Il centro storico di Macao
  2014-11-20 15:47:10  cri

La facciata "Dasanba" è quanto rimane della Basilica di San Paolo, un tempo considerata la più bella chiesa dell'Oriente. Attraverso questo resto storico trapelano le caratteristiche urbane di Macao. Infatti adotta la forma tipica originaria occidentale, affiancata da decorazioni di leoni cinesi e di crisantemi giapponesi e da scritte religiose in caratteri cinesi, motivi simbolici della cultura orientale.

Macao è il più antico punto di incontro delle civiltà orientale e occidentale nell'est dell'Asia. Come un importante porto della Via della Seta marittima, su questa terra convivono e dialogano varie culture. I patrimoni storici e culturali di Cina, Asia sud-orientale, India, Africa, America Latina ed Europa si riuniscono qui, come pietre preziose nello stesso forziere.

Macao è il luogo dell'Asia orientale con la più lunga storia di armoniosa convivenza tra oriente e occidente. Gente di diverso colore della pelle ha superato le differenze etniche e religiose, convivendo pacificamente in questo spazio ristretto. L'oriente e l'occidente, separati dall'oceano, si sono integrati nella terra di Macao.

Macao si trova all'estremità meridionale della mappa della Cina, e insieme a Hong Kong costituisce una delle due regioni ad amministrazione speciale del paese. E' formata da una penisola sul delta del fiume delle Perle e da due isole vicine. Su una superficie totale inferiore a 30 kmq, si trovano ben 30 patrimoni mondiali, tra cui 22 edifici storici e 8 piazze.

Nel 16° secolo, i portoghesi arrivarono su questa terra per portarvi la religione e per scopi di commercio. In seguito, Macao divenne sempre più prospera come punto di transito del commercio tra oriente e occidente. Nel frattempo, i portoghesi costruirono anche molte chiese per diffondere la loro religione.

Su questa terra, fu proprio la Basilica di San Paolo a svolgere un ruolo centrale per la diffusione del cattolicesimo, visto che da questa dipendevano non solo la Cina, ma anche il Giappone, la penisola coreana e le isole vicine alla Cina. Nell'Asia orientale, Macao era la porta della diffusione del cattolicesimo, raggiunta dopo lunghi viaggi in mare da frotte di missionari, che vi eressero una serie di chiese di vario stile.

Come base della diffusione del cattolicesimo nell'Asia orientale, al convento di San Giuseppe venne assegnato il compito di formare i missionari. Il convento venne eretto nell'anno 1728, e nel 1758 gli venne affiancata una chiesa.

Il cimitero cattolico ha accolto le salme dei primi convertiti di Macao.

La cappella Morrison prende nome dal missionario inglese Morrison, che fu il primo a tradurre la Bibbia in cinese. Le vetrate policrome della cappella recano ancora la scritta "All'inizio di tutto c'è il dao", la legge, la via, un contenuto particolare della filosofia cinese.

La Basilica di San Paolo, come centro della predicazione religiosa, è stata testimone dello sviluppo della religione occidentale a Macao e anche nel continente cinese. Oggi la facciata "Dasanba" presenta ancora al mondo il passato splendore della città. La basilica era considerata la chiesa occidentale più bella dell'oriente. Anche se un incendio nel 1835 l'ha ridotta come la vediamo ora, da questa grande parete trapela ancora benissimo la cultura cattolica. Dall'alto in basso, il primo e il secondo piano presentano la Trinità e Gesù bambino, con ai lati incisioni simboliche della passione, della morte e della resurrezione. Al centro del terzo piano c'è la statua della Madonna circondata da sei angeli. Tra i motivi decorativi spiccano non solo navi portoghesi, ma anche leoni cinesi e crisantemi giapponesi. Molti elementi di paesi diversi sono presenti sulla facciata, il che dimostra che per loro tramite i costruttori della chiesa volevano enfatizzare gli stretti legami tra il cattolicesimo e lo spirito e la vita della gente di questi paesi. E' anche un simbolo dell'immagine internazionale della città di Macao. Inoltre la Basilica di San Paolo è anche l'università occidentale più antica dell'oriente.

