Yutou è un villaggio di etnia Dong situato nella parte sud-occidentale della contea autonoma di Tongdao, nella provincia dello Hunan, a 9 km dalla città di contea. Yutou è un'importante meta turistica nella famosa zona turistica dei villaggi di etnia Dong del Monte Wanfo e un importante centro di cultura tradizionale dell'etnia Dong.
Il villaggio Yutou dell'etnia Dong fu costruito durante il regno dell'imperatore Hongwu della dinastia Ming. Si dice che in questo periodo, un giovane dal cognome Yang dell'etnia Dong andasse a caccia con il suo cane. Quando arrivarono nei pressi di Yutou, il cane si sdraiò su un prato e non voleva più procedere. Il giovane, non avendo altra scelta, disse al cane: "Lancerò il cibo per tre volte in cielo. Se riuscirai a prenderlo, allora vivremo qui". Il cane afferrò il cibo tutte e tre le volte, ed il giovane mantenne fede alla sua promessa. Abbatté degli alberi, vi montò una coperta e ci si sistemarono. Nel corso dell'11esimo anno del regno dell'Imperatore Hongwu (1378), il giovane si sposò con una ragazza che era fuggita dalle montagne. Questa ragazza era molto brava a cantare e a danzare. La leggenda narra che sia stata proprio lei a tramandare l'arte del Lusheng (un tipo di strumento a fiato diffuso nella Cina sud-occidentale). La coppia ebbe dei figli, facendo crescere la famiglia Yang. Secondo la tradizione, l'altare "Sasui", un altare esistente nel villaggio, fu costruito in onore di questa ragazza. Nel terzo anno del regno dell'imperatore Jiajing (1508), la popolazione dell'insediamento registrò una forte crescita e lo stesso avvenne alla dimensione degli edifici, fino a che si trasformò in un villaggio.
Gli edifici sono le cose più caratteristiche del villaggio di etnia Dong. Questi comprendono "tre tesori": il Ponte del vento e della pioggia, la Porta del villaggio e la Torre del tamburo. A circa un centinaio di metri fuori dalla Porta del villaggio, c'è un ponte chiamato Huilong, che fu costruito nel 42esimo anno del regno dell'imperatore Qianlong. Negli anni 70' , il ponte ha subito dei danni a causa del suo mancato restauro per lunghi anni. Nel 2009, grazie a una donazione congiunta dei compatrioti della Cina continentale e della provincia di Taiwan, il ponte è stato completamente ricostruito. Nei pressi del ponte ricostruito, tra le erbacce, si può vedere una stele su cui sono scolpiti i caratteri "jin liang you tuo", che risale al periodo dell'imperatore Qianlong.
Entrato nel villaggio, si vedono una cinquantina di case ordinate quasi quanto le scaglie e i denti di un pettine, il fumo di un centinaio d'anno fa ha reso parte delle colonne e dei tramezzi di legno molto brillante. La Torre del tamburo Lusheng sorge nel villaggio. Andando avanti lungo l'antico percorso postale, si arriva al villaggio Yashang, che fu costruito lungo i crinali del monte, guardando giù, si vedono le palafitte che sorgono lungo il monte, una vicina all'altra e un piano sopra l'altro.
Se si vuole salire in cima al monte, si devono percorrere ben 108 scale di pietra verde, queste furono costruite durante l'amministrazione dell'imperatore Wanli, e vennero tutte lastricate con pietre verdi. Quando si arriva ai piedi del monte, si vede un antico pozzo circondato da pietre verdi a tutti i lati, la cui acqua è così limpida da farne trasparire il fondo. Su una lastra di pietra vicina al pozzo sono vagamente visibili i caratteri "qian long wu shi nian".
Gli abitanti del villaggio continuano a condurre una vita agricola dal carattere piuttosto primitivo basato sull'autosufficienza, sono ospitali e trattano i turisti con molta cortesia. Arrivando nel villaggio, che si sia una persona conosciuta o meno, si viene sempre accolti con un sorriso dagli abitanti e invitati a entrare nelle loro case. In occasione di feste oppure importanti eventi del villaggio, gli abitanti vanno spontaneamente a restaurare i ponti, le strade, e puliscono molto bene la torre del tamburo, i padiglioni e le strade nel villaggio. Gli spuntini locali sono molto caratteristici, gli alimenti fondamentali sono riso, youcha, kujiu e dongba. Il cavolo sottaceto marinato, i cetrioli e i fagioli sottaceto croccanti e deliziosi sono i piatti di prima classe proposti agli ospiti.
