La Cina all'Expo di Milano: incontro fra filosofia tradizionale e architettura moderna
  2015-06-30 19:58:03  cri

Il tema dell'Expo Universale 2015 di Milano è "Nutrire il pianeta, energia per la vita". La presenza della Cina, al secondo posto per dimensione dei padiglioni, brilla per la forma originale a "onde di grano" del suo Padiglione Nazionale, molto ammirata sia all'interno del paese che all'estero.

Nessun concetto o design semplificato è in grado di riflettere la profondità della cultura di un paese dalla lunga storia come la Cina. Dalla forma architettonica all'esposizione interna, il Padiglione Nazionale cinese deve non solo esprimere il tema, ma anche la millenaria cultura del paese, il che non è stato facile per i creatori.

Per risolvere il problema, il primo architetto del padiglione, il professore associato dell'Università Tsinghua, Lu Yichen, ha deciso di dar vocealla cultura e allo spirito della Cina tramite una concezione ancora più filosofica ed astratta, quella dell' armonia tra cielo, terra e uomo, sviluppata dai cinesi nel corso di migliaia di anni di rapporto con il cielo e con la terra.Ma come esprimerla a livello di architettura?

Lu Yichen è riuscito a farlo utilizzando ingegnosamente lo spazio verticale dell'edificio.

I fiori gialli all'esterno, gli steli di grano all'ingresso e il campo di grano LED all'interno formano una sequenza della stessa altezza che esprime la concezione di "terra"; il "cielo" è il tetto dell'intero edificio, formato da 1052 tavole di bambù lunghe tre metri e larghe uno, che si avvalgono della più avanzata tecnologia di assemblaggio; i visitatori che attraversano l'edificio esprimono il concetto di "uomo"; l' "armonia" emerge nella sala video, dove si racconta la storia dei cinesi che tornano a casa per il capodanno lunare. Il "dipinto" dell'armonia tra cielo, terra e uomo si srotola così gradualmente ai diversi livelli dell'edificio.

Anche senza ricorrere ad una quantità di elementi tradizionali, integrato con la filosofia tradizionale, il Padiglione Nazionale della Cina è perfettamente riconoscibile, per cui, dopo la visita, il pubblico percepisce a fondo l'impatto con la cultura cinese. A volte l'architettura contemporanea cinese utilizza all'eccesso elementi tradizionali come il nodo cinese, le mensole (incastro di tenoni e mortase), il colore rosso e le lanterne. Nel caso del Padiglione Nazionale, il design evita al massimo questi semplici simboli, di per sé facilmente riconoscibili.

Avanzando al suo interno, la sensazione è piacevolissima: sotto i raggi del sole, le tavole di bambù riflesse sulla superficie dell'acqua creano un effetto simile ad una pittura di paesaggio tradizionale cinese, le cui ombre cambiano con il passare del tempo. E' proprio questo "vuoto" la gemma della cultura cinese: anche senza lanterne e nodi cinesi, quando il visitatore arriva davanti all'edificio, capisce immediatamente che si tratta delpadiglione della Cina. Sono proprio questi elementi cinesi emessi dall'interno verso l'esterno a rendere la struttura altamente riconoscibile.

La forma esterna del padiglione, le onde di grano, presenta l'antica civiltà agricola della Cina, raccontando anche sommessamente lo sviluppo sociale attuale del paese. Il lato nord dell'edificio è compatto, simile nella forma allo skyline del CBD di Beijing. Il lato sud, invece, è una parabola che delinea il magnifico profilo delle colline di Guilin. Le due parti confluiscono, formando la linea del tetto. I due lati nord e sud collegano il Nord e il Sud e la realtà urbana e rurale della Cina. Secondo Lu Yichen, il "sogno cinese" di armonia è realizzabile solo con la completa integrazione tra la civiltà urbana e rurale.

Oltre al perfetto incontro fra architettura e filosofia tradizionale, il Padiglione Nazionale della Cina si rivela audacemente innovativo anche nell'ambito del risparmio energetico e della tutela ambientale. Per quanto riguarda i materiali, sono stati utilizzati bambù, compensato e OSB (pannelli a fibre orientate), tutti friendly. All'interno la decorazione è ridotta al minimo, tutte le strutture sono fondamentalmente emergenti, risparmiando così sui costi. D'estate, le pareti non portanti ai quattro lati possono essere rimosse, permettendo al vento di raffreddare gli spazi interni. Gli spazi maggiori sono in grado di espellere il calore, per cui l'intero edificio fa scarso ricorso al condizionamento dell'aria. La maggior parte delle aree si affida alla ventilazione naturale, permettendo così di raggiungere l'obiettivo del risparmio energetico.

Nel Parco dell'Expo 2015 di Milano, ilPadiglione Nazionale della Cina è uno dei più innovativi dal punto di vista architettonico. Lu Yichen è molto soddisfatto di aver realizzato in Italia un'architettura contemporanea di stile cinese: "Secondo me, un edificio del genere non si è mai visto nella storia dell'architettura. Molti lo ritengono 'un grande tetto', ma è un concetto nato dalla simulazione dello skyline della nostra realtà urbana e rurale. Pare un'opera d'arte. Secondo alcuni è un grande tetto, secondo altri delle onde di grano, secondo altri ancora un'architettura moderna. Una buona opera d'arte può essere letta in modi diversi, il che secondo me è ottimo".

 

 

Focus
Social Media

Riviste
Eventi
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040