Gli usi e costumi popolari della Festa della Primavera
  2016-02-02 09:56:48  cri

Gli usi e costumi si possono considerare una cultura della vita, nella loro veste sia di importante componente della tradizionale cultura nazionale, che di espressione fondamentale della vitalità della cultura sociale. Gli usi e costumi originano dalla vita sociale e si sviluppano e cambiano secondo le sue necessità. La Cina vanta un immenso territorio e numerose etnie che hanno creato brillanti culture, nel cui ambito spiccano gli aspetti folcloristici. Sin dall'antichità, la cultura folcloristica è sempre stata considerata con particolare attenzione ed apprezzamento in Cina.

La Festa della Primavera è una festa tradizionale traboccante di gioia, armonia, buoni auspici e speranze, la cui cordiale atmosfera è percepibile ovunque, arrecando una gioia profonda e intensa a tutti. Questa è la caratteristica principale della festa. Si può dire che per l'occasione l'intero paese ed anche le comunità cinesi all'estero trabocchino di canti e danze, creando un'atmosfera eccitante. Durante la Festa della Primavera gli usi e costumi popolari si presentano in tutta la loro ricchezza, dando voce alla cultura folcloristica della festa tipica della nazione cinese.

In generale, il sipario della Festa della Primavera si alza con la cerimonia in onore della divinità del focolare, un'attività molto influente e diffusa a livello popolare.

In passato, pressochè tutte le famiglie tenevano in cucina la tavoletta rituale della divinità del focolare, che secondo la tradizione presiedeva al fuoco domestico, e quindi era considerata lo spirito protettore della famiglia e molto venerata. Infatti, secondo la tradizione, la divinità del focolare rimane in casa sin dalla vigilia del nuovo anno, allo scopo di proteggere e sorvegliare la famiglia; il 23 dicembre del calendario lunare, questa sale in cielo per riferire all'Imperatore di Giada il bene o il male fatto dalla famiglia, e per l'occasione si tiene un rito apposito di saluto alla sua partenza. Secondo quanto riferito dalla divinità del focolare, l'Imperatore di Giada le consegna il destino di gioie e dolori della famiglia nel nuovo anno, perciò, per una famiglia, il rapporto della divinità ha un significato di vita o di morte.

Dopo la cerimonia in onore della divinità del focolare, iniziano ufficialmente i preparativi in celebrazione del capodanno. Ogni anno, il periodo fra il 23 e il 31 dicembre del calendario lunare è popolarmente chiamato "giorni di benvenuto alla primavera", ed anche "giorni delle grandi pulizie". Le grandi pulizie prima di capodanno sono un'abitudine tradizionale della popolazione cinese. Prima di capodanno, ogni famiglia pulisce a fondo la casa, lava le stoviglie, disfa e rifà coperte e materassi di cotone, lava lenzuola e tende e spazza il cortile. Sia nel nord che nel sud del paese, regna ovunque un'atmosfera di grandi pulizie, così da accogliere il nuovo anno senza un granello di polvere. Le pulizie di primavera hanno il significato di "eliminare il vecchio per preparare il nuovo", spazzando fuori dalla porta di casa ogni sfortuna e disgrazia, un' abitudine che esprime l'auspicio popolare di dare addio al passato e accogliere il futuro.

I distici di primavera sono delle coppie di frasi di buon auspicio che si fissano ai lati della porta di casa. Inoltre per la festa si attaccano alle porte grandi caratteri "fu", ossia "felicità", e pitture dell'anno nuovo, e ai vetri delle finestre delle carte ritagliate, con valenza sia di preghiera che di decorazione della casa. Le pitture dell'anno nuovo sono un' antica arte folcloristica cinese che riflette gli usi e le fedi popolari, un vettore di auspici per il futuro che, al pari dei distici, esprime le aspirazioni della popolazione per l'anno nuovo. Attualmente nel paese tre sono le principali località produttrici di dipinti dell' anno nuovo, ognuna delle quali ha originato una sua scuola: Taohuawu, presso Suzhou, Yangliouqing, presso Tianjin, e Weifang, nello Shandong.

La mattina di capodanno si apre la porta di casa e per prima cosa si fanno scoppiare i petardi, che lasciano a terra una coltre di riccioli di carta rossa di buon auspicio, mentre nelle strade regna un' atmosfera di gioia. Un' importante attività della festa sono le visite a parenti e amici per porgere gli auguri di capodanno, una tradizione popolare per dare addio al vecchio e accogliere il nuovo e scambiarsi auguri di ogni bene. In passato, il termine "porgere gli auguri" aveva il significato degli auguri agli anziani di felicità, salute e longevità. Tra la popolazione, gli scambi di auguri si suddividono in quattro tipi, in base ai rapporti sociali: al primo posto vengono le visite ai parenti, visto che il primo giorno dell'anno occorre far visita e offrire doni ai suoceri. Al secondo vengono le visite di cortesia ad amici e colleghi, e al terzo le visite di ringraziamento. In proposito, se nell'anno passato si è ricorsi al medico o all'avvocato, occorre offrire loro dei regali, approfittando dell'occasione del capodanno per ringraziare. Al quarto posto vengono gli auguri informali ai vicini di casa, con cui si mantengono rapporti buoni, anche se non stretti, per cui incontrandosi in cortile ci si augura reciprocamente di far fortuna e che tutto vada a gonfie vele nel nuovo anno, con dei brevi inviti a casa per fare quattro chiacchere, e tutto finisce lì.

