A Hong Kong, ci sono molti stranieri che vivono per 20-30 anni, e che possono testimoniare il cambiamento di questa città. Dopo il trasferimento della sovranità di Hong Kong alla Cina ,15 anni fa, il loro destino si è strettamente legatoa quello del continente.
Patrick Bruce, britannico,venne a Hong Kong nel 1988 e non l'ha mai lasciata. Questa città internazionale dallo stile occidentale e cinese è diventata una vera casa nel suo cuore. E i lavori della sua società di design fondata a Hong Kong stanno estendosi nell'entroterra cinese. Attualmente, i suoi progetti nlll'entroterra occupano l'80% del totale, tra cui il villaggio Sanlitun, più famoso a Beijing è un'opera della sua società.
Patrick Bruce vive a Hong Kong da oltre 20 anni. La sua esperienza è preziosa per conoscere questa città.
Patrick Bruce è nato in Gran Bretagna nel 1950. Ad un anno, i suoi genitori si sono trasferiti in Namibia e poi in Sud Africa, dove ha frequentato le scuole superiori. A 16 anni, tornò in GB per studiare design. Ed è proprio in questa occasione che conobbe Hong Kong, e nacque in lui il desiderio di visitarla un giorno.
Ma dovette aspettare fino a 1988, anno in cui fu inviato ad Hong Kong per fondare una filiale. Questo fu il primo il primo contatto con Hong Kong e per un britannico, cresciuto nel deserto africano, fu amore a prima vista per città cosi vitale.
"Restai scioccato perché venivo, nel 1987, dalla GB che in quegli anni era un paese in recessione Sono venuto in Asia, ho vistato Singapore, Hong Kong e Taiwan. E sono rimasto esterefatto dalla vitalità, velocità e la folla di Hong Kong. Tutto questo mi emozionò moltissimo. Per me che sono cresciuto nel deserto e in un piccolo centro della GB, visitare una grande città più prospera è stata un'esperienza speciale".
Da allora, Patrick Bruce iniziò il suo lavoro a lungo termine ad Hong Kong. mentre, dopo pochi anni, vista la recessione dell'economia britannica, la filiale di Hong Kong dove Patrick Bruce lavorava, fu vendita, fusa e in fine smembrata. Nel 1992, Patrick Bruce, disoccupato, aveva davanti a sé due scelte: tornare in GB per lavorare alla sede generale della compagniao rimanere e creare una sua propria società. Patrick Bruce e il suo collega, Christopher Law, scelsero la seconda opzione e crearono insieme la società a responsabilità limitata Oval Partnership per prodotti design e grafica.
Grazie al portfoglio creato quando lavorara nella società precedente, la sua compagnia lavorava bene. Nel 1995, i loro clienti erano sparsi in oltre 20 paesi e regioni dell'Asia e del Pacifico. Tuttavia mancava il continente cinese.
Nel 1997, la sovranità di Hong Kong è tornata alla Cina. Alcuni abitanti di Hong Kong incerti per il futuro, sono emigrati all'estero. Invece Patrick Bruce e i suoi colloghi non erano affatto preoccupati del futuro di Hong Kong.
"Non ci siamo preoccupati per nulla. Parlando politicamente, penso che non ci siano grossi problemi. Secondo me, era molto chiaro l'accordo raggiunto prima del 1997 tra i due governi: le cose funzionano come in passato e di fondo non sono cambiate. Il pincipio "Un paese e due sistemi" è stato vitale, e ha dimostrato che non è impossibile da applicare. E' vero anche che un cambiamento in ambito politico, economico e sociale bisogna richiede decine di anni, non è possibile cambiare in una notte".
Secondo Patrick Bruce, nessuno tra i suoi amici è tornato in madremadrepatria a causa del cambiamento di sovranità, a parte coloro che andando in pensione hanno deciso di rititarsi nel luogo natio.Tuttavia, pochi giorni dopo il ritorno di Hong Kong del primo luglio, un fenomeno strano lo ha innervosito molto. E lo ricorda ancora chiaramente. Ascoltiamolo.
"Fu molto strano che nella giornata del trasferimento della sovranità, le attività celebrative erano state molteplici e l'atmosfera era festante e poi il giorno seguente, mi si presenta davanti agli occhi una scena stranissima ossia tutta la città era diventata sorpredentemente tranquilla. Camminando in mezzo alla strada del centro della città, non c'erano veicoli, folla o ruomore. Come se tutti fossero chiusi in casa a riflettere".
