Le autostrade aiutano il distretto di Xiaojin ad emanciparsi dalla povertà
  2018-03-28 16:25:08  cri

Una tempo, un diavolo voleva rapire quattro bellissime fanciulle. Le fanciulle decisero allora di trasformarsi in quattro montagne innevate per schiacciare per sempre il diavolo sotto i loro piedi. Per onorare queste quattro fanciulle, la gente le chiamò "Montagne delle quattro fanciulle". Queste montagne, di cui si parla nella leggenda sopra menzionata, si trovano nella contea di Xiaojin della prefettura autonoma di Aba delle etnie tibetana e Qiang della provincia cinese del Sichuan. Ognuna di queste montagne è alta più di 5.000 metri ed è sempre ricoperta di neve. La contea ospita una popolazione multietnica di 82 mila abitanti, composta da tibetani, Qiang, Hui ed Han. Tutti i residenti locali considerano sacre le Montagne delle quattro fanciulle. Secondo loro, chi conduce una vita semplice da contadino da quelle parti gioverebbe di una sorta di protezione magica. Tuttavia, le condizioni geografiche dell'altopiano, che si trova a 2000 metri di altitudine, hanno reso piuttosto chiuso l'ambiente economico locale tanto che, dal 1989, il distretto è stato inserito nella lista delle aree povere. Una serie di progetti di sostegno ha portato cambiamenti favorevoli allo sviluppo economico della contea di Xiaojin. In particolare, la costruzione di autostrade rurali ha risolto il problema dei trasporti, dando un importante impulso all'industria locale. Recentemente, alcuni nostri giornalisti si sono recati nella contea per verificare in prima persona i progressi fatti.

Accompagnati dalle piacevoli melodie dei canti tradizionali e dal rombo del nostro pulmino, ci siamo avvicinati alle maestose Montagne delle quattro fanciulle. A deliziarci dal vivo con la sua voce c'era Su Dongmei, una giovane cantante di etnia tibetana, simpaticissima. Su Dongmei vive nel villaggio di Shuanghe della contea di Xiaojin, e ora lavora presso l'ufficio per l'aiuto ai poveri e gli affari migratori della contea. Dopo aver saputo della nostra imminente visita, non stava più nella pelle e si è proposta come volontaria per farci da guida. La contea dista 270 chilometri da Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan. Il grande poeta della dinastia Tang Li Bai scrisse un famoso verso per raccontare la pericolosità e le difficoltà delle strade montuose di Shu, antico nome del Sichuan:

"Percorrere le strade di Shu è più difficile che salire verso il cielo", ma adesso, è tutta un'altra storia. Quel giorno siamo partiti da Chengdu di mattina e siamo arrivati, dopo un viaggio relativamente confortevole, alla prefettura di Aba prima di pranzo. Su Dongmei a quel punto, essendo arrivati vicino al suo villaggio, non ha resistito ed ha cominciato ad intonare le canzoni del paese natio. I tibetani, come è noto, sono tutti cantanti nati. La ragazza ci ha anche raccontato il suo primo viaggio da Xiaojin a Chengdu: "La prima volta che andai a Chengdu, avevo più o meno quattro o cinque anni; all'epoca le autostrade di Xiaojin erano proprio in pessime condizioni e piene di fango, terra e pietre. Dopo per un giorno e una notte intera di balzi sull'auto, arrivammo finalmente a Chengdu. Ero esausta. Riuscivo a muovere solo gli occhi e intorno a me vedevo solo polvere".

Da quanto ci è stato riferito, la costruzione delle autostrade ha permesso di migliorare notevolmente i trasporti della contea. Alla fine del 2017, la contea disponeva di una rete autostradale piuttosto completa lunga 2.979,8 chilometri. Pur viaggiando su autostrade di montagna su un altopiano a duemila metri di altitudine, il nostro pulmino è rimasto stabile per tutto il tragitto, senza il minino sobbalzo. Il paesaggio fuori dal finestrino era incantevole: osservando le vette delle montagne circondate da nuvole e nebbia, ho avuto l'impressione di essere in un posto incantato. Su Dongmei ci ha informato che stavamo per arrivare ad una piattaforma di osservazione delle Montagne delle quattro fanciulle e che, se non ci fossero state le nuvole, avremmo potuto vedere il "volto sorridente" delle quattro fanciulle. Ciò è considerato di buon auspicio dalla gente del posto.