Col passare del tempo, gli auguri di capodanno si sono arricchiti di contenuti e forme diversi. Infatti ora, oltre alle vecchie abitudini, è nata la moda di fare gli auguri per telegramma e telefonicamente. Se per qualche motivo non si riesce a fare gli auguri per tempo, si può ovviare il giorno dopo con degli "auguri tardivi".

Nel nostro paese, la Festa della Primavera è festeggiata anche dalle popolazioni delle varie etnie, che procedono a varie celebrazioni secondo i loro usi e costumi, tutte dotate di forti caratteristiche etniche.

L'ultimo giorno dell'anno, la gente di etnia tibetana indossa abiti variopinti e maschere straordinarie, ed al suono di trombe, grandi conchiglie e tamburi, tiene la solenne cerimonia della danza sacra. Per l'occasione i giovani danzano e cantano salutando l'anno passato e accogliendo il nuovo, con l' auspicio di scacciare le disgrazie e accogliere la buona fortuna.

La mattina del primo giorno dell'anno, la gente dell'etnia Yi si alza e per prima cosa va a prendere l'acqua al pozzo e la mette in una scodella, paragonandone poi il peso con una scodella d'acqua del giorno prima. Se l'acqua del nuovo anno è più pesante, significa che quest'anno sarà ricco di pioggia.

La gente dell'etnia Zhuang, distribuita nel Guangxi, Guizhou, Yunnan e Guangdong, la sera dell'ultimo giorno dell'anno deve preparare bene il riso per la festa, come auspicio di un buon raccolto nel nuovo anno. La mattina di capodanno, quando è ancora buio, la gente si alza, indossa abiti nuovi e fa scoppiare petardi in segno di benvenuto, mentre le donne vanno al fiume o al pozzo a "bere l'acqua nuova", dando inizio alla piena vita dell'anno nuovo.

La famiglie dell'etnia Buyi, la notte dell'ultimo giorno dell'anno la trascorrono accanto agli stagni. All'alba le ragazze fanno a gara nell'attingere il primo secchio d'acqua, perchè chi riesce a farlo per prima è considerata la più laboriosa e felice.

L'etnia mancese si suddivide nelle quattro "bandiere" rossa, gialla, blu e bianca. Durante la Festa della Primavera, i mancesi della bandiera rossa appendono una bandiera rossa alla porta, mentre gli appartenenti alle altre tre bandiere issano bandiere del proprio colore. Queste biandiere hanno bei motivi e colori brillanti, a simbolo del buon inizio d'anno.

In occasione della Festa della Primavera, la gente dell'etnia Tujia tiene la solenne "danza dei gesti delle mani", un'antica danza molto popolare tra i Tujia, che comprende oltre 70 movimenti che imitano la caccia, la guerra, i lavori agricoli, i banchetti, ecc. Caratterizzata da un ritmo veloce, da movimenti belli e semplici e priva di maschere e altri attrezzi scenici, questa danza è ricca di stile folcloristico e pregna di vita.

Per la gente dell' etnia Tai, la Festa dello Spargimento dell'acqua è la festa del nuovo anno, ed anche la più grande attività tradizionale annuale. Questa viene fissata secondo il calendario lunare nel giorno della "pioggia sul grano", corrispondente al 20-21 aprile. Nei tre-quattro giorni di festa, la gente si getta addosso dei secchi d'acqua, con significato di eliminare la polvere dell'anno passato e augurare felicità e pace nell'anno nuovo. Naturalmente questo bagno generale è anche motivato dal fortissimo caldo che caratterizza in aprile le zone abitate dall'etnia.

Dal primo al 15 gennaio del nuovo anno, tutti i membri dell'etnia Gelao, vecchi e giovani, uomini e donne, indossano gli abiti della festa, e a decine, centinaia o migliaia si riuniscono sui pendii delle colline o nei campi per cantare il lavoro, la vita e l'amore.

La mattina della Festa della Primavera, i giovani dell'etnia Elunchun, che vive nel nord-est del paese, versano il vino agli anziani e i piccoli si inchinano davanti a loro fino a terra, mentre gli appartenenti alla stessa generazione si salutano reciprocamente. Il secondo e il terzo giorno dell'anno nuovo si tengono delle corsa ippiche ed il quindicesimo un gran banchetto.

Dalla ricca cultura folcloristica della Festa della Primavera, emergono gli sviluppi e i cambiamenti dei costumi in atto nel paese. Attualmente per tutte le nazionalità l'evento più gioioso della festa è la serata di gala trasmessa dalla Stazione televisiva centrale, che permette loro di ripercorrere i profondi cambiamenti arrecati alla madrepatria dalla riforma e apertura, inorgoglirsi per la sua continua crescita economica e nutrire piena fiducia in un futuro ancora migliore. Le varie serate artistiche riflettono sotto vari aspetti la vita concreta, esprimendo anche le caratteristiche epocali della riforma e apertura e il luminoso avvenire della madrepatria.

Nel contempo, durante la festa, non pochi cinesi vanno ad ammirare i fiori nei parchi e i dipinti nei musei, e visitano località turistiche o siti storici, altri vanno all'estero con la propria auto e altri ancora espatriano con voli charter per le vacanze. Per cui si può dire che ai nostri giorni la cultura della Festa della Primavera si sia fatta ancora più ricca e varia.

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