Wang Qiuyang, la regina dell'assistenza al Tibet
  2014-11-25 15:05:55  cri

E' una grande alpinista, una milionaria e una dei dieci cinesi più impegnati in opere di beneficenza. Ecco la signora Wang Qiuyang.

Nata nel 1967 in una famiglia di militari, è stata nell'esercito per otto anni, e nel 1993 si è laureata in giornalismo all'Università di Scienze della Comunicazione.Di seguito è entrata nel settore immobiliare, diventando presidente del Gruppo di investimenti Antaeus. Poi ha costituito la Fondazione Mela, la maggiore fondazione cinese per l'assistenza alle zone tibetane, di cui è presidente.E' la prima donna cinese che ha scalato tutti i monti più alti del mondo e che ha raggiunto il Polo Nord e il Polo Sud.E' anche un'appassionata di ciclismo.

Fra business, alpinismo, beneficenza e ciclismo, Wang Qiuyang cosa preferisce?

Ecco la sua risposta:

"In realtà preferisco occuparmi della mia fondazione e di beneficenza. In passato, ho speso moltissimo tempo nella mia azienda, però da qualche anno ho dell'ottimo personale che si occupa dell'attività, il che mi permette di dedicare più tempo alle cose che amo e che mi appassionano. Quindi adesso dedico più energie alla Fondazione Mela. Queste sono le cose che amo, il Tibet e la beneficenza".

Ora presentiamo brevemente la creatura di Wang Qiuyang, cioè la Fondazione Mela.Fondata nel 2003 con un capitale di 10 milioni di yuan, offerti da Wang Qiuyang, è la maggiore NGO per l'aiuto alle zone tibetane, con centro nella zona di Ali.I progetti di assistenza interessano l'istruzione, la cultura, la sanità e l'ambiente.

Nel 2008 il Ministero cinese degli Affari civili ha insignito la Fondazione Mela dell'onorificenza nazionale per le attività benefiche.L'anno seguente, Wang Qiuyang è stata inserita, sempre dal Ministero degli Affari civili, fra i primi dieci cinesi distintisi per le attività di beneficenza.

Non possiamo non chiederci: che cosa ha spinto Wang Qiuyang ad interessarsi a tal punto alle zone tibetane?

Lei risponde così: "Visto che il Buddismo parla di reincarnazione, forse nella vita precedente ero una tibetana. Ogni volta che arrivo in Tibet, ho la sensazione di tornare in un posto conosciuto. Trovo di essere una del posto. La prima volta che sono andata in Tibet, avevo due trecce ed ero tutta abbronzata, ho girato tutto il Tibet in 50 giorni, e quando la gente mi vedeva, mi parlava in tibetano, e pensava che fossi del posto. Questo senso di appartenenza mi ha fatto amare sempre di più il Tibet. Quella terra mi è molto familiare, come ci fossi nata. Quindi quando faccio qualcosa per il Tibet, mi sembra di farlo per la mia terra natale, il che mi rende felice. Laggiù mi sento piena di gioia."

Infatti, Wang Qiuyang ha proprio l'aspetto di una tibetana, magra e abbronzata, è vivace e immediata, senza nessun' aria da imprenditrice. Parlando dei tibetani, Wang Qiuyang dice:

"Amo molto i tibetani perché sono brava gente, di cuore. In Tibet sono tutti buddisti, e i buddisti hanno un cuore calmo e pacifico. Quindi con loro ci si sente molto felici. Per questo amo moltissimo il Tibet."

Ora vediamo concretamente i progetti della Fondazione Mela, la maggiore NGO cinese impegnata nell'assistenza alle zone povere del Tibet.

In primo luogo, la fondazione sostiene l'istruzione nella zona di Ali, nell'ovest del Tibet, ad un'altezza media di 4500 metri sul livello del mare. Dal 2003, immettendovi ben 40 milioni di yuan, ha costruito tre scuole, un liceo e un istituto di medicina tibetana, e ha sponsorizzato un corso di alpinismo per formare le guide tibetane.

