L'opera di Pechino
  2015-06-05 14:28:27  cri

L'opera di Pechino è una delle forme teatrali tradizionali più famose della Cina. Considerata la quintessenza della cultura cinese, essa possiede una raffinatezza artistica molto alta. Nel 1790, in occasione delle celebrazioni per il compleanno dell'imperatore Qianlong della dinastia Qing, si radunarono a Beijing alcune famose compagnie teatrali provenienti da diverse zone della Cina. All'epoca, le loro diverse tradizioni drammaturgiche erano grandemente apprezzate e, dopo 50-60 anni di contaminazione con le scuole teatrali locali, si evolsero nella cosiddetta "Opera di Pechino", così come la conosciamo oggi.

L'opera di Pechino viene considerata "l'opera orientale", e costituisce la quintessenza vera e propria della Cina. Il suo nome deriva dal fatto che essa prese forma nella capitale e, da allora, ha già accumulato una storia di più di 200 anni.

Una rappresentazione dell'opera di Pechino deve comprendere quattro specialità artistiche: chang, nian, zuo e da. "Chang", significa cantare. "Nian", ossia leggere, indica la parte recitata. Questi due elementi si sostengono e si completano a vicenda e costituiscono uno delle due componenti principali della rappresentazione dell'opera di Pechino, cioè il "canto". L'altra componente è la "danza" ed è formata da "Zuo", che si riferisce ai movimenti del corpo e da "da", che indica le arti marziali.

Parlando della divisione dei ruoli nell'opera di Pechino, oltre a distinguersi in base alle caratteristiche naturali (sesso, età) e sociali (identità, professione), i personaggi si dividono in quattro categorie: Sheng, Dan, Jing, Chou. Questi quattro ruoli hanno una denominazione particolare all'interno dell'opera di Pechino: "Hangdang".

"Sheng" indica tutti i ruoli maschili maturi e positivi tranne "Jing " e "Chou".

"Dan" raccoglie tutti i ruoli femminili positivi.

"Jing", conosciuta anche come "Hualian", ossia faccia colorata, rappresenta sempre ruoli maschili che possiedono un carattere o un aspetto singolare.

"Chou" svolge sempre ruoli comici. Poiché reca sul naso una macchia dipinta di bianco, è conosciuto anche come "Xiao Hualian", "faccia colorata minore".

Quando si parla di opera di Pechino, non si può evitare di citare una figura storica molto importante. Si tratta di Mei Lanfang, l'artista più noto al mondo dell'opera di Pechino. Egli cominciò a studiare questa forma d'arte a 8 anni e fece il suo debutto a soli 11 anni. Nel corso di 50 anni di carriera, Mei Lanfang ha ideato e sviluppato diversi parti per il ruolo del Dan, come canti, danze, musiche, costumi e trucchi, forgiando uno stile artistico unico.

Nel 1919, Mei Lanfang andò ad esibirsi in Giappone alla testa di una compagnia teatrale, dando così inizio alla diffusione dell'opera di Pechino all'estero; nel 1930, partì alla volta degli Stati Uniti per tenere alcuni spettacoli che riscossero un grande successo; nel 1934 fu invitato e si recò in visita in Europa, dove realizzò un tour che richiamò grande attenzione da parte del mondo del teatro europeo. In seguito a ciò, l'opera di Pechino venne considerata la scuola di recitazione tipica della Cina.

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