Cina-Europa: gli scambi culturali aprono la strada della sincera comunicazione
  2014-11-05 15:49:58  cri
La Cina e l'Europa sono rispettivamente le culle delle civiltà orientale e occidentale, ed i loro scambi culturali hanno una lunga storia. Con l'ingresso nel nuovo secolo, gli scambi culturali di alto livello tra la Cina ed i paesi europei si sono fatti sempre più frequenti, il che ha permesso al pubblico europeo di conoscere meglio la Cina e la sua cultura e viceversa, accorciando così la distanza fra i due popoli.

La sera del 10 ottobre 2004, la Porta di Mezzogiorno della Città Proibita di Beijing si è illuminata di luci colorate e sulla piazza antistante dalla Francia è arrivato il romanticismo. Anche le mura della Porta Zhengyang, ossia del Sole allo Zenit, erano abbellite da luci di tre colori, rosso, blu e bianco, quelli della bandiera francese. Il celebre musicista francese Jean Michel Jarre ha offerto un concerto di musica elettronica agli spettatori cinesi presenti nella piazza della Porta di Mezzogiorno, il che ha segnato il preludio dell'Anno della Francia in Cina. Qualche mese prima, la Torre Eiffel si era colorata di rosso, il colore della Cina. Sull'Avenue des Champs Elysées vari spettacoli avevano rappresentato perfettamente la cultura cinese, portando al culmine l'Anno della Cina in Francia.

Gli anni culturali dei due paesi sono stati un grande evento di scambi culturali intergovernativi: in concreto, dal 2003 al 2005, in 20 mesi, in Francia e in Cina si sono tenute più di 300 attività culturali. Al tempo, in Francia, "Cina" è diventato un termine sulla bocca di tutti, ed anche in Cina la cultura francese era un argomento focale. Il vice consigliere culturale dell'ambasciata di Francia a Beijing, Valerie Baraban, ritiene che l'Anno culturale abbia gettato una nuova base per gli scambi bilaterali:

"L'Anno culturale ha avuto un'enorme influenza, il che è una realtà che possiamo vedere di persona ogni giorno. Ad esempio, la 'Primavera delle culture di Cina e Francia' è un'attività successiva all'Anno culturale. La costituzione del Centro culturale francese in Cina è un altro risultato, che contrassegna un'importante fase di sviluppo degli scambi tra i due paesi e fa da nuova base del futuro dei rapporti bilaterali."

Nel 2005, durante un convegno in Francia con alcuni esponenti della cultura francese, il premier cinese Wen Jiabao ha proposto di organizzare un Anno culturale Cina-Francia permanente, il che ha ottenuto l'unanime sostegno della parte francese. Da allora, la Primavera culturale Cina-Francia è diventata un'attività periodica annuale di scambi culturali tra i due paesi. Il vice consigliere culturale dell'ambasciata di Francia, Valerie Baraban, ha detto in merito:

"Gli scambi culturali tra Cina ed Europa sono molto importanti sia come quantità che come qualità, inoltre le loro forme diversificate e i loro ricchi contenuti sono ben voluti dal pubblico. La Primavera culturale Cina-Francia è la migliore dimostrazione di questi scambi: è ormai il maggiore festival culturale della Francia all'estero, ed anche il maggior evento cultruale straniero in Cina. Comprende l'arte visiva, l'opera, il teatro, il cinema, la musica, le pubblicazioni ed altri campi culturali. Si tiene ogni anno in primavera in Cina. Quest'anno siamo arrivati alla settima edizione, con 67 attività in 25 città e 500 mila partecipanti."

Dopo l'Anno culturale Cina-Francia, gli scambi culturali fra Cina ed Europa hanno acquistato maggiore vitalità. Poco dopo l'Anno della Francia in Cina, nel 2006 è iniziato l'Anno dell'Italia in Cina, in cui i due antichi paesi si sono dati un grande appuntamento di musica, danza, opera, teatro, cinema, pittura e scultura, con una quarantina di manifestazioni nelle varie parti della Cina. Quattro anni dopo, nel 2010, le strade di Roma si sono rivestite di lanterne rosse cinesi, e anche il Colosseo si è illuminato di rosso cinese. L'Italia ha accolto l'Anno della Cina con degli elementi tipici cinesi. A Roma, Milano, Torino, Firenze, Venezia, Napoli e in altre città, il pubblico italiano ha potuto assistere da vicino a spettacoli di musica, opera, teatro e danza, a mostre e a dimostrazioni di artigianato popolare cinese, percependo così personalmente la ricca e profonda cultura del nostro paese. La Cina ha organizzato degli Anni culturali anche con Spagna e Gran Bretagna.

