Il tempio, la residenza e la foresta di Confucio a Qufu
  2014-11-20 15:40:56  cri

Una mattina d'autunno dell'anno 551 a.C., in una famiglia nobile decaduta del regno di Lu, nella Cina orientale, nacque un bambino. Nessuno al tempo avrebbe immaginato che il piccolo avrebbe arrecato degli enormi cambiamenti nel corso dei millenni alla società cinese. Si tratta di Confucio.

Quattrocento anni fa furono proprio i gesuiti italiani a tradurre dal cinese in latino "I Dialoghi", il classico che registra gli insegnamenti di Confucio ai suoi discepoli, il che fece conoscere all'occidente la dottrina confuciana. Ora vi presenteremo il tempio e la residenza di Confucio, che si trovano a Qufu, nella provincia dello Shandong, nell'est della Cina.

Il tempio di Confucio, la sede delle cerimonie in onore di Confucio, occupa una superficie di 21,8 ettari. L'enorme dimensione, gli splendidi edifici e l'armoniosa disposizione esprimono il tradizionale e particolare stile dell'antica architettura cinese. Inoltre la superficie e l'ordine architettonico equivalgono a quelli degli edifici imperiali. La storia della sua costruzione, durata più di duemila anni, lo rende un esempio unico di complesso architettonico nella storia culturale dell'umanità. Nel 1994, insieme alla residenza della famiglia Kong, il tempio di Confucio è stato inserito nella lista del Patrimonio culturale mondiale dell'Unesco.

La residenza della famiglia Kong è il complesso che ospitò i discendenti del maestro. Si tratta della più grande e lussuosa residenza nobiliare ancora esistente in Cina.

Konglin, la foresta di Confucio, è il cimitero che accoglie le tombe di Confucio e dei suoi discendenti. Occupa una superficie di quasi 2 milioni di mq., il che ne fa il sepolcreto nobiliare più grande e più antico del mondo.

Questi tre siti storici si trovano a Qufu, nella provincia dello Shandong, nell'est della Cina.

All'inizio del 16° secolo, al tempo della dinastia Ming, per proteggere il tempio di Confucio, situato 5 km a est del capoluogo distrettuale, dai saccheggi dei banditi, fu deciso di spostare il capoluogo verso est, in modo che avesse come centro il tempio. In dieci anni, Qufu venne ricostruita, con l'obiettivo di difendere il tempio, la residenza e la foresta di Confucio.

In questi quasi 2500 anni di cambiamenti storici, quale forza ha sostenuto la continua venerazione di questo complesso architettonico?

Nell'anno 549 a.C., quando aveva tre anni, Confucio perse il padre, e la famiglia precipitò nella povertà. La madre portò il piccolo nella capitale Qufu, stabilendosi con lui nel vicolo Queli. Nell'infanzia, Confucio amava molto imitare i gesti delle cerimonie rituali del tempo, il che divenne il principale contenuto dei suoi giochi. Allora solo i figli dei nobili potevano avere accesso all'educazione: anche se in difficili condizioni economiche, Confucio in fondo apparteneva alla classe nobiliare, quindi potè sicuramente frequentare la scuola.

Per la povertà della famiglia e le agitazioni sociali, Confucio patì sempre in prima persona le difficoltà della vita e i dolori della gente comune. Proprio in questo ambiente, maturò l'obiettivo che avrebbe coltivato fino alla morte, ossia il grandioso ideale di trasformare la società.

All'età di trent'anni, Confucio era già noto tra i sovrani per la sua grande sapienza.

Il re di Qi gli chiese: come si può governare bene un paese?

Confucio rispose: il sovrano deve fare il sovrano, il ministro il ministro, il padre il padre, e il figlio il figlio.

Con questo, Confucio voleva dire che come nello Stato il sovrano possiede il massimo potere, nella famiglia il padre deve disporre dell'autorità assoluta. Egli disse questo in merito alla caotica situazione della società del tempo. Questa proposta politica venne ulteriormente sviluppata dagli eredi della sua dottrina, diventando la principale base teorica del sistema di potere centralizzato.

