Mauro Tacconi e la sua arte raffinata di Mosaico Fiorentino
  2014-11-05 16:33:07  cri
Oggi parliamo di una tecnica artistica particolarmente raffinata. Recentemente si è tenuta una mostra presso la Galleria A.C di Pechino su una forma d'arte tradizionale italiana: il Mosaico Fiorentino. L'artista fiorentino Mauro Tacconi ha esposto a Pechino decine di sue opere affascinanti che hanno conferito alla mostra un'atmosfera gioiosa e festiva.

L'arte del Mosaico, ovvero, l'originale lavoro musivo fatto con piccole tessere di smalto, vetro o di pietre di vario colore commesse con stucco. Fu iniziata dagli antichi Egizi, si sviluppò a Roma dal I secolo a.c. ed ebbe grande splendore durante il Rinascimento. In tale epoca Firenze ebbe una propria scuola del Mosaico, riconosciuta e appoggiata dai Medici, affezionati a quest'arte.

La città di Leonardo e Michelangelo rinnovò completamente il Mosaico: non più commettitura di piccole tessere di vario genere e colore per rappresentare disegni e figure, ma assemblaggi di Pietra Dura naturale formata da elementi sagomati secondo un preciso disegno: in base a colori e venature impressi dalla natura, formando una composizione pittorica piana.

Nasce così il Mosaico Fiorentino o Pittura di Pietra.

Gli splendidi e affascinanti risultati sono oggi visibili presso i più importanti musei d'Arte del mondo, con una parentesi sull'Opificio delle Pietre Dure a Firenze. Quest'Arte sofferta e difficile, caratteristica della Firenze Medicea, ha poi conosciuto un lungo periodo di abbandono tanto che ben pochi hanno avuto il coraggio e la costanza, unitamente alle necessarie doti artistiche, di continuarla.

Fra questi c'è sicuramente Mauro Tacconi, figlio del noto Maestro Marco Tacconi.

Mauro, nato a Grassina alle porte di Firenze, avendo avuto da sempre una gran passione per il disegno e la pittura, ha il suo iniziale approccio con il mosaico già nella prima infanzia. Infatti, trascorre tantissimo tempo nella Bottega di suo padre, dove lavora anche il fratello maggiore Marzio e lo zio Enzo. Appassionato da questa complessa e fascinosa Arte, nel 1982 inizia a lavorare definitivamente in questo studio, dove ancora oggi lavora e ne conserva i ricordi. Per un lungo periodo apprende e sperimenta le diverse tecniche che permettono di completare un'opera, ognuna di estrema difficoltà. Tutto questo grazie alla rigidità dell'insegnamento e soprattutto alla professionalità della Bottega con a capo un grande Maestro. Nell'arco degli anni realizza magnifici lavori ed espone in prestigiose gallerie e musei nazionali ed internazionali, incontrando un grande successo.  Ecco l'intervista concessa dal maestro:

Come nasce un'opera di Mosaico fiorentino? Ci potrebbe fare una breve presentazione del procedimento artigianale e artistico del Mosaico fiorentino? Dove cerca queste pietre colorate ? E' difficile trovare pietre della stessa sfumatura del disegno su carta ?

Faccio il mosaico fiorentino, un'antica arte di Firenze, sicuramente una delle primarie arti fiorentine che è realizzata interamente in pietre dure o in altre pietre,

