La sera del 7 maggio, presso il Teatro M del Centro dei Media Orientali del distretto Chaoyang di Pechino, è stato inscenato lo spettacolo interattivo per bambini "Il giardino dipinto", interpretato dalla compagnia italiana T.P.O. La compagnia, istituita nel 1981, è stata chiamata a esibirsi in occasione di importanti festival artistici per bambini, ottenendo diversi premi. E' una delle prime compagnie che offrono spettacoli innovativi interattivi per bambini, e il presente costituisce il suo primo viaggio in Cina per un'esibizione.
"Il giardino dipinto" è stato prodotto tra il 2002 e il 2007, e la trama è stata tratta dall'opera del pittore curdo Rebwar Saeed. Il pittore ci racconta con il proprio pennello la bellezza dei paesaggi del proprio paese nei suoi ricordi di bambino, prima dello scoppio della guerra: terra, fiume, foglie, bei fiori, bellissimi tappeti intessuti da donne e splendidi vestiti da loro indossati. Dalla sua opera emerge una profonda nostalgia per il proprio Paese.
Francesco Gandi, direttore artistico della compagnia T.P.O., ha partecipato alla creazione e alla ricerca dei numeri della compagnia T.P.O. fin dal 1987, ricoprendo il ruolo di sceneggiatore, regista e autore. Parlando della nascita dello spettacolo, Francesco ha detto:
"Questo spettacolo e' nato proprio su commissione: eravamo a Londra per una tournée di spettacoli, e la producer che ci aveva invitato volle creare questa connessione tra noi, questa realtà di teatro virtuale, innovativo, tecnologico, con quest'artista esule a Londra per motivi politici. Le interessava unire queste due cose, la dimensione tecnologica e la dimensione narrativa, storica, sociale, di una storia importante, la storia di un bambino che ha dovuto lasciare la sua terra per cercare la pace."
Stando a quanto illustrato da Francesco Gandi, la parte visiva, inclusa la scelta dei colori, è stata curata dal pittore, mentre loro si sono occupati di spazio scenico sul palco, danza, immagine, voce, colori e così via, presentandoli con i multimedia. Il grande "tappeto magico" è capace di animare suoni e immagini tramite sensori a pressione. Nel corso dell'esibizione, gli artisti possono invitare i bambini a partecipare al gioco, e per i bambini che stanno sul "tappeto magico" è possibile esplorare, tramite tatto e movimento, giardini artistici immaginari.
Noi abbiamo creato questo allestimento anche pensando proprio a riuscire a coinvolgerli tutti. Si tratta quindi di uno spettacolo un po' particolare. Non si presenta in un modo tradizionale, cioè frontalmente agli spettatori, ma cerchiamo proprio di accoglierli tutti intorno. L'ingresso è anche a numero limitato. Noi chiediamo agli organizzatori di avere un numero limitato di partecipanti, proprio per creare una vicinanza, un'intimità con la scena, con le azioni, con i danzatori. Per molti bambini si tratta della prima volta in assoluto a teatro, per cui credo abbiamo una grossa responsabilità, quella di offrire loro una grossa emozione.
Dopo lo spettacolo, i bambini hanno dipinto con il pennello quello che avevano concepito sullo spettacolo. Abbiamo anche intervistato un insegnate di pittura di nome Guang Zhu. Egli ha riferito che le opere dei bambini, pur differenziandosi in vari livelli, sono la rappresentazione della loro concezione del mondo e sono molto divertenti.
"Questo teatro ha a che fare con la pittura, per cui l'organizzatore ha pensato di offrire ai bambini un ambiente per dipingere e invitare ottimi insegnati. Le opere di pittura dei bambini mi hanno ispirato molto, perché le idee degli adulti a volte si cristalizzano, il loro pensiero diventa rigido, nella loro mente rimangono sempre dei regolamenti fissi, che i bambini riescono invece a rompere."
I bambini sono la speranza del futuro, ma il loro mondo è sempre pieno d'incertezza. Possiedono un'anima unica, e ognuno ha il proprio talento. Con lo sviluppo e il progresso della società cinese, la filosofia educativa della gente sta gradualmente cambiando. Il metodo d'insegnamento "cramming" si sta pian piano ritirando dalla scena, e si sta iniziando a prendere in maggiore considerazione l'apprendimento per via esplorativa e innovativa.