Confucio spiegò così il suo pensiero politico: governando il popolo con ordini amministrativi e vincolandolo con la legge penale, lo si induce soltanto a non violare la legge, ma questo rimane ignorante del male; invece, governando lo stato con l'insegnamento morale e vincolando il popolo con i riti, il popolo non soltanto prova il senso del male, ma è anche in grado di correggere i propri errori. La forza morale è molto più efficace degli ordini amministrativi e degli strumenti legali, quindi i sovrani devono governare con la morale.

Agli occhi di Confucio, la società è composta da cinque tipi di rapporti morali: fra sovrano e ministro, fra padre e figlio, fra marito e moglie, fra fratello maggiore e fratello minore, e fra amici.

Una volta, il discepolo Zixia chiese a Confucio: che cos' è la pietà filiale?

Confucio rispose: oggi per pietà filiale si intende solo fornire il nutrimento ai genitori. In realtà, si fa così anche con i cani e i cavalli. Se in cuore manca la pietà filiale verso i genitori, che differenza c'è fra nutrire i genitori e allevare cani e cavalli?

Il sovrano deve rispettare il suo ministro e il ministro deve mantenersi fedele al sovrano. Marito e moglie devono amarsi fra di loro, il marito deve assumersi le proprie responsabilità e la moglie deve obbedirgli. I fratelli devono rispettarsi fra di loro, il maggiore deve trattare bene il minore e il minore deve rispettare il maggiore. Gli amici devono trattarsi con sincerità e darsi dei consigli onesti in caso di errore.

Confucio intendeva ripristinare il potere reale, impedendo la comparsa di guerre e violenze con la forza vincolante della virtù, ma questo era impossibile da realizzare in quell'epoca di grandi cambiamenti. Tuttavia, ogni volta che la società cinese fu stabile, il pensiero di Confucio è sempre stato la scelta prioritaria dei sovrani per governare. Le proposte politiche di Confucio favoriscono il consolidamento del potere centralizzato, mentre la morale è il criterio di comportamento del popolo, il che formava la base sociale della stabilità statale.

La porta esterna del tempio di Confucio, chiamata "porta Yangsheng", reca una tavola con la scritta "Wanren Gongqiang" (mura resistenti a tutto), una metafora dell'altezza e profondità insuperabili del sapere di Confucio.

Gli edifici principali del tempio sono posti intorno all'asse centrale nord-sud, con 54 porte, 466 sale e 9 cortili.

L'Altare dell'albicocco, secondo la leggenda, si erge nel luogo dove Confucio insegnò la dottrina. Eretto nell'11° secolo d.C., è alto 12 metri, ed è coperto da un padiglione con un tetto doppio di tegole gialle. Il soffitto reca dipinta la figura di un drago, dagli splendidi colori. L'incensiere di pietra davanti all'altare risale alla dinastia Jin, circa mille anni fa, e presenta uno stile rustico ed elegante. Il fumo degli incensi che aleggia qui da millenni fa ricordare la scena di Confucio che insegna qui duemila anni fa.

Verso i trent'anni, Confucio fondò la prima scuola privata nella storia cinese, dove tutti, poveri e ricchi, nobili e popolani, potevano apprendere da lui. Il maestro è stato il pioniere dell'istruzione popolare cinese, e l'insegnamento diventò il suo mestiere per tutta la vita.

Si dice che le lezioni di Confucio fossero molto vivaci. Agli occhi dei discepoli, il maestro era gentile ma severo, autorevole e non facile all'ira, e si dimostrava sempre maestoso e calmo.

Confucio ebbe oltre tremila discepoli, 72 dei quali si distinsero per i loro risultati.

Il culto di Confucio degli imperatori cinesi trova la sua espressione più diretta nel cortile dei 13 padiglioni delle steli.

