Cari amici, che cosa è stata e cos'è ancora oggi la sperimentazione con le immagini in movimento portata avanti dagli artisti in Italia dagli anni '60 ai giorni nostri?
A questa domanda non si può che rispondere attraverso una retrospettiva articolata di film, videotape e opere digitali, suddivisa in 4 programmi per una durata complessiva di 10 ore e 30 minuti circa.
Gli approcci a un territorio del genere possono essere sostanzialmente due. Il primo di ordine sincronico, porta a tematizzare la materia, creando parallelismi tra film e video realizzati in un ampio arco temporale e diversi per tecnologia, sottolineando quali e quante siano le costanti stilistiche e concettuali che si ripetono nel corso del tempo. Il secondo, di carattere diacronico, sceglie invece di storicizzare l'oggetto dell'analisi, attraverso una partizione per decenni che mostri linearmente l'evoluzione del cinema e del video d'artista, senza tuttavia rinunciare a operare confronti tra i titoli selezionati. Abbiamo optato per questa seconda prospettiva, anche per offrire allo spettatore una visione chiara e perfino provocatoriamente "didattica" – parola oggi quasi impronunciabile – della sperimentazione audiovisiva d'artista in Italia; andando forse controcorrente, in tempi in cui la complessità delle esperienze e delle pratiche artistiche è tale da richiedere approcci metodologici sempre meno tradizionali.
La retrospettiva è accompagnata da una conferenza introduttiva, tenuta dai due curatori che ha presentato il programma al pubblico universitario della China Central Academy of Fine Arts e poi all'Istituto Italiano di Cultura a Beijing.
Il nostro giornalista ha fatto un'intervista a uno dei curatori Bruno di Marino, ascoltiamo:
commento |