Il concetto di educazione di Zhu Xi
  2017-12-27 15:10:01  cri
Wufuli, una cittadina 25 km a sud-est dalla città di Wuyi, nella provincia del Fujian, famosa per i suoi monti e per le sue antiche accademie, ormai Patrimonio naturale e culturale mondiale dell'Unesco.

I Monti Wuyi sono la culla del Neoconfucianesimo, visto che il suo fondatore Zhu Xi visse ed operò nella zona per la maggior parte della sua vita, ed è di lui che ci occuperemo nel nostro programma di oggi.

Zhu Xi, vissuto dal 1130 al 1200, al tempo della dinastia dei Song meridionali, è un grande filosofo ed educatore che ha riassunto i risultati dei maggiori studiosi del tempo, integrandoli con le originali dottrine confuciana e taoista, e formando un completo sistema filosofico detto Lixue, o Daoxue, il cosiddetto Neoconfucianesimo.

A Wufuli Zhu Xi visse dai 14 ai 23 anni, studiando presso tre grandi maestri.

Le dottrine confuciana e neoconfuciana esulano dalla sfera religiosa, per cui le loro teorie sono accessibili a tutti, cinesi e stranieri. Molti sinologi europei e americani stanno studiando a fondo il principio di Zhu Xi di perfezionamento personale come primo passo per formare una famiglia ed una società armoniose, uno Stato stabile e alla fine un mondo prospero e pacifico, il che è molto significativo per la convivenza nel nostro 'villaggio globale'.

Anche il presidente Xi Jinping ha messo in risalto la corretta riflessione sulla storia, su cosa si può prendere a prestito: il Confucianesimo è una dottrina insostituibile e incancellabile, che interessa la società e non mira al profitto personale. Per esempio, le regole di comportamento familiare di Zhu Xi, 'Zhuzi Jiaxun', brevi ma programmatiche, sono applicabili da tutti.

La Cina è sempre stata una società etica, basata su un insegnamento di tipo morale, ed ora è impegnata a diventare uno Stato di diritto basato sulla legge. In passato, la virtù era considerata superiore alla legge, perché la comprensione dei principi morali e il corretto comportamento conseguente in teoria risolvono tutto alla radice, impedendo i reati. La punizione della legge ha solo un valore deterrente, temporaneo. Questo ideale ha permeato la società cinese per millenni.

Ma in cosa consiste il pensiero di Zhu Xi? Innanzitutto occorre considerare il periodo storico in cui visse, caratterizzato dalla caduta della dinastia dei Song settentrionali sotto i colpi della minoranza etnica dei Jin, e dalla nascita dei Song meridionali, e da acerrime lotte a corte fra i sostenitori della resa, il partito del primo ministro Qin Hui, e quelli della reazione, l'eroe Yuefei e molti funzionari civili e militari che per questo vennero esiliati e morirono prematuramente di dolore per la sorte del paese.

Il padre di Zhu Xi, Zhu Song, è uno di questi: perse il posto di funzionario nella capitale, si ritirò in campagna e morì di angoscia a soli 43 anni.

Al tempo il Buddismo era sempre più in auge, a scapito dell'impegno concreto per affrontare i problemi della società.

In questo contesto, era necessario ricostruire la base concettuale della rinascita del paese, un lavoro colossale di cui si fece carico Zhu Xi per tutta la vita, fra mille difficoltà, fra cui povertà materiale, accuse ingiuste e la messa al bando della sua dottrina negli ultimi anni della sua vita. Tuttavia, in epoca Yuan, un centinaio di anni dopo la sua morte, l'insegnamento di Zhu Xi diventò la base degli esami statali per la carriera amministrativa, e quindi la dottrina ufficiale dell'impero.

Zhu Xi parla di Qi e di Li, in cui Qi è l'energia, la base della materia, e Li sono le regole, il nucleo della sua dottrina, suddivise in tre livelli: le regole della natura, della società, e dei rapporti interpersonali. Le regole della natura sono davanti agli occhi di tutti, quelle della società mirano ad evitare comportamenti irragionevoli, e quelle dei rapporti interpersonali a rispettare i ruoli in famiglia e nella società, senza invertirli.

E' stato Zhu Xi a far conoscere ai posteri la dottrina di Confucio e di Mencio grazie ai suoi studi e annotazioni delle loro opere: i suoi scritti contano un totale di 2 milioni di caratteri! Zhu Xi fu un prolifico scrittore, che dopo aver studiato il pensiero delle epoche Han, Tang e dei Song settentrionali, stabilì la posizione prioritaria dei "quattro libri", il Grande Studio, i Dialoghi di Confucio, il Mencio e il Giusto Mezzo, e dei "sei classici", Yijing (il Classico dei mutamenti), la Collezione di antichi testi, il Libro delle Odi, le Primavere e autunni, il Classico dei Riti e il Classico della Musica. Tuttavia secondo Zhu Xi lo studio è solo la premessa all'azione, sia per l'imperatore che per il funzionario, il che spiega il suo arduo impegno personale per educare l'imperatore alla cura del popolo e alla rinuncia alle ambizioni eccessive, ma con scarso successo, e le sue continue petizioni per ridurre o esentare dalle imposte i contadini, imporre una giusta tassazione ai proprietari terrieri, che falsavano la dimensione dei terreni, e creare dei magazzini di cereali su base locale per soccorrere la popolazione in caso di carestie.