I tredici padiglioni delle steli furono eretti nell'arco dei 557 anni dal 1191 al 1748 d.C., e contengono 533 steli risalenti alle dinastie Tang, Song, Jin, Yuan, Ming e Qing e al periodo della Cina Nazionalista. I testi delle steli parlano sempre di rispetto o di cerimonie in onore di Confucio. Tutti i padiglioni sono in legno, di forma quadrata. Le steli di pietra sono poste su un basamento di pietra, che raffigura un animale mitico simile alla tartaruga, chiamato Bixi, che nella leggenda è figlio del drago ed in grado di reggere forti pesi. Solo le steli imperiali potevano essere poste sulla groppa dei Bixi.

La porta Dacheng, l'ultima porta del tempio di Confucio, ha il tetto ricoperto di tegole smaltate gialle, e un aspetto imponente. Gli angoli orientale e occidentale del tetto si incrociano con gli angoli del tetto di due padiglioni delle steli, il che è un caso molto particolare nell'antica architettura cinese.

Superato uno spazio così profondo, i visitatori venuti a onorare Confucio hanno ormai uno stato d'animo quieto e pieno di rispetto, con cui entrano nel centro del tempio. Su una terrazza di due piani con balaustrata in pietra, si erge una grande sala dorata. Fra i due piani dei tetti si trovano delle tavole in legno con scolpiti dei draghi dorati, che circondano i tre caratteri "Dachengdian" (Sala Dacheng). Si tratta dell'edificio centrale delle cerimonie in onore di Confucio.

La sala, costruita nell'11° secolo durante la dinastia Song, è alta 33 metri, lunga 54 metri da est ad ovest, e larga 34, e dimostra perfettamente la perfezione raggiunta dall'antica architettura cinese. Il forte contrasto cromatico le dà un aspetto splendido e maestoso. La parte più straordinaria della sala sono i dieci pilastri rotondi di pietra del corridoio anteriore, realizzati in vent'anni in epoca Ming da scalpellini di Huizhou, nell'Anhui. Ogni pilastro è alto quasi sei metri, e con le tecniche di alto e bassorilievo reca scolpita una coppia di draghi, uno che balza verso l'alto, e l'altro che si arrotola verso il basso, che giocano con una palla di fuoco tra le nuvole. I dieci pilastri sono scolpiti a coppie, tutti diversi fra loro, e presentano una plastica elegante e una miriade di cambiamenti.

Ai lati della Sala Dacheng si trovano le ali orientale e occidentale, lunghe più di cento metri, i cui corridoi rossi contribuiscono all'atmosfera grandiosa della sala. Qui sono onorate le tavolette rituali di 156 discepoli e grandi successori di Confucio. Al centro nella Sala Dacheng si trova una statua di Confucio, la cui immagine di insegnante della verità nel mondo umano, dopo essere entrata nel tempio, si è trasformata in un severo oggetto di culto di massa. Tramite duemila anni di venerazione da parte delle varie dinastie cinesi, Confucio è diventato un santo onnipotente e onnisciente.

La residenza della famiglia Kong si trova a est del tempio di Confucio, ed è anche composta da nove cortili, suddivisi in tre gruppi di edifici orientale, centrale e occidentale, con 462 sale, padiglioni e stanze su un'area di 16 ettari. Gli edifici attuali risalgono alle epoche Ming e Qing. Si tratta di un complesso nobiliare che integra uffici governativi e residenza privata, un esempio particolare di antica architettura cinese.

Come residenza dei discendenti di Confucio, questa doveva esprimere il sistema gerarchico e la concezione morale, per cui gli edifici presentano una rigorosa simmetria intorno a un'asse centrale, e un ordine di importanza secondo le varie funzioni. La porta a paravento della residenza presenta una forma molto particolare: quattro pilastri rotondi reggono un tetto magnificamente decorato, con otto tavole in legno che recano scolpiti dei fiori in boccio, da cui il nome di "porta fiorita".