come io in questo momento sto usando, quindi possono essere marmi o altri materiali, ma l'importante è che hanno il colore giusto che a me necessita per realizzare un quadro. Quindi la tecnica è la stessa di sempre, si iniza dal cercare i materiali...è molto difficile cercarli anche perchè anche noi che facciamo questo mestiere non sappiamo bene dove venivano trovate queste pietre, anche perchè era un lavoro per ricercatori di pietre, per cui questa è una grossa difficoltà. Poi una volta trovato il sasso lo si taglia a fette, si mette via e si spera un giorno di usarlo. Poi si fa il disegno di quello che uno vuole fare, generalmente in tutta la storia del mosaico, negli ultimi 100 anni, il mosaicista ha sempre copiato qualcosa da grandi artisti. Io in questo momento sto facendo, già da tempo però, tutti disegni miei, quindi parto da un disegno e poi lo trasformo in pietra. Tutti i modelli (perchè viene messo un modello sopra la pietra) che io poi ritaglio con un archetto di legno, filo di ferro e smeriglio che servono a tagliare la pietra, come gli stessi strumenti del 500. Poi una volta tagliati tutti i vari modelli si riuniscono con una lima diamantata e poi si COMMETTANO. Il valore del mosaico è, a parte l'oggetto finito, la perfezione del lavoro, cioè non si deve vedere nessuna giunta tra un pezzo e l'altro, deve essere perfetto con una superfice piatta perfetta. E poi si lucida.

Quando tempo ci vuole per completare un'opera, partendo dal disegno fino all'opera compiuta?

Non esiste una regola però sicuramente ci vuole tanto tempo, possono essere settimane per una cosa piccola, o mesi e mesi o anche anni per lavori più importanti

Ci sono ancora molti artisti dotati come lei che hanno tramandato questa tradizione e operano ancora?

Per fortuna ci sono ancora artisti che fanno questo lavoro, non molti, pero ho comunque colleghi bravissimi, insomma a Firenze siamo una trentina. Poi lo fanno in India, in Russia, lo facevano in Spagna. E' un lavoro che i fiorentini hanno insegnato per motivi anche tecnici. Comunque qualcuno ci è rimasto per fortuna

Lei è preoccupato dell'eventuale scomparsa di questa arte così raffinata?

Sono molto preoccupato perchè il problema di questo lavoro è la lunghezza nel farlo e quindi vivendo in Italia, lo Stato italiano è il primo che danneggia noi che facciamo questo lavoro, con la democrazia, con le tasse, con la mancanza di aiuto e riconoscenza da parte delle istituzioni per noi, specialmente il comune di Firenze che dovrebbe riconoscerci di più, perchè questo lavoro ha contribuito a rendere Firenze grande nel mondo, invece fanno solo finta di fare qualcosa, pero io gradirei che si impegnassero di più, specialmente ora che abbiamo questo sindaco che sembra molto brillante, quindi vorrei fare un appello affinchè ci aiuti almeno a livello visivo è il minimo che dovrebbe fare.

Un lavoro così sofferto e complicato. Secondo lei, da dove nasce il fascino e la passione per questa tecnica?

Questo non lo so anche perchè credo che più che passione sia una malattia, forse sarà per il suo fascino, per la difficoltà, la competizione...non lo so però anche tra i colleghi vedo che non è proprio un lavoro normale, è una passione interna, non saprei spiegarlo, per me forse è stato diverso perchè mio padre mi ha insegnato questo lavoro, io l'ho trovato mentre lavorava, quando ero piccolo e mi sono subito innamorato già nei primi anni d'infanzia

E' visibile un'influenza dell'espressionismo e dell'impressionismo nelle sue opere, quale stile pittorico Le piace di più ?

In pittura non ho inventato niente perchè sono cose già esistenti da secoli, però in pietra sicuramente credo di essere stato uno dei primi ad avere avuto anche il coraggio di fare i miei disegni con questo stile.

Carlo Giovannelli, un promotore dell'arte italiana in Cina ha commentato dicendo:

Volevo dire che Mauro è sicuramente un grande artista e gli amici cinesi amano molto il mosaico fiorentino e sono amanti della pietra ed esperti della pietra già dai tempi antichi, quindi quest'arte del mosaico fiorentino è molto ben accolta in Cina e lo vediamo dall'apprezzamento delle mostre che stiamo facendo qui a Pechino in particolare. Quindi ci auguriamo che ci siano sempre più amatori del mosaico fiorentino che vengano a vedere le nostre mostre, e che gli amici cinesi che verranno in Italia, vengano oltre che per vedere le bellezze dell'Italia anche per ammirare queste opere d'arte, perchè si tratta di vere e proprie opere d'arte, di grande artigianato ma anche di genio artistico.

 

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