Si dice che la prima cosa del villaggio costruita dagli abitanti siano state le torri del tamburo, "non c'è villaggio senza torre del tamburo". Le torri del tamburo sono un luogo di discussioni ufficiali, raduni e intrattenimento, al loro interno si trovano fosse per il fuoco, e sono considerate un luogo sacro dalla popolazione d'etnia Dong. Ogni volta che due famiglie hanno divergenze, vanno a parlare alla torre del tamburo". In estate, si va alle torri del tamburo per prendere il fresco, in inverno, ci si va per riscaldarsi al fuoco. Oggi ci sono quattro torri del tamburo nell'antico villaggio, tutte e quattro sono di pura struttura di legno, senza alcun chiodo. Sulle travi a sbalzo e sulle grondaie sono scolpite immagini di dragoni, fenici, fiori e uccelli, quelle sulle travi e colonne sono molto vivaci. Nel villaggio si mantiene il matriarcato, lo status delle donne è superiore a quello degli uomini, i dragoni sono sotto le fenici su tutte le grondaie alzate. Le torri del tamburo hanno in tutto nove piani, su ogni piano ci sono immagini diverse, che raffigurano le varie situazioni di produzione e vita della popolazione dell'etnia. Ci sono quattro torri del tamburo a Yutou, tra cui la più ripida è la torre del tamburo yashang, metà della quale è stata costruita sul versante mentre l'altra metà è sospesa sotto il versante. A causa del limite della superficie della terra e per ottenere una piazza più ampia, gli antichi architetti allargarono lo spazio al di fuori della terra, costruendo case in sospensione lungo i dirupi, utilizzando decine di tronchi duri per sostenerle, che si estendono al di sotto del versante, formando il tipico stile di sospensione del villaggio dell'etnia Dong. Sostenuti da diciassette colonne di legno di pero, i quattro lati schienali della torre del tamburo possono ancora inclinarsi fuori, dimostrando pienamente che la popolazione dell'etnia Dong stima il concetto d'integrazione tra il cielo e l'uomo, senza sabotare la struttura originale dei monti. Grazie allo straordinario livello architettonico della popolazione d'etnia Dong, questi edifici "pericolosi" sono riusciti a mantenere buone condizioni anche dopo 210 anni.
Completate le Torri del tamburo, la popolazione di Yutou iniziò a costruire le case lungo i ruscelli. Le abitazioni sono costruite senza l'utilizzo di mattoni o pietre e sono tutte in cedro, al loro primo piano vengono posti oggetti vari, il secondo piano è adibito all'abitazione e il terzo piano è usato come magazzino o stanza per gli ospiti. Un terzo della superficie del secondo piano é composto da balaustre, la superficie è aperta, spaziosa e ventilata, come una veranda, ed è usata dalle donne per cucire o come "sala della musica" in cui giovani ragazze e ragazzi si scambiano sentimenti e canzoni.
L'antica casa della famiglia Yang, situata sulla cima del crinale, è l'abitazione costruita su palafitte con le migliori condizioni di conservazione e con la più lunga storia dell'antico villaggio di Yutou. Originariamente vi vivevano anche abitanti, successivamente il governo l'ha comprata e tutelata come edificio chiave. Questa casa tranquilla esiste già da oltre 300 anni. Nei pressi della casa, c'è un pozzo che si dice venne scavato dall'imperatore Qianlong. L'acqua nel pozzo è ancora molto limpida e dolce e regala una fonte di vita agli abitanti e ai turisti.
Con il costante aumento della popolazione, le case sono state costruite fino ai monti, e tra queste è stata costruita la casa San Jin Tang, chiamata anche Ya Shang Zhai dagli abitanti di Yutou. Ogni mattina si leva il primo raggio di sole, che irradia proprio il carattere Ya. Le case qui sorgono un piano sopra l'altro e squarciano il cielo, costituendo un paesaggio magnifico chiamato da alcuni il "Palazzo del Potala" di Tongxiang.
Ormai vi sono molti abitanti di etnia Dong che vivono nelle antiche case e torri del tamburo. Come per buona parte degli altri villaggi, anche qui ci sono molti giovani che escono dal villaggio per cercare lavoro, a rimanere sono gli anziani e i bambini. Alcune donne ottantenni stano all'ingresso del villaggio, e vedendo i turisti chiedono loro: "che vuoi comprare?". I turisti comprano principalmente medicinali come tè chongcha, funghi ganoderma, Lonicera japonica, e vari tipi di prodotti artigianali folcloristici, tipicamente caratteristici dell'etnia Dong. Il reddito ricavato permette alle donne di condurre una vita relativamente ricca in tarda età. Sperano sinceramente che il turismo di Yutou possa svilupparsi al meglio.
Il villaggio Yutou dell'etnia Dong vanta una storia di oltre seicento anni. Nonostante le vicissitudini, questo villaggio antico mantiene ancora la sua autenticità, integrità e unicità, e dà espressione in ogni suo aspetto alla realtà perseguita sin dall'antichità dall'etnia Dong della teoria dell'"unità tra cielo e uomo". Ci sono in tutto 23 unità di conservazione di patrimoni a livello nazionale, sette edifici che furono costruiti durante la dinastia Ming, quattordici che furono costruiti durante la dinastia Qing e due che furono costruiti nel periodo della Repubblica di Cina, tutti disponenti di grande valore storico, umano e artistico, considerati come il "museo reale" degli edifici d'etnia Dong, e chiamati anche " il Palazzo del Potala" del villaggio dell'etnia Dong.