflessioni iniziali, ribadendo che occorre più in generale realizzare un coordinamento reale tra tutti gli enti che in Italia sono preposti all'internazionalizzazione delle imprese. Solo così le imprese italiane potranno scalare posizioni nei settori ove siamo riconosciuti leader e dove tuttavia, siamo in seconda fila nel mercato cinese.

Le piccole e medie imprese hanno bisogno di una politica mirata: devono essere aiutate a confrontarsi con le pari grado cinesi che il Governo sta aiutando e sempre più valorizzando. In questa prospettiva sarebbe anche utile una politica che permetta di usare in nostri brevetti per start up congiunte ovvero per attrarre investimenti diretti cinesi nel nostro Paese.

Questi obiettivi vanno garantiti con una politica di comunicazione più forte e stabile verso il sistema ed il mercato cinesi. È il momento di prendere coscienza del fatto che il mercato cinese ha delle caratteristiche in evoluzione vorticosa: va compreso prima ancora che accostato commercialmente. I cinesi di oggi sono in gran parte fruitori dei new media, ed è lì, e nella collaborazione sistemica e strategica, che vanno ricercate le chiavi per aprire nuovamente gli scrigni di questa nuova "Via della Seta" che si va delineando nel nuovo millennio.

L'Associazione parlamentare amici della Cina intende essere protagonista di questo rinnovato impegno per garantire uno scambio di esperienze che possano agevolare il rafforzamento dei rapporti bilaterali, ma anche per aiutare una più attiva presenza del sistema delle nostre imprese in Cina coerentemente con gli obiettivi del piano quinquennale.

中国的第十三个五年规划时间跨度到2020年,侧重关注高质量、高效率与可持续的经济发展与增长。十三五规划是意义非凡的一次突破。

中国开始向重要的经济转型期迈进,旨在超越以投资和低价出口为基础的发展模式,转向生产高附加值产品和提升国内消费。

经济转型的目标明确,到2020年国内生产总值和人均收入和2010年比翻一番,全面建设"小康社会"。创新、合作、绿色经济、市场开放、供给制结构性改革,是十三五规划中五个新的原则,目的是提升竞争力、减少过剩产能、扶持新兴工业发展,由"量"转"质"。

从意大利的角度说,中国的十三五规划对我们的经济和生产体系提出了重大挑战:意大利要从这些重要选择中寻求机会,首先就是要建立更加公平、主要以内需为基础的发展模式。

今天,中国已经占世界15%的GDP,根据多方预测,2030年中国的经济规模将超过美国。在这个大国中,有大约6亿网民,他们在网上购物,是奢侈品消费的需求方。

中国是世界上第一大资本品市场,并将继续保持这个地位,同时需要提升技术和质量水平。到2022年,2.5亿公民达到中等小康水平,中国将不可避免地成为最大的消费品市场。另外,人口老龄化还将使中国成为世界上最大的老人医疗服务提供者。

对意大利来说,应该看到这种需求,加强其传统成品出口的牵引力。

十三五规划的时间跨度意义重大:2020年是意中建交第五十个年头。

在这个背景下,今年年初意大利开始了"五十年路"的活动。5月初中意政府委员会相聚罗马,中意外交部长批准了该活动,据此意大利的相关领域可以依靠丰富的经验,支持中国转型,提升中国创新力、以及同"意大利制造"不同的适应能力。

事实上,此阶段为意中深化在医疗健康、绿色工业、食品行业、食品安全、绿色工业等领域的合作提供了宝贵的机会。这是意大利的优势领域,也是中国十五规划中的优先发展的领域。

因此有必要事先声明,为了配合中国的体制需要利用好我们的经验:意大利应该更尽力地塑造她的形象,推广在时尚、美食方面的超强优势。

当然,一方面我们需要最大程度地评估中国人对"意大利式"的持续敏感度和欢迎程度,另一方面我们还要开发新的渠道,以进行比较、组织。

在医疗卫生领域,去年一月卫生部长洛伦津访问中国,届时在意大利驻中国大使馆的建议下启动了"vITALYty"项目,由此开启了意中医疗卫生年。

这项建议基于一个简单的事实:意大利在全球医疗卫生服务排名中位居第二。因此,vITALYty意欲建立一个在战略上符合要求、可持续的商业合作关系,依照意大利经验实现提升中国医疗卫生性能的目标。

这些计划很重要,因为它们可以帮助意大利超越在中国公众心中形成的"意大利只是文化输出国"的固有印象,让中国公众认识到意大利具有创新能力和技术专长。

除医疗卫生,另一个可以寻到广泛合作的空间是意大利的绿色技术。中国新的环境法实施以来(2015年),十五发展规划第一次将环境保护列入中国的社会经济发展计划中。《巴黎气候协议》中国的承诺是实现"环境转型":习近平总书记在他最近发表的声明中表示,应对气候变化应该成为中国的首要任务。中国政府部门的指令很明确:经济发展不能以牺牲环境为代价。

这一局面为意大利该领域企业创造了很大的合作机会。尤其是我们的企业可以瞄准几个创新领域(替代能源,绿色建筑,地热能,城市交通)以及向环境友好型转型且与制造业相关的传统行业(利用技术提高燃煤和燃气发电厂的效能,从工业生产过程中回收余热等)。

两国的合作已初见成果:第一届中意环保论坛期间,意大利教育中心将与公共供水服务、环境、电力和天然气相关的意大利企业组织起来,与中国城镇供热协会签定了协议,利用意大利技术知识打造中国主要城市可持续供暖和地下水整治系统的特殊合作平台。

另外,尤其在农业技术领域(机械化,家畜溯源等)和食品工业领域(冷链及"包装"系统),意大利可以提供有利的解决方案。

"Go West"战略的启动为意大利企业带来了最新机遇,该战略也通过"一带一路"政策写入了十三五年规划中。对中国来说,地中海是核心区域,它是沿着陆路和海上贸易之路进入欧中的大门。受"一带一路"政策的影响,投资、贸易、中国公民往来的数量必然要增加。

预得出一个结论,让我们回到最初的思考上,重申必须广泛地实现负责意大利企业国际化的所有机构间的有效协调。只有这样,意大利企业才能在自己的优势领域占据高位。但现在我们在中国市场只属于第二梯队。

意大利的中小企业需要针对性政策指导:中国政府正在协助他们的企业,并不断强化这种协助,意大利的中小企业也应该得到同等程度的帮助。在这样的前景下,仍然有必要出台一项政策,允许在联合初创的合作中使用意大利的专利,以吸引中国对我们的直接投资。

一个更强大更稳定的面向中国体制和市场的沟通策略,是保证这些目标实现的关键。现在要认识到,中国市场具有不断变化的特点,因此首先还是要做好商业对接。今天的中国人是新媒体的主要用户:利用新媒体,他们在体系和战略合作中找寻着打开新千年下新"丝绸之路"藏宝盒的钥匙。

意大利议会"中国之友"协会希望承担起这样的新责任,推动利于加强两国关系的经验交流,同时帮助意大利企业更加积极地参与到中国的十三五规划目标中。

(L'autore è il presidente dell'Associazione parlamentare amici della Cina)

(作者为意大利议会"中国之友"协会主席)

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