Quindi Zhu Xi, oltre che un grande filosofo ed educatore, fu anche un attivista sociale, il che valorizza ancora di più il suo insegnamento nella nostra epoca. Naturalmente la formazione dell'individuo inizia dalla scuola, quindi Zhu Xi stilò il curriculum di studi di grado inferiore, per i bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni, e quello per gli adolescenti e i giovani, dai 15 anni in poi, e compilò i manuali di studio e le regole di gestione delle accademie, creando un completo sistema educativo, sia teorico che pratico.

Zhu Xi scrisse i regolamenti delle accademie, compilò i manuali, nominò docenti e amministratori dei terreni legati alle accademie per finanziarne le spese, e si adoperò a fondo per raccogliere da varie fonti testi e manuali, il che ne fa un educatore completo, che pensa a ogni aspetto e sa anche mobilitare il pubblico ad intervenire, quindi è un vero leader apristrada.

Arrivò a Wufuli a 14 anni, affidato in punto di morte dal padre Zhu Song alle cure di Liu Ziyun, un generale bandito dalla corte per le sue idee patriottiche, che lo accolse con la madre vedova e divenne il suo padre adottivo. Fu educato da tre studiosi, Liu Zihui, Liu Mianzhi e Hu Xian, a 19 anni superò gli esami imperiali diventando "jinshi", e a 23 partì per il suo primo incarico a Tong'an, l'attuale Quanzhou. Dopo tre anni tornò a Wufuli, dove si dedicò allo studio e all'insegnamento, riprendendo gli incarichi ufficiali solo dopo i cinquant' anni.

Zhu Xi si distingue anche per il suo atteggiamento di indagine scientifico: si occupò di astronomia, installando sul tetto di casa un apparecchio per misurare l'altezza e i movimenti delle stelle, da cui estrapolò che la terra gira intorno a se stessa. Sin da piccolo infatti pare fosse ossessionato dalla struttura dell'universo. A cinque anni chiese al padre: cosa c'è sopra il cielo e al di là della terra? Il che dimostra la sua acuta curiosità.

Zhu Xi era molto attento alla tutela dell'ambiente, visto che fece piantare molti alberi per abbellirlo e per proteggere il terreno. A Wuyuan, terra natale dei suoi avi, piantò 24 abeti, simbolo dei 24 aspetti della pietà filiale, presso la tomba avita. A Changsha proibì di abbattere alberi, temendo che il mondo potesse finire per i danni arrecati dall'uomo. Se l'uomo esagera, agendo in modo egoistico e irresponsabile, il mondo può essere distrutto da guerre e abusi che portano al caos e alla rovina di un paese.

Fra i 15 e i 25 anni Zhu Xi fu molto influenzato dal Buddismo Chan (Zen), al punto da trattare secondo i suoi principi il tema del suo esame di stato, il che colpì l'esaminatore, che gli diede un alto punteggio. Tuttavia in seguito, non riuscendo a trovare una risposta a certi problemi, si rivolse allo studioso Li Tong, che lo indirizzò saldamente sulla via confuciana. Dopo i primi tre maestri, Zhu Xi aveva ancora molte domande, allora si rivolse a Li Tong e lo seguì per dieci anni. Li Tong lo liberò dall'ossessione per la religione, il che cambiò anche la storia della Cina, in cui al tempo il Buddismo era molto diffuso.

Con Li Tong, Zhu Xi lesse con avidità i classici confuciani, e ne compilò delle versioni commentate per i suoi studenti, usate poi nelle accademie da lui fondate: Bailudong Shuyuan sui Monti Lushan, e Wuyi Jingshe, accanto al fiume Jiuqu sui Monti Wuyi, e in quelle da lui restaurate, fra cui il famoso Yuelu Shuyuan di Changsha.

Egli riteneva che il Qi, l'energia, si manifesti diversamente in ogni forma della natura, e che nell'uomo debba essere corretta ed elevata attraverso uno studio assiduo, che poi deve sfociare nell'azione concreta nella società. Infatti in Asia l'universo è considerato una circolazione di energia in continua trasformazione, il che coincide fra l'altro con i risultati della fisica moderna. In Zhu Xi, l'universo è un progetto positivo, e anche la natura umana è positiva, da cui la concezione fondamentalmente positiva della vita dei cinesi. La natura umana va comunque guidata e perfezionata, adeguandola al Li, la suprema ragione alla base dell'universo.

Studiosi successivi come Wang Gen e Li Zhi posero invece l'accento sulla natura fondamentalmente egoista dell'uomo, che corrisponderebbe addirittura al Li, alla ragione universale, con il conseguente rifiuto dello studio della morale e il libero perseguimento delle tendenze all'arricchimento, al piacere e al possesso materiale, che accompagnarono la comparsa dei primordi del capitalismo in epoca Ming. Il contrario della moderazione predicata da Zhu Xi! In ogni caso, queste tendenze non vennero mai accettate dalle autorità cinesi, da sempre piene di sospetti verso il commercio, l'accumulo materiale e le ambizioni sfrenate. Una tendenza rivalutata nella Cina attuale, travagliata a sua volta dalla marea del materialismo e del consumismo.

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