Macao non solo è stata testimone dei primi germogli della cultura occidentale in Cina, ma ha anche registrato la storia delle progressiva conoscenza della cultura cinese da parte dell'occidente.

Come punto d'incontro delle culture orientale e occidentale, nei secoli i locali hanno assorbito le varie culture presenti, vivendo nel tempo una vita armoniosa, facile da notare ancora oggi nel centro storico di Macao.

Nel quartiere centrale abitato dai portoghesi si trova la residenza di un ricco mercante cinese, di cognome Lu, composta da tre grandi edifici collegati fra loro. I visitatori entravano in sale diverse secondo il loro status. Per considerazioni legate al Fengshui, il cortile centrale è aperto. Anche in questa residenza di stile tradizionale cinese si possono scoprire degli elementi dell'architettura occidentale, come le finestre di vetro colorato. Si tratta del migliore esempio di integrazione delle culture cinese e occidentale nel centro storico di Macao.

Anche nei siti lasciati dai portoghesi si possono notare delle caratteristiche del genere.

Il forte Dongwangyang, dotato di cannoni, è un'opera di difesa della città completata nell'anno 1638. Qui si trova il primo faro costruito sulle coste cinesi: completato nel 1865, continua ancora oggi a guidare le navi di passaggio. Accanto al faro si erge la cappella della Madonna della Neve. Questo edificio occidentale contiene dei dipinti murali di stile cinese, a dimostrazione del rispetto per la cultura cinese nutrito dai portoghesi.

Macao era il punto di partenza dell'antica Via della Seta marittima: i medicinali europei, il pepe indiano e l'argento giapponese arrivavano qui, e poi venivano trasportati nell'entroterra cinese. Allo stesso modo, la seta, le porcellane e il té del continente cinese erano trasportati all'estero da Macao. Lungo la Via della seta marittima diretta in Europa, anche l'India era un importante avamposto commerciale, per cui a Macao si possono vedere molti patrimoni mondiali strettamente legati all'India.

Il Palazzo degli affari portuali presenta lo stile architettonico di Goa, un tempo una colonia portoghese in India. Per adattarsi al clima subtropicale, comprende un corridoio per favorire la ventilazione. Circa 200 persone provenienti da Goa svolgevano compiti di polizia e vivevano in questo edificio.

L'Europa era il punto di arrivo della Via della seta marittima. La Compagnia britannica delle Indie orientali lasciò un'evidente impronta nel commercio tra Europa e Asia. La sede della compagnia si trovava in un palazzo immerso in un giardino.

I mercanti delle varie parti del mondo residenti a Macao avevano bisogno di luoghi d'incontro e d'intrattenimento, per cui venne costruito il Teatro Pedro V, il primo teatro occidentale della Cina.

Come importante centro del commercio fra oriente e occidente, Macao divenne sempre più prospera. Nel corso degli scambi fra gente diversa, nacque così una cultura particolare.

Charles Chauderlot è un pittore spagnolo che ora risiede a Macao. La sua pittura è famosa proprio per l'integrazione dell'arte orientale e occidentale. La prima volta che ha visto la pittura tradizionale cinese, egli è subito rimasto affascinato dalla sua particolare forma espressiva, ed ha iniziato a studiarla. In precedenza era molto influenzato dall'impressionismo. Secondo le diverse tecniche pittoriche, Chauderlot utilizza 15 pennelli cinesi di diversa misura, con cui ha creato il proprio stile artistico. Questo pittore occidentale ha integrato nella propria creazione la tecnica della pittura tradizionale cinese a inchiostro, formando un nuovo stile pittorico. Con le sue pennellate, egli sta immortalando il passato di Macao.

Charles Chauderlot è vissuto per molti anni a Beijing, dove ha dipinto i vicoli e altri aspetti dell'antica città. Poi si è trasferito a Macao, dove forse trova un'atmosfera di vita più vicina al Mediterraneo!

