Intervista a Salvatore Rossi, Vice Governatore della Banca d'Italia
  2016-08-02 15:59:17  cri

Dal 22 al 23 giugno a Xiamen, si è tenuta la conferenza dei vice ministri delle finanze e vice governatori delle banche centrali del G20. Si tratta della terza conferenza a riguardo dopo che la Cina ha assunto la presidenza del gruppo nel 2016. La conferenza è stata presieduta insieme dal vice ministro delle Finanze cinese Zhu Guangyao e dal vice governatore della Banca Popolare Cinese. Alla conferenza hanno anche partecipato i vice ministri delle finanze e i vice governatori delle banche centrali provenienti dai paesi membri del G20 e anche dai paesi ospiti. Il vice governatore della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, giunto per partecipare alla riunione, ha affermato che il G20 è una piattaforma importante per la governance globale dell'economia mondiale, e che la Cina ne esercita la presidenza riunendo il consenso dei Paesi del G20 e dando importanti contributi alla governance dell'economia globale.


Con lo sviluppo e l'evoluzione della congiuntura economica globale, vi sono stati grandi cambiamenti nelle proporzioni del peso dell'economia mondiale: le economie emergenti e i paesi in via di sviluppo sono diventati pian piano la forza motrice trascinanti lo sviluppo dell'economia mondiale, cui hanno dato grande contributo. Nel quadro dell'economia mondiale, emerge la situazione di "una governance congiunta tra oriente e occidente", e il G20, inclusi i sette paesi tradizionali occidentali e le nuove economie emergenti come Cina e India, è diventato la piattaforma importante per la realizzazione e l'ottimizzazione della governance dell'economia globale. Salvatore Rossi ha affermato


"Il G20 ha visto molto crescere la sua importanza qualche anno fa dopo la crisi finanziaria globale perché è stato eletto come il "luogo della cooperazione internazionale " in cui si potesse ricostruire una regolazione finanziaria che scongiurasse il rischio di nuove crisi così devastanti, come quella che abbiamo vissuto dal 2007 al 2009, con tutte le conseguenze recessive che poi abbiamo visto negli anni successivi. Da allora, il G20 è diventato decisamente il principale gruppo internazionale di paesi, che ha il vantaggio di raccogliere al suo interno tutti i principali paesi del mondo, non soltanto i paesi avanzati di antica industrializzazione ma anche i paesi emergenti, o forse, ora si dovrebbe dire del tutto emersi, come la Cina, certamente. Quindi questo fa del G20 un luogo di discussione e di scambio molto importante."


Dopo la crisi finanziaria internazionale, a causa della diversa storia di sviluppo e delle differenti dinamiche di reazione, il grado di ripresa delle varie economie mondiali ha mostrato evidenti differenze, negli Usa il segno della ripresa si è visto ma è apparso avere una base instabile, in Europa la riforma è proceduta pur rimanendo tuttavia impantanata, in alcuni mercati emergenti ed economie in via di sviluppo è emersa un'evidente crescita dei rischi al ribasso, intensificando molto la preoccupazione per lo sviluppo economico mondiale a ritmo lento a lungo termine e addirittura per la recessione. Il primo dicembre del 2015, la Cina ha per la prima volta ricoperto l'incarico di paese presidente del G20. La comunità internazionale rimane in attesa di vedere in che modo la Cina, forte nelle riforme, capo della crescita dell'economia mondiale per molti anni e seconda grande economia del mondo, condurrà i paesi membri del G20 a superare le difficoltà congiuntamente e in che modo promuoverà congiuntamente la crescita dell'innovazione globale, la riforma e il processo di sviluppo del risanamento economico. Da oltre metà anno, la Cina in qualità di paese presidente si impegna a rafforzare il coordinamento della politica macroeconomica dei membri del G20 e a raggiungere il consenso mirante alle questioni dell'attuale economia mondiale, garantendo l'avanzamento con forza dell'economia mondiale e uno sviluppo sostenibile ed equilibrato. Al momento, sembra stiano emergendo dei risultati. Salvatore Rossi ha affermato:

 

"La presidenza cinese ha secondo me un grande merito quello di aver portato in primo piano, nell'agenda dei lavori del G20, temi relativi alla struttura economica, agli investimenti, alle infrastrutture ed al modo di assicurare la copertura finanziaria. Se ne era discusso anche negli anni precedenti, con altre presidenze, ma con la presidenza cinese questo tema è davvero venuto in primo paino".