Tuttavia, dopo due giorni, tutto è tornato alla normalità. Hong Kong è tornata la Hong Kong vivace e dinamica di sempre e Patrick Bruce ha tirato un sospiro di sollievo.
Patrick Bruce visitò l'entroterra quasi nello stesso periodo in cui arrivò a Hong Kong. Nel 1988 si recò a Canton, vicino a Hong Kong e mai avrebbe immaginato che nei successivi 20 anni vi si sarebbe recato decine di volte l' anno, almeno due volte al mese.
Attualmente, la società Oval Partnership conta uno staff di più di 70 persone ed ha filiali a Beijing e Londra. Oltre a far crescere il proprio staff, in qualità di presidente della società, Patrick Bruce ha spesso partecipato a meeting nell'entroterra per esprimere la filosofia della sua società, svolgendo inoltrecollaborazioni con istituti di design.
È appunto grazie a questi contatti con l'ambito accademico che la sua società è stata presentata come gruppo principale di design del progetto "Villaggio Sanlitun", diventando il responsabile della progettazione architettonica dell'area.
Il villaggio a Sanlitun è un centro commerciale, ma diversamente da molti centri commerciali, è aperto ed è composto da edifici separati. Patrick Bruce ha affermato che questa concezione di archittetura aperta è stata ispirata dagli Hutong di Beijing.
"Se si osservano i vecchi Hutong, si può scoprire che l'elemento che li contraddistingue è lo spazio condiviso. Il siheyuan (cortile quadrato delle case tradizionali), i vicoli ad esso adiacenti e altri spazi aperti a diversi livelli, mostrano uno spazio condiviso. Quindi durante l'elaborazione del progetto Sanlitun Village, abbiamo preso in prestito questa concezione, creando un'area pubblica aperta, piuttosto che creare grande edificio chiuso".
Oggi, infatti grazie alla sua archittetura peculiare, questo gruppo degli edifici situato nel quartire Sanlitun, è diventato uno dei simboli di Beijing. Questo viallaggio aperto p24 ore su 24 è molto popolare tra i giovani e ha vinto anche molti premi di architettura.
Patrick Bruce ha inoltre affermato che in realtà, i lavori di oggi delle maggiori società di archittettura dipendono dall'entroterra. Dal canto suo, il mercato edile locale di Hong Kong è saturo e ci sono poche occasioni nell'edilizia.
Al contrariola le opportunità di costruzione nell'entroterra dureranno almenno altri 10 anni. Secondo lui, forse la costruzione di strutture commerciali delle grandi città come Beijing e Shanghai si sono saturate, ma le città di seconda e terza fascia hanno un'enorme potenziale. Sentiamo cosa ci dice a riguardo.
"Guarda le città di seconda e terza fascia, sono centinania. Quante strutture forniremmo ad una società di consumo cosi in crescita? Un numero elevatissimo. I progetti di costruzione saranno tantissimi e questo processo durerà forse 20 anni".
Quest'anno, Patrick Bruce ha più di 60 anni, ma per lui, andare in pensione è una cosa ancora lontana. Perchè sta godendo dell'attuale stato di vita. Lui e sua moglie hanno le proprie attività, ma cercano di trovare il tempo per chiacchiarare e stare insieme e i fine settimana vanno al mare con la barca. Mentre i loro figli vivono la loro vita in diversi paesi. Quando non lavora, ogni settimana Patrick Bruce va a Victoria Peak dietro casa sua per fare jogging. E li ha conosciuto molte persone che fanno esercizi fisici lungo la strada.
"La corsa in sè è noiosa, ma questa esercizio fisico è molto interessante, perchè lungo il tragitto si incontrano molti abitanti di Hong Kong".
Anche dopo 20 anni, Patrick Bruce è ancora entusiasta dell'energia e della vitalità di questa città. Ha ormai ottenuto il certificato di residenza permanente a Hong Kong, e questa città è ormai diventata la sua casa.
"E' molto interessante che ogni volta che prendo l'aereo per tornare ad Hong Kong, e sento gli annunci in lingua cantonese ed inglese, mi sento subito a casa".