Ora torniamo alla nostra descrizione di Macao, i cui primi abitanti vivevano di pesca sul mare e consideravano la barca come la loro casa. La barca è un'importante proprietà dei pescatori, ma è il mare ad offrire loro il cibo per nutrirsi. Sin dall'antichità, gli abitanti di Macao venerano la divinità del mare Mazu, la cui immagine si trova nei templi. A partire dalla dinastia Ming, circa 500 anni fa, il 23 marzo del calendario lunare, il giorno del compleanno di Mazu, i locali tengono delle cerimonie celebrative nei templi. Una leggenda su Mazu dice che un giorno che i pescatori erano usciti in mare, all'improvviso si alzò una tempesta, che venne placata da Mazu, comparsa nelle vesti di una fanciulla. Sotto la sua protezione, i pescatori riuscirono a tornare al porto. Ogni anno, in occasione del compleanno di Mazu, la gente esprime gli auguri a modo suo. L'incenso che scende a spirale nel cortile del tempio può durare un mese. Si dice che la forma a spirale sia legata alla speranza che la preghiera dei familiari si prolunghi fino al ritorno a casa dei pescatori.

Il culto del Mazu è profondamente legato alla vita popolare, ed ha anche influenzato molto i portoghesi di Macao. Si dice che al loro arrivo nel 16° secolo, il primo edificio notato dai portoghesi sia stato il tempio di Mazu, per cui dettero alla terra il nome della divinità. Ecco l'origine del nome Macao.

Attraversato l'oceano, per diffondere la religione cattolica, i portoghesi chiamarono Macao la "Città del santo nome di Dio". Partiti da Lisbona, secondo le rotte di navigazione del tempo, impiegavano 2-3 anni per arrivare. In realtà, durante la navigazione, più della metà delle navi affondava sotto le tempeste. Di conseguenza si può pensare che anche i mercanti portoghesi che attraversavano gli oceani venerassero Mazu: un aiuto divino in più non fa mai male!

Costruita verso la metà del 16° secolo, la Chiesa di Sant'Antonio è una delle più antiche chiese di Macao. Qui i portoghesi veneravano Sant'Antonio abate, il protettore dei marinai, da cui possiamo vedere il loro strettissimo legame con il mare.

Il Largo del Senato è il centro di Macao. In un angolo della piazza si erge la Casa della Misericordia, dove venivano soccorsi i familiari dei marinai periti in mare. Risalente all'anno 1569, è la più antica struttura di assistenza benefica dell' Asia, con degli strettissimi legami con il mare

Su questa terra, varie religioni convivono in spazi ristretti. Accanto alla facciata "Dasanba", si trova un tempio taoista dove si venera il bimbo divino Nazha, molto amato dai cinesi. Il tempio è una sede di preghiera per il sicuro ritorno a casa dei naviganti. Qui si può anche trovare l'immagine del drago, la suprema divinità del mare per i cinesi.

Le celebrazioni della Festa del Drago Ubriaco si possono vedere solo a Macao. Secondo una leggenda, un monaco ubriaco tagliò a metà un drago, il cui sangue andò a finire nei fiumi, nei laghi e nel mare. I malati che bevvero quest'acqua, guarirono. Per ringraziare il drago, ogni anno i locali tengono la festa, mentre lo spirito del drago si è anche tramandato di generazione in generazione.

Durante il lungo processo dei mutamenti storici, a Macao, un importante porto della Via della Seta marittima, si sono incontrate varie culture e gente di pelle diversa si è riunita, integrando usanze e tradizioni culturali e creando una cultura particolare. Nel frattempo su questa terra sono nate innumerevoli famiglie multietniche e amicizie che oltrepassano la fede religiosa. La popolazione locale ha creato una società che spicca per la coesistenza armoniosa, il che costituisce il patrimonio storico immateriale, affascinante e unico, di Macao.

Macao è un meraviglioso piccolo mondo dove le culture di oriente e occidente brillano insieme e i vari popoli si integrano.

E' una terra attira gli sguardi, al pari di una perla dell'oriente.

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