Percorrendo l'autostrada N.350, siamo arrivati nella cittadina di Wori, ad est di Xiaojin, e siamo stati accolti dai residenti vestiti con gli abiti tradizionali tibetani. Questa autostrada collega le Montagne delle quattro fanciulle ai vari siti turistici tibetani della cittadina, tra cui la Torre d'avvistamento di Tusi, il Palazzo di Tusi e il sito del campo di battaglia dell'imperatore Qianlong contro il piccolo e il grande Jinchuan, realizzando così un corridoio d'oro per il turismo. Durante i sette giorni di vacanza della festa nazionale del 2017, il numero di turisti ha toccato quota 3.513, che sono valsi alla cittadina quasi 500 mila yuan di entrate. Liu Yiquan è stato il primo residente locale ad aprire un agriturismo.

"In passato – ha ricordato Liu Yiquan - le strade non erano in buone condizioni, perciò avevamo pochi turisti e ogni anno il reddito era soltanto di poche migliaia di yuan. Negli ultimi due o tre anni però, con l'apertura della nuova autostrada, abbiamo avuto sempre più turisti. Lo scorso anno, ho ricevuto una trentina di turisti al giorno provenienti da tutta la Cina; ciò mi ha permesso di raddoppiare il mio reddito, che ha raggiunto i 60-70 mila yuan".

Emancipati dalla povertà, i residenti nutrono un sentimento di grande riconoscenza verso questa autostrada. Come ha detto l'operatore ecologico Ma Quanfang: "Ogni giorno lavoro per 4 o 5 ore, sono consapevole che la costruzione e la manutenzione dell'autostrada sono difficilissime. Questa strada conduce direttamente alla porta di casa nostra, dobbiamo necessariamente prendercene cura".

Dopo il pranzo, percorrendo un'autostrada di montagna, siamo arrivati al villaggio Xiamachang della cittadina di Laoying. Si tratta di una base industriale dell'uva che, come le mele, le rose e i matsutake, è uno dei prodotti tipici locali, con una coltivazione di 80 ettari. Questa autostrada di montagna, lunga otto chilometri, è considerata anche una via industriale per la vendita dell'uva locale alle regioni esterne. Jiuzhaigou Tianran, istituita nel 2001, rappresenta la maggiore impresa vinicola locale. Il vicedirettore generale dell'azienda, Xiao Shan, ha assistito ai grandi cambiamenti portati dalla nuova autostrada. Presso la sede della società, la prima assistente e supervisore della qualità, Gong Dinghui, stava controllando le operazioni di imbottigliamento. La ragazza, originaria di Yan'an (provincia dello Shaanxi), nel 2016 si è laureata con specializzazione nella ricerca dell'uva e ingegneria del vino dalla Northwest Agricolture and Forest University. Dopo la laurea, ha lavorato per un periodo in una joint-venture sino-estera della provincia del Zhejiang che si occupa di importazione di vini italiani. La compravendita del vino non era però il suo sogno, perciò, nel maggio del 2017, ha lasciato il Zhejiang per venire a lavorare a Xiaojin.

"Da un lato, mi sono specializzata nel vino, perché amo questa professione e volevo diventare una vera vinicoltrice; dall'altro, sono attirata dalle caratteristiche dell'uva di Xiaojin. I vitigni di Xiaojin sono situati su un altopiano, con altitudine che varia dai 1.200 ai 2.700 metri. Qui crescono diversi vitigni, dallo Chardonnay al Merlot, passando per il Syrah e il Blue French, fino ad arrivare al Cabernet Gernischt e al Cabernet-sauvignon. Negli ultimi anni, grazie alla politica statale, la rete autostradale di Xiaojin è stata sempre più migliorata. Adesso i trasporti sono agevoli, le strade sono tutte spianate e ciò facilita molto l'esportazione del vino".

Secondo quanto ci ha spiegato Xiao Shan, dopo l'apertura di questa autostrada, la società ha attirato oltre 200 manager di talento come Gong Dinghui. Poco fa, la società ha istituito a Chengdu anche una filiale di e-commerce per realizzare quindi un modello di vendita online-offline, che permette di vendere i prodotti non solo alle 13 contee della prefettura di Aba e nelle aree vicine al Sichuan, ma anche a Beijing, in Tibet e nella provincia dello Hunan; nel contempo, la società sta pianificando la vendita di due suoi vini addirittura in Svezia e in Finlandia.

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