Il 2012 è il grande anno degli scambi culturali Cina-Europa. A capodanno è iniziato in Germania l'Anno della Cina, mentre si è alzato a Bruxelles il sipario dell'Anno del Dialogo culturale Cina-Europa. Nell'aprile scorso, la Cina e l'Europa hanno stabilito un meccanismo di alto livello di scambi umanistici. La cultura, insieme alla politica e all'economia, stanno diventando i tre maggiori perni dei rapporti sino-europei. Nei più di 30 anni dall'allacciamento delle relazioni diplomatiche, in particolare nel nuovo secolo, la Cina e l'Europa hanno raggiunto degli importanti risultati nella cooperazione politica ed economica. Nel frattempo, le due parti prestano attenzione agli scambi culturali. Il prof. Xing Hua, dell'Istituto cinese di Ricerche sui Problemi Internazionali, ritiene che l'attenzione alla cultura della Cina e dell'Europa sia una necessità oggettiva della fase attuale. Egli ha detto:

"Da qualche anno, nel corso del continuo allargamento e approfondimento dei rapporti sino-europei, le due parti prestano maggiore attenzione alla cooperazione culturale. In merito hanno organizzato una serie di attività di grande dimensione, con dei temi innovativi e di forte influenza. In questi due anni, si sono tenuti dei forum culturali di alto livello. L'anno scorso è stato l'Anno degli scambi dei giovani di Cina ed Europa, e quest'anno è l'Anno del Dialogo culturale. Nel frattempo le due parti hanno costituito un meccanismo di dialogo di alto livello sugli scambi umanistici. Nella fase attuale, gli scambi culturali sono una necessità oggettiva dello sviluppo della cooperazione bilaterale."

Per motivi storici e culturali, esistono dei problemi di incomprensione tra Cina ed Europa. Inoltre i livelli governativi e i popoli europei mancano di comprensione sulla Cina. Le distorsioni conseguenti sono ostacoli per l'ulteriore sviluppo dei rapporti bilaterali, tuttavia la cultura può avvicinare i cuori dei popoli delle due parti. Il commissario europeo all'Istruzione, Cultura, Diversificazione linguistica e Affari dei giovani, Vassiliou, afferma in merito:

"Attraverso questo tipo di scambi e dialoghi culturali, i popoli dei due paesi possono avvicinarsi, comprendersi meglio e migliorare le impressioni già esistenti, il che migliora anche la cooperazione negli altri settori."

Il Centro Culturale cinese di Parigi, istituito una decina di anni fa, è il primo centro culturale cinese nei paesi sviluppati, ed è ormai diventato un biglietto da visita della cultura cinese in Francia. Il direttore, Yin Fu, afferma che sempre più amici francesi vengono al centro per capire la cultura cinese:

"Incaricato della diffusione della cultura cinese e della promozione degli scambi culturali sino-francesi, il centro organizza un centinaio di attività culturali all'anno, tra cui spettacoli, mostre, seminari, proiezioni di film, ed altre attività culturali. Fra queste, le più influenti sono il Festival annuale del cinema cinese in Francia e il Festival dell'opera cinese, a scadenza biennale."

Pierre Picquart è un appassionato di cultura cinese. Come gli altri francesi interessati al tema, egli ritiene che il Centro culturale cinese gli offra una piattaforma per conoscere la cultura cinese:

"Queste attività culturali, dai contenuti ricchi e variati, permettono al pubblico francese di conoscere meglio la cultura cinese antica, moderna e contemporanea. Anche chi ha già qualche nozione sulla Cina come me può imparare molto e approfondire la sua conoscenza in merito."

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