 
Come affermato da Rossi, le opinioni cinesi sull'economia hanno presentato la vitalità e il pensiero d'iniziativa nel G20, una piattaforma sempre più importante per la governance economica globale, apportando carattere ragionevole e costruttivo all'economia globale. Rossi ha affermato che l'attuale riunione dei vice ministri delle Finanze e dei vice governatori delle banche centrali a Xiamen ha ottenuto risultati fruttuosi, mentre le varie parti del G20 stanno aumentando gradualmente i consensi sulla governance economica globale e sulle attuali contromisure allo sviluppo economico. Egli ha pertanto affermato di attendere con impazienza il vertice del G20 che si terrà a settembre ad Hangzhou."Il ruolo del G20 è quello di far coagulare il consenso dei governi e delle banche centrali intorno ad una serie di linee guida, che possano orientare le politiche economiche nazionali. Questo è quello che sta avvenendo, in particolare quest'anno con la presidenza cinese. C'è un consenso crescente, indubbiamente, c'è un buon clima di discussione anche franca e di collaborazione fra 20 paesi, che sono tanti, più molti organismi internazionali, che sono anche invitati a queste riunioni. C'è un ampia condivisione dell'analisi della situazione economica mondiale e delle diverse aree del mondo, e c'è stata ieri e l'altro ieri, qui in questa occasione, una buona discussione che secondo me può portare frutti per le riunione successive. Sono molto fiducioso che nel Summit finale si possano lanciare all'opinione pubblica mondiale dei messaggi rassicuranti e proiezione verso il futuro."
Come paese presidente del G20 nel 2016, la Cina ha dichiarato che liberarsi dalla crisi globale tramite la creazione di un'economia mondiale innovativa, vitale, interconnessa ed inclusiva costituisce il tema principale del suo incarico di paese presidente del G20. Il vice governatore Rossi ha affermato che l'innovazione costituisce un'importante fonte per la crescita economica globale, e l'Italia e la Cina hanno un'enorme opportunità di cooperazione nel settore dell'innovazione.


"L'innovazione è il motore fondamentale nella crescita economica, questo vale per i paesi avanzati e per i paesi emergenti ed anche per i paesi in via di sviluppo. L'innovazione tecnologica basata sulla ricerca scientifica questa è la lezione della storia. Ci sono eccellenti opportunità di cooperazione fra un paese molto grande ed una grande potenza economica come la Cina ed un paese di media dimensione e di media importanza economica come l'Italia, quindi parliamo di due realtà nazionali molto diverse con alcune caratteristiche in comune che sono, sembra a me, per esempio, l'inventiva, la creatività che sono forze che agiscono nel senso di promuovere l'innovazione tecnologica. Quindi, a vari livelli, non soltanto al livello delle intese fra i governi, ma anche al livello di accordi commerciali o di partnership fra imprese ci sono molte opportunità ci cooperazione."
Parlando dell'argomento degli investimenti cinesi in Italia, in particolare dei progetti d'investimento e fusione e acquisizione degli ultimi anni, il vice governatore ha confermato il ruolo di promozione degli investimenti diretti reciproci per lo sviluppo economico mondiale, ed ha affermato che il settore imprenditoriale, il pubblico e i media italiani non hanno alcun bisogno di preoccuparsi dell'ingresso dei capitali cinesi.

"Molto positivamente, credo che sia nell'interesse di tutti che ci sia scambio di investimenti diretti nel mondo il più multilaterale possibile, perché questo accresce le opportunità di sviluppo economico per tutti. Qualunque investimento di lungo termine orientato alla crescita arrivi in Italia è certamente il benvenuto, come è importante che le imprese italiane sappiano fare investimenti in altri paesi come succede e come è successo anche in Cina. C'è sempre un po' di preoccupazione in alcuni ambienti dell'opinione pubblica di qualunque paese, non solo dell'Italia, quando arrivano capitali stranieri. Dunque sono reazioni che una parte dell'opinione pubblica può avere ma a cui non bisogna badare tanto. Ci sono altri settori dell'opinione pubblica più lungimiranti che capiscano come invece sia molto importante ricevere il beneficio di capitali che vengono da qualunque parte del mondo e che portino volontà di sviluppare di accrescere l'intensità tecnologica e quindi la crescita economica."

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