Per migliorare le condizioni sanitarie locali, ha sottoposto a formazione 402 "medici scalzi", ossia il personale sanitario di base, per cui adesso ogni villaggio può contare su due medici e una levatrice.

Così tanti progetti necessitano sicuramente di forti capitali, ma da dove provengono? Wang Qiuyang spiega:

"Ogni anno il Gruppo Antaeus offre 5 milioni di yuan per mantenere in funzione l'equipe della fondazione. Quanto ai fondi per i progetti, alcuni sono offerti dalla mia compagnia, altri da altre imprese. Quindi dico che la Fondazione Mela è una piattaforma, in cui io metto una parte dei soldi, e il resto lo raccogliamo nella società Quindi rispetto ad alcune fondazioni del tutto private, abbiamo anche molti vantaggi, perciò possiamo aiutarle a realizzare certi progetti".

Con un'iniezione stabile di capitali, Wang Qiuyang sta anche pensando di espandere il margine di assistenza agli altri settori:

"Abbiamo anche iniziato a organizzare delle raccolte di rifiuti e di batterie scariche, e adesso stiamo raccogliendo degli antichi testi religiosi per fondare un museo locale. Finora abbiamo prestato grande attenzione all'istruzione di base, ma adesso ci occupiamo anche di istruzione professionale, perché l'istruzione comune non può risolvere i problemi di occupazione e di vita dei locali, perciò ci concentriamo anche sul lato professionale. Collaboriamo anche con delle altre grandi fondazioni per aiutare i locali ad iniziare delle attività e a trovare lavoro. Adesso operiamo praticamente in tutte le zone tibetane, non solo in Tibet, ma anche nel Sichuan e nel Gansu, e ci stiamo orientando verso zone ancora più esterne. Per esempio, nel Qinghai, dopo il sisma di Yushu, abbiamo costruito un pronto soccorso, il primo nella storia della provincia. In ogni caso, però, io penso che la qualità degli interventi sia più importante della quantità".

Wang Qiuyang rappresenta molto bene un certo numero di imprenditori cinesi, che oltre al business, amano immettere capitali ed energie nelle cause benefiche.La sua passione per la beneficenza e il suo amore per il Tibet hanno anche influenzato personalità come il famoso attore di arti marziali Jacky Chan e il celebre regista Jiang Wen, autore del film "Let The Bullets Fly". Wang Qiuyang rivela:

"Per esempio, la fondazione di Jacky Chan sponsorizza gli interventi chirurgici sui bambini tibetani che soffrono di cisti al fegato provocate dall'Echinococcus granulosus. Questo progetto viene attuato attraverso la nostra fondazione, quest'anno Jacky Chan ci ha dato due milioni, e noi l'aiutiamo nel progetto. Il regista Jiang Wen e la moglie Zhou Yun stanno costruendo delle stazioni sanitarie in Tibet, e noi li aiutiamo nella zona di Ali. Molti usano la nostra piattaforma, fra cui la Banca dell'Industria e del Commercio della Cina, per operare nella zona".

Ma per un imprenditore come Wang Qiyang, cosa significa la beneficenza?

"La beneficenza, o le cause di pubblico interesse, sono cose a cui tutti possono dedicarsi, non ci sono delle soglie o gradini insuperabili: chi ha denaro immette del denaro, chi ha muscoli si dà da fare nel lavoro concreto. Con un po' di amore in cuore, qualunque forma di intervento va bene. In questo modo si impara ad amare il prossimo, il che dà la sensazione di essere amati, la cosa è reciproca".

Si sa che la zona di Ali ha un'altezza media sul livello del mare di oltre 4500 metri, ed è remota, visto che si trova all'estremità ovest del Tibet, fino a poco tempo fa difficilmente raggiungibile. Il clima è arduo, manca l'ossigeno, e la fondazione opera sulla base di volontari, che sono la forza principale dei suoi progetti…Wang Qiuyang come affronta queste difficoltà?

"In parole semplici, con la pura persistenza. Penso che in ogni cosa occorra insistere, impegnarsi a fondo. Se si persiste per dieci anni, un progetto darà sicuramente dei risultati. Come fare se uno non ce la fa più? Bisogna continuare, senza mollare!"

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