Cosa sono le giuggiole rosse e a cosa servono?
Sin dall'antichità, la giuggiola rossa è uno dei 5 frutti tipici cinesi, insieme alla pesca, alla pera, alla prugna e all'albicocca. La sua caratteristica più evidente è l'alto contenuto di vitamine. Secondo ricerche cliniche condotte all'estero, i malati che consumano in modo continuato delle giuggiole guariscono 3 volte prima di quelli che ingeriscono solo vitamine, per cui la giuggiola rossa è anche chiamata "vitamina naturale".
Secondo i documenti storici, le giuggiole rosse sono presenti in Cina da più di 8000 anni. Al tempo dei Zhou occidentali, i cinesi le facevano fermentare ricavandone del vino. Erano anche offerte in tributo alla corte e presentate agli ospiti e agli amici nei banchetti, e ancora oggi sono considerate un ottimo ricostituente. Nel suo "Compendio di materia medica", il medico dell'antichità cinese Li Shizhen dice che la giuggiola ha un gusto dolce e una natura tiepida, può supplementare il Qi e alimentare il sangue, e si usa per curare la debolezza della milza, l'inappetenza e carenze della circolazione. Consumata a lungo, può curare la debolezza, l'esaurimento nervoso, la cattiva digestione, la tosse dovuta a fatica, l'anemia e la magrezza. Si distingue nell'alimentare il fegato e nel prevenire il cancro. Un proverbio cinese dice: "Con tre giuggiole al giorno, a 100 anni non si ha un aspetto da vecchio".
In Cina, giuggiole rosse di alta qualità provengono dallo Hebei, Xinjiang e Gansu, dal nord dello Shaanxi e dallo Shanxi.
Funzioni della giuggiola rossa:
1 favorisce la milza e lo stomaco: chi è debole di milza e di stomaco o ha la diarrea ed è senza forze, può consumare 7 giuggiole rosse al giorno, anche insieme al dangshen (Codonopsis pilosola) e al baishu (Atractylodes macrocephala), in grado di supplementare il Qi, rafforzare la milza e lo stomaco, aumentare l'appetito e combattere la diarrea; giuggiole rosse insieme a zenzero fresco e banxia (Pinellia termata) possono curare la gastrite, i gonfiori di stomaco e il vomito dovuti a cattiva alimentazione.
2 stimola il Qi e nutre il sangue: le giuggiole rosse sono considerate un ottimo ricostituente, e aggiunte al cibo stimolano il sangue e rafforzano il fisico.
3 nutre il sangue e calma i nervi: le donne colpite da depressione, facili al pianto e agitate, possono assumere una zuppa di giuggiole, radice di liquirizia e grano, in grado di calmare i nervi e nutrire il sangue.
4 attenua l'effetto dei farmaci: le giuggiole rosse sono spesso aggiunte nelle ricette di MTC per ridurre gli effetti collaterali delle sostanze medicinali molto potenti e per proteggere il Qi.
Attenzione:
Le giuggiole fanno bene, ma non vanno consumate in eccesso, altrimenti provocano flatulenza, quindi è bene controllare la quantità.
Contengono molto zucchero, quindi non sono adatte ai diabetici; consumate spesso, provocano carie ai denti se non ci si sciacqua spesso la bocca.
Non sono adatte a chi soffre di eccesso di calore interno e di umidità, e a chi ha la lingua giallastra, mal di denti e la gola infiammata.
Le giuggiole contengono molte fibre, quindi sono difficili da digerire, per cui vanno masticate bene. Chi ha problemi di stomaco e di intestino, non può consumarne troppe.
Ricette con le giuggiole:
Infuso di giuggiole e miele:
150 gr. di giuggiole rosse senza semi, 50 gr. di zucchero in cristalli, si aggiungono 350 ml d'acqua e si porta a bollitura. Eliminata la componente acquea, si riducono le giuggiole in purée, si aggiungono 250 ml di miele, si mescola, e si mette la miscela in un barattolo pulito di vetro. Si consuma mettendone un cucchiaino nell'acqua tiepida. Visto che le giuggiole e il miele sono di natura calda, nel freddo inverno questa bevanda offre un supplemento di energia e accresce il calore interno.
Zuppa di arachidi e giuggiole:
Ingredienti: 100 gr. di arachidi, 50 gr. di giuggiole rosse e una quantità appropriata di zucchero di canna.
Preparazione: lasciare in ammollo per mezz'ora le arachidi in acqua tiepida, e pelarle;
lavare le giuggiole rosse e lasciarle in ammollo in acqua tiepida, metterle nella pentola insieme alla pelle delle arachidi, aggiungere l'acqua in cui sono state messe in ammollo le arachidi e dell'altra acqua a discrezione, far cuocere a fuoco basso per mezz'ora, e aggiungere lo zucchero di canna.
La zuppa serve a nutrire il sangue, ed è particolarmente adatta alle donne da tempo a dieta o anemiche.