Il Xinjiang è considerato dai turisti cinesi e stranieri un "Museo naturale". Secondo le stime dell'Assessorato per il turismo di Xinjiang, lungo l'antica Via della Seta vi sono 12 siti storici nazionali protetti, 118 siti tutelati dalla provincia, una città di rilievo storico e culturale, oltre 20mila monasteri, templi e moschee. Nella parte meridionale e settentrionale della regione si incontrano pitture sulle pietre della steppa, statue di pietra, antiche necropoli e torri di segnalazione. Il paesaggio naturale tipico del Xinjiang è costituito da 29 zone naturali protette di diverso tipo come i ghiacciai, le foreste di seracchi, gli yardang, laghi d'alta quota e il Lago dei Cigni.
Lungo la Via della Seta, Turpan era un importante crocevia fra le culture d'Oriente e d'Occidente e quattro grandi civiltà: cinese, indiana, islamica e greco-romana. Soprannominata la "Pompei dell'Oriente", l'antica città di Jiaohe, presso Turpan, è stata testimone della di questa lungastoria. Grazie al clima eccezionalmente arido di Turpan, la struttura fondamentale di Jiaohe si è miracolosamente conservata dopo 2300 anni di vicissitudini e ciò la rende la più antica, la più grande e la meglio conservata città di terra battuta del mondo.
"Accanto a Jiaohe, non più voli di uccelli, sulle strade deserte scivolano gli zoccoli dei cavalli." Della prospera città ora non rimangono che le fondamenta e frammenti di mura, ma la pianta della città, la sede del governatore, i templi, le pagode e le strade sono ancora riconoscibili.
"E' chiamata Gaochang per la posizione elevata, la prosperità e la numerosa popolazione." L'antica Gaochang risale al I secolo a.C., per le alte mura e il profondo fossato fu difficile da attaccare e sin dall'antichità fu perciò una delle roccaforti militari più imponenti della regione occidentale. Gaochang fiorì per oltre 1300 anni, dalla fondazione nel I secolo a.C. fino all'abbandono nel XIII secolo e dalla sua nascita sono trascorsi ben duemila anni. Estesa non più di un villaggio dei giorni nostri, essa è in realtà un libro di storia voluminoso e pesante. Dicono gli archeologi che "per capire l'aspetto di Chang'an nel periodo di massimo splendore della dinastia Tang bisogna andare a Gaochang, a Turpan, perché è l'esatta riproduzione di Chang'an nella regione occidentale".
Mille anni sono passati. Entrati a Gaochang si possono ancora vedere in buono stato la fila delle case e la cerchia delle mura, la fortezza del Khan e la torre di avvistamento. Nell'angolo sud-ovest della cerchia delle mura esterne si trova il maggiore tempio della città, ampio in origine diecimila metri quadrati. Nelle due alte pagode laterali si trovano resti di statue buddiste e dipinti murali.
Il lago Kanas è un lago d'acqua dolce che si estende su una superficie di 45,75 km2 e si trova nel distretto settentrionale di Burqin nella zona dei monti Altai. Il lago ha una profondità media di 120 metri ed una profondità massima di 188,5 metri e contiene 5,38 miliardi di m3 d'acqua. Con la sua forma che ricorda la luna crescente, si ipotizza che il lago si sia formato per l'accumulo di acqua causato dall'intensa attività geologica degli antichi ghiacciai che hanno ostruito la valle. Secondo la leggenda, nel lago vive un gigantesco pesce rosso, che sarebbe lungo dieci metri e che alcuni scienziati ritengono essere in realtà un taimen siberiano, una specie di salmone carnivoro gigante d'acqua dolce.
Situate nella parte centro-settentrionale del bacino del Turfan, sono chiamate dai locali montagne Yalkuntag, che significa letteralmente "Montagne di fuoco". Questi monti di arenaria rossa serpeggiano per centinaia di chilometri all'interno del bacino e sembrano un gigantesco dragone vermiglio che giace nel grande deserto del Gobi. La catena è la zona più torrida della Cina e quando il sole picchia implacabile, da lontano sembra di vedere lingue di fuoco uscire dalle montagne. In piena estate, la temperatura può raggiungere i 40°C, tanto che è persino possibile cuocere un uovo sulle superfici rocciose direttamente colpite dal sole. Ma le Montagne fiammeggianti non sono famose soltanto per il loro caldo asfissiante ma anche perché il loro versante orientale è stato un luogo sacro al buddhismo, dove si svolsero cerimonie dalla dinastia Wei Settentrionale fino alle dinastie Sui e Tang. Oggi, entrando nella gola di Shengjinkou, si possono ancora scorgere le rovine di antichi templi nella splendida vallata e, lungo la scarpata, si aprono le grotte dei Mille Buddha scavate nella roccia con le loro pitture murali. Sul fianco ovest sorgono le famose rovine della città di Jiaohe mentre su quello sud vi è la storica città di Gaochang. Sul versante settentrionale si trova infine un'importante area per la coltivazione del cotone, nota sin dall'antichità. Lungo la catena delle Montagne Fiammeggianti si incontra anche la famosa il Canale dell'Uva della valle Linyin,questo nastro verde adagiato elegantemente al centro del bacino, l'uva bianca senza semi, con la sua buccia sottile, la polpa tenera, succosa e squisita, popolarmente nota anche come "perla".