La sala principale era il luogo dove si tenevano le cerimonie. Sotto la gronda emergono 26 sculture in legno a forma di nuvole. Anche le travi recano dipinte delle nuvole colorate, nel tentativo di far sì che chi è seduto nella sala abbia l'impressione di volteggiare fra le nubi e di vedere tutto da lassù.

Un gruppo di pietre, che fanno da muro delle ombre e che provengono dal lago Taihu, nel sud della Cina, esprimono la speciale concezione dei giardini cinesi, e inseriscono un'atmosfera di pace nella parte degli uffici governativi della residenza. I quartieri privati occupano quattro cortili, e presentano uno stile architettonico ben diverso dalla parte degli uffici, ossia l'elegante gusto estetico dei nobili cinesi del passato.

Uno schermo della residenza reca dipinta la figura di un animale mitico, chiamato Tan, in grado di divorare oro e argento. Si trova sulla parte interna dello schermo per avvertire i posteri che la corruzione e la violazione della legge sono comportamenti da animali.

Il palazzo della sala anteriore è uno degli edifici principali della residenza privata, e mantiene ancora l'aspetto originale.

Il palazzo della sala posteriore era la residenza del padrone di casa. Il lungo corridoio antistante è una tipica caratteristica dell'antica architettura cinese. La disposizione attuale risale al 1936, quando si tennero le nozze del nipote della 77ma generazione di Confucio.

Il tempio e la residenza di Confucio presentano in modo concentrato lo stile architettonico cinese dell'ultimo millennio, in particolare l'eccellente livello raggiunto al tempo delle dinastie Ming e Qing. Gli edifici hanno una struttura in legno, sostenuta da vari tipi di mensole. La disposizione dei cortili privilegia la simmetria. I complessi del tempio e della residenza esprimono un modello di disposizione spaziale che privilegia la plastica e la struttura generale, ossia il concetto di coesistenza armoniosa delle diecimila cose presente nel pensiero di Confucio.

In duemila anni, come il tempio e la residenza di Confucio, anche il cimitero della famiglia Kong subì vari ampliamenti e restauri nel corso delle varie dinastie, raggiungendo una superficie di 2 kmq, molto più grande dell'attuale città di Qufu. Nel cimitero sono stati piantati oltre 40 mila alberi. Si dice che dopo la morte di Confucio, i suoi discepoli portarono qui alberi delle varie parti del paese, piantandoli fra le tombe, tra cui molte specie rare, creando così una grande foresta.

Superato un ponte in pietra, si entra nell'area della tomba di Confucio. Prima c'è un'alta porta, dopo la quale si trova la via sacra, affiancata da quattro coppie di statue in pietra, opere della dinastia Song, nell'11° secolo.

Qui riposa il grande filosofo Confucio.

La tomba di Confucio, lunga 30 metri e alta 5, ha la forma di una groppa di cavallo, il che è un segno di grande rispetto. La stele risale all'anno 1443, e reca la scritta in stile zhuan "Tomba del grande re Wenxuan Dachengzhisheng", il massimo titolo di rispetto.

Nel cimitero si trovano oltre tremila steli, che registrano le vicende storiche della famiglia in più di mille anni. I testi incisi sono dei preziosissimi materiali per studiare l'arte calligrafica cinese.

Il cimitero della famiglia Kong è il più grande, il più antico e il meglio conservato cimitero nobiliare del mondo. In più di duemila anni, oltre 100 mila discendenti di Confucio sono stati seppelliti qui, senza interruzione fino ad oggi.

In vita, Confucio soffrì molto: a 17 anni diventò orfano, e in tarda età perse successivamente la moglie, il figlio e i discepoli che amava di più.

Nell'aprile dell'anno 479 a.C., a 73 anni, Confucio chiamò i discepoli intorno a lui, e disse loro: "Vi lascio questi libri che ho redatto. Se ci sono libri, c'è il pensiero. Dopo la mia morte, non rimanere qui, ma andate in tutto il mondo a diffondere la verità